Il covid uccide ancora a Santa Maria di Licodia e Biancavilla, in provincia di Catania. A perdere la vita due persone, la cui morte è avvenuta nelle ultime 24 ore ed entrambe erano ricoverate negli ospedali covid del territorio. La città di Santa Maria di Licodia piange la perdita di un uomo di 68 anni, deceduto questa mattina in un nosocomio etneo. Rammarico per il decesso del 68enne è stata espressa dal sindaco Salvatore Mastroianni sulla propria pagina Facebook: “A funestare il lunedì di Pasquetta, arriva la drammatica notizia di un altro decesso di un nostro concittadino causa covid-19, l’undicesimo dall’inizio della pandemia. L’Amministrazione comunale esprime profondo cordoglio alla famiglia per il grave lutto subìto- ha scritto il sindaco Mastroianni- Purtroppo, nonostante 12 giorni di zona rossa, la curva dei positivi continua a crescere anche se con incrementi minori. Siamo in contatto costante con il commissario covid e le istituzioni regionali per valutare un’eventuale proroga delle restrizioni per il nostro comune”. Santa Maria di Licodia è zona rossa dallo scorso 25 marzo e lo sarà fino alla mezzanotte di domani. Allo stato attuale sono 127 i soggetti positivi al covid di cui 9 ospedalizzati.
A Biancavilla crescono ulteriormente i positivi al virus: sono attualmente 341(+9 rispetto allo scorso 31 marzo) di cui 18 ricoverati nei vari ospedali. Ma si continua a morire. Una donna di 73 anni è deceduta, nella giornata di Pasqua, a causa delle conseguenze derivanti dal virus. Era ricoverata in ospedale. Nel frattempo i gruppi consiliari di maggioranza che sostengono l’amministrazione (Volare insieme per Biancavilla, Riparti Biancavilla, Costruiamo il nostro futuro, Antonio Bonanno Sindaco, Biancavilla che lavora) hanno invitato i propri concittadini a un maggior senso civico nel rispetto delle normative vigenti legate alla pandemia. “Frenare il propagarsi del virus deve essere un impegno costante di tutti. Non possiamo solo pretendere e invocare controlli e sanzioni dagli organi competenti-si legge in una nota stampa- E’ anche nei comportamenti domestici che dobbiamo agire. I pranzi in famiglia e le innocenti festicciole si rivelano spesso un veicolo silente del contagio. Correggiamo subito i nostri errori, quindi, se vogliamo invertire la tendenza.