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Scuola: gli alunni del comprensivo Don Milani di Paternò incontrano il magistrato Ardita

L’iniziativa, in seno al progetto Legalità “Don Milani al centro”: valida occasione di crescita

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Su iniziativa del docente Marcello La Venia e in collaborazione con tutto il corpo docente della Don Milani, che proprio nella comunione d’intenti tra colleghi trova il suo punto di forza, gli alunni delle classi terze e seconde della secondaria hanno avuto modo di incontrare, questa mattina, il magistrato Sebastiano Ardita, procuratore aggiunto della Repubblica di Catania e componente della Direzione distrettuale Antimafia.
L’incontro va a configurarsi come tappa di un intero e sistematico percorso formativo mirato a promuovere la cultura della legalità nei giovanissimi e il rifiuto di tutto ciò che rappresenta l’anti-cultura del compromesso, dell’inciucio, della prepotenza, in una sola parola della mafia.
Quello della legalità è un percorso formativo che si va svolgendo nell’intero triennio e che vede momenti di confronto con autorevoli figure, quali l’incontro appunto col magistrato Ardita, attività varie e momenti di riflessione condotti dagli insegnanti nel loro lavoro quotidiano nelle singole classi.

Significativo l’applauso che si è è liberato spontaneamente dai ragazzi non appena il magistrato è stato notato all’interno dell’auditorium Don Milani. Ad accogliere l’ospite, il dirigente del comprensivo, ing. Carmelo Mauro Santagati.

Durante il confronto tra il magistrato e gli alunni, che hanno posto numerose domande, le risposte del magistrato sono state parole dense di significato, dal profilo morale alto, espresse con un linguaggio semplice ma radicale. Ha parlato di Bene, del bene che ciascuno è chiamato a fare nella società a prescindere dal ruolo che vi occupi. “Obiettivo dello Stato è quello di tutelare il cittadino, ogni cittadino, la vittima certamente e innanzitutto, ma anche il colpevole cui va riservato il diritto ad una speranza di recupero […] Ciascuno di noi è soggetto alle regole dello Stato, nessuno escluso… ed è dovere di ogni cittadino far bene ciò che fa, tenendo conto dell’etica che è universalmente alla base del comportamento umano. Non si svolge una professione per interessi personali, per gratificazione personale – ha affermato con forza- o per la semplice ambizione di rivestire un ruolo istituzionale ma per contribuire al benessere della società cui si vive. In quest’ottica occorre fare attenzione al modo in cui ci si comporta quando ci si ritrova a gestire del potere ed avere il coraggio di riconoscere e distinguere il bene dal male…ogni persona sa, in coscienza, quale sia il proprio dovere ed è chiamato a farlo affinché sia garantita a tutti una società più giusta, un’esistenza più civile…”

Presente all’incontro anche l’assessore alla cultura dell’ente comunale, Giovanbattista Caruso, che ha manifestato la propria adesione allo spirito che anima eventi di simile natura.

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Catania, CC sequestrano armi in quartiere San Cristoforo

I Carabinieri impegnati in attività investigative allo scopo di prevenire eventi delittuosi hanno trovato e sequestrato un piccolo arsenale di armi e droga

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Continua senza sosta l’azione di controllo messa in atto dai Carabinieri per contrastare il fenomeno della circolazione di armi clandestine sul territorio.  L’attenzione degli uomini del Comando Provinciale si va intensificando sulle zone più sensibili della città allo scopo di anticipare fenomeni criminali prima che sfocino in episodi di violenza. In quest’ambito gli agenti dell’Arma hanno rinvenuto e sequestrato armi da fuoco e sostanze stupefacenti all’interno di un’abitazione nel quartiere San Cristoforo.

L’attività investigativa che ha portato all’arresto di un uomo di 32 anni, pregiudicato e residente nella zona centrale del capoluogo etneo, ha preso avvio dopo che i militari hanno scorto l’individuo nei pressi di via del Principe, mentre si aggirava tra le palazzine con atteggiamento circospetto, guardandosi intorno con insistenza, come per accertarsi di non essere seguito.
Un comportamento che ha destato l’attenzione dei Carabinieri, i quali hanno deciso di approfondire la situazione predisponendo mirati servizi di osservazione a distanza. Proprio nel corso di uno di questi appostamenti è scattato l’intervento: i militari hanno fermato l’uomo non appena è entrato all’interno di una palazzina interessata da lavori di ristrutturazione, dando così inizio a una perquisizione che ha permesso agli investigatori di recuperare una borsa sportiva che era stata nascosta sotto una scala interna dello stabile, nella quale era custodito un mini arsenale: una pistola-fucile calibro 28, una pistola calibro 6,35 con matricola abrasa, un revolver calibro 38 con matricola abrasa, una pistola a salve calibro 9×21 e decine di munizioni di vario calibro, oltre a 35 grammi di crack in pietre a un bilancino di precisione.
Le armi, che erano ben oliate e quindi pronte all’uso, sono state subito sequestrate e verranno sottoposte ad analisi balistiche presso il Reparto Investigazioni Scientifiche RIS di Messina.

Sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, l’uomo, ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva, è stato arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, trasferito presso il carcere di Catania Piazza Lanza.

 

 

 

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Catania, sei progetti per riqualificare palestre e spazi sportivi negli istituti superiori

La Città Metropolitana di Catania punta ai finanziamenti ministeriali per migliorare la qualità degli ambienti scolastici dedicati allo sport.

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La Città Metropolitana di Catania ha presentato sei progetti per la riqualificazione di palestre e aree sportive in altrettanti istituti scolastici superiori del territorio. Le proposte, elaborate per un bando ministeriale, sono attualmente in attesa di valutazione per ottenere il finanziamento.

Gli interventi riguardano l’Istituto Enrico Fermi, l’Istituto Lucia Mangano e l’Istituto Gemmellaro di Catania, l’Istituto Ettore Maiorana di San Giovanni La Punta, la succursale dell’Istituto Amari di Linguaglossa e gli spazi esterni dell’Istituto Ramacca-Palagonia.

Se finanziati, i progetti permetteranno di restituire agli studenti ambienti sicuri, moderni e funzionali, in grado di rispondere alle esigenze educative e sportive attuali.

Questa fase di progettazione – ha dichiarato il sindaco metropolitano Enrico Trantino – non è un semplice esercizio tecnico, ma un atto concreto di visione strategica. Attraverso questi progetti vogliamo creare le condizioni per un’edilizia scolastica all’altezza delle aspettative formative e sociali delle nuove generazioni.”

Le proposte progettuali sono frutto del lavoro congiunto tra l’ufficio tecnico, diretto da Francesco Nicosia, e l’ufficio di pianificazione strategica e programmazione europea guidato da Lorenzo Mari. Quest’ultimo, nato con l’obiettivo di potenziare la capacità dell’Ente di attrarre fondi e trasformarli in opportunità concrete, ha avuto un ruolo chiave nella definizione degli interventi.

Con questo approccio, la Città Metropolitana conferma una visione metodica e proattiva nello sviluppo delle infrastrutture scolastiche del territorio.

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