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Scossa di terremoto registrata tra i Comuni di Maletto e Randazzo, magnitudo 3.7

I ricercatori dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania hanno registrato un nuovo terremoto. L’Etna sorvegliato speciale.

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Continua a tremare la terra, nel catanese, con una nuova scossa registrata questa notte dall’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania. Le stazioni della rete sismica, alle 00:48:44, hanno registrato un terremoto, magnitudo 3.7.
L’evento è stato localizzato lungo la SS 284, nel tratto Maletto-Randazzo. Con precisione i sismografi lo hanno individuato a 4.1 km, ad est da Maletto, ad una profondità di 32 km. L’evento che ha raggiunto anche i centri di Randazzo e Bronte, non ha determinato feriti o danni.

Il sisma potrebbe indicare una ripresa dell’attività sull’Etna, alla luce di altre scosse verificatesi già ieri, di più leggera entità, con epicentro nel territorio di Milo.

Il vulcano resta sotto costante osservazione da parte dei ricercatori dell’Ingv catanese.

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Paternò: sei stranieri irregolari e violazioni sanitarie in un’attività commerciale

Operazione dei Carabinieri tra centro e periferia: espulsioni per cittadini senza documenti e sequestro di oltre 200 alimenti con etichette non a norma

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È in corso, da diversi giorni, una vasta operazione dei Carabinieri della Compagnia di Paternò, volta alla verifica della regolarità dei cittadini stranieri presenti sul territorio e al rispetto delle norme che regolano la permanenza in Italia.L’attività, condotta dai militari della Stazione di Paternò insieme a quelli di Biancavilla, si è avvalsa anche del supporto operativo dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”.

Particolare attenzione è stata rivolta al centro cittadino, dove i militari hanno ispezionato alcuni immobili abbandonati, utilizzati come rifugi di fortuna da persone senza fissa dimora. Molti degli edifici si sono rivelati inadeguati sotto il profilo igienico e strutturale e nei casi in cui le strutture sono risultate disabitate, i Carabinieri hanno avviato le verifiche per individuare i proprietari.

Durante i controlli, sono stati identificati sei cittadini stranieri di cui quattro di nazionalità marocchina e due tunisina e tutti erano sprovvisti dei documenti necessari per la regolare permanenza in Italia. Per ciascuno di loro sono state avviate le procedure previste dalla normativa vigente, comprese le segnalazioni agli Uffici Immigrazione di Catania e Lucca. Alcuni soggetti risultano titolari di richieste pendenti per il riconoscimento della protezione internazionale.

In particolare, un marocchino di 32 anni, incensurato, è stato destinatario di un ordine di espulsione con obbligo di lasciare il territorio nazionale entro sette giorni. Un altro cittadino, 36enne maghrebino attualmente sottoposto a cure mediche, è stato invece invitato a presentarsi presso l’Ufficio Immigrazione al termine delle terapie. A suo carico risulta un provvedimento di espulsione emesso dalla Questura di Torino.

Nel corso della stessa operazione, i militari di Paternò, in collaborazione con il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (N.A.S.) di Catania, hanno effettuato un controllo igienico-sanitario in un’attività commerciale gestita da un cittadino marocchino di 45 anni.  All’interno dell’esercizio sono stati rinvenuti oltre 200 prodotti alimentari privi di etichettatura conforme alla normativa: le indicazioni erano infatti scritte esclusivamente in lingua straniera. La violazione ha comportato una sanzione amministrativa compresa tra 3milae 24mila euro e il sequestro degli alimenti.

I Carabinieri proseguiranno con le attività di controllo nei prossimi giorni, per rafforzare la sicurezza pubblica, tutelare la salute dei cittadini e garantire il rispetto della legge attraverso una presenza costante sul territorio.

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Catania, Enrico Foti è il nuovo Rettore dell’Università degli Studi

Il prof. Foti ha ottenuto complessivamente 876 preferenze, a fronte delle 549 complessive ottenute dall’altro candidato, il prof. Pierfrancesco Veroux

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Il professor Enrico Foti, ordinario di Idraulica nel dipartimento di Ingegneria civile e Architettura, di cui è stato direttore dal 2014 al 2022, è il nuovo rettore dell’Università di Catania per il sessennio 2025-31.

A conclusione del secondo turno di votazioni che si è tenuto nella giornata di ieri, il prof. Foti ha ottenuto complessivamente 876 preferenze, a fronte delle 549 complessive ottenute dall’altro candidato, il prof. Pierfrancesco Veroux, ordinario di Chirurgia vascolare e direttore del dipartimento di Chirurgia generale e specialità medico-chirurgiche.

Il quorum da raggiungere, necessario per l’elezione in questo turno, era pari a 860 preferenze. Il tetto è stato quindi superato grazie alla somma di 754 preferenze ottenute da docenti e studenti e da 512 preferenze del personale tecnico-amministrativo, il cui voto ponderato ha permesso di raggiungere la quota di 876 voti. Il prof. Veroux ha invece ottenuto 477 preferenze da docenti e studenti e 304 preferenze dal personale.

Alle urne, in questo secondo turno, si sono recati 1273 tra docenti e studenti rappresentanti negli organi di governo e nelle commissioni paritetiche dipartimentali, pari al 87,91% dei 1448 aventi diritto al voto, e 844 tecnici e amministrativi, pari al 73,65% dei 1146 aventi diritto al voto.

Ultimato lo scrutinio, alle 22,25 di ieri sera, in un’aula magna del Palazzo centrale stracolma, il decano dei professori ordinari, prof. Biagio Ricceri, presidente della Commissione elettorale, ha proclamato ufficialmente eletto il prof. Foti che ha voluto ringraziare a caldo «tutti i docenti, il personale e gli studenti che hanno manifestato fiducia nel programma e nell’azione di governo che andremo a realizzare». Tra le prime telefonate di congratulazioni ricevute, subito dopo l’elezione, quelle del sindaco di Catania Enrico Trantino e del rettore uscente Francesco Priolo.

«Sono grato alla mia ‘squadra’ di amici e colleghi che mi hanno sostenuto – ha aggiunto il neo rettore-  una squadra che adesso si è arricchita del contributo e del sostegno di Ida Nicotra e Salvo Baglio, decisivi in questa ultima tornata. Ci unisce una visione comune del futuro possibile di questa Università; e ringrazio di cuore la mia famiglia che mi è stata particolarmente vicina in questi lunghi mesi di campagna elettorale».

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