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Cronaca

Sicurezza sulle Ss 121 e 284: Prefetto convoca comitato per l’ordine e la sicurezza

Sicurezza strutturale delle strade e incremento presenza di autovelox contro alta velocità: passa la linea dura del Prefetto

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Riunione questa mattina in Prefettura a Catania del comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto Claudio Sammartino, dove nel corso dell’incontro è stata esaminata la situazione relativa alle SS284 ( Paternò- Randazzo) e SS121( Paternò- Catania); in quest’ultima statale avevano recentemente perso la vita, in due distinti incidenti, 5 persone: all’alba di domenica dello scorso 13 ottobre 4 giovani di Adrano e nel pomeriggio dello scorso 7 ottobre un uomo di 65 anni di Motta Santa Anastasia. Alla riunione di oggi hanno preso parte l’Assessore regionale delle infrastrutture Marco Falcone, il Questore, il Dirigente del Compartimento Polizia Stradale Sicilia Orientale accompagnato dal Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Catania, i Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Responsabile Area Gestione Rete ANAS di Catania, il Comandante della Polizia Metropolitana, i Comandanti delle Polizie Locali dei Comuni di Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Maletto, Maniace, Misterbianco, Motta S. Anastasia, Paternò e Randazzo, ed alcuni amministratori locali.  

 Il Prefetto ha fornito direttive all’Anas chiamata a verificare la sicurezza delle infrastrutture delle due strade statali e l’individuazione di eventuali interventi specifici, fra i quali anche il miglioramento dell’illuminazione.   Per quanto riguarda gli interventi a medio termine, l’assessore Falcone ha delineato i programmi concernenti interventi strutturali, previsti per le due arterie stradali, ossia la realizzazione del raddoppio di carreggiata con spartitraffico centrale nel tratto della SS121 tra Paternò ed Adrano, e la riqualificazione mediante ampliamento della carreggiata esistente nel tratto tra Adrano e Bronte della SS284. È stata condivisa, inoltre, l’esigenza di effettuare ulteriori interventi strutturali utili a mitigare il tasso di incidentalità, come la collocazione di separatori di corsia e l’installazione di rilevatori e segnalatori della velocità.  

Il Prefetto ha quindi introdotto il secondo argomento della riunione, richiamando l’attenzione sugli interventi che servano a migliorare le condotte di guida degli utenti, considerato che la principale causa degli incidenti è stata individuata nell’eccesso di velocità e nelle condotte scorrette di guida. Al riguardo, la Regione ed i Comuni interessati hanno manifestato ampia disponibilità ad individuare ed impegnare le somme per il finanziamento degli interventi ritenuti necessari.   Per individuare i punti critici dove intervenire è stato costituito un apposito gruppo di lavoro coordinato dal Compartimento Polizia Stradale Sicilia Orientale, che in maniera celere, a seguito di apposite verifiche e sopralluoghi con l’intervento dei rappresentanti dell’ANAS, delle Forze dell’Ordine e delle Polizie Locali, realizzi una mappatura con l’indicazione dei tratti stradali caratterizzati da maggiori criticità e dei luoghi ove installare gli autovelox, la tipologia degli stessi e le modalità operative.  

In tali aree, rilevato che la principale causa di incidenti è il mancato rispetto dei limiti di velocità, saranno collocati nuovi apparecchi fissi per il controllo della stessa.   Nell’attesa dell’installazione degli impianti, il rappresentante del governo a Catania ha dato precise disposizioni in merito ad una intensificazione dell’attività di controllo delle condotte di guida con apparecchiature mobili, effettuata dalle Forze dell’Ordine e dalle Polizie locali con il coordinamento della Polizia Stradale.    Il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica si riunirà il prossimo 5 novembre per esaminare, con la partecipazione dei sindaci dei comuni che si affacciano sule due statali, i risultati dell’attività svolta dal gruppo di lavoro e definire i tempi di realizzazione degli interventi. Primo incontro oggi pomeriggio nelle sede della Polstrada di Catania a cui hanno partecipato i rappresentanti della polizia municipale dei singoli comuni.

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Catania, la CIA Sicilia Orientale su crisi idrica chiede intervento della prefettura

La convocazione di un un tavolo di confronto per affrontare le criticità in cui versano centinaia di produttori della Piana di Catania sia sotto l’aspetto economico che in quello relativo alle produzioni agricole

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“Chiediamo a sua eccellenza il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, di farsi promotrice di un tavolo di confronto per verificare lo stato dell’arte ad oggi delle ormai disastrose condizioni in cui versano centinaia di produttori della Piana di Catania sia sotto l’aspetto economico per la perdita secca del reddito sia sulle produzioni agricole, colture cerealicole in primis, e zootecniche già compromesse”. La sollecitazione arriva dal coordinamento di Giunta della Cia Sicilia Orientale che invoca gli interventi da approntare con urgenza, stante le alte temperature da stagione estiva e il perdurare della mancanza di acqua negli invasi del bacino imbrifero della Piana di Catania.

 

“Non staremo ad elencare le misure necessarie che da tempo si dibattono in diversi tavoli istituzionali – si legge nella lettera – né a sollecitare la quanto mai urgente e immediata necessità che il Consiglio dei Ministri riconosca lo stato di emergenza nazionale per la Sicilia”. “Intendiamo richiamare la sua attenzione, piuttosto,  sulla necessità di imprimere una velocizzazione nei lavori e negli interventi individuati o da individuare per trovare le risorse idriche che mancano e ed evitare lo sperpero di acqua dove c’è. Dalle paratie di Ponte Barca sul Simeto, per esempio, sono state individuate copiose perdite: l’acqua continua a scorrere nel fiume senza essere utilizzata per l’immissione nei canali”.

 

“Sono tanti gli interrogativi e i dubbi che attendono risposta, mentre le campagne muoiono di sete:  Bisognerebbe velocizzare l’intervento provvisorio per dotare l’invaso di Lentini di un impianto di sollevamento pur parziale; la possibilità di utilizzare le acque reflue in alcune realtà territoriali che una volta depurate potrebbero essere immesse nelle conduttore; gli interventi di pulizia dei fondali dell’invaso Pozzillo come incidano sull’attuale momento e quali i tempi di realizzo. E ancora, a che punto si trova l’annunciato piano di ricerca delle acque dal sottosuolo e l’utilizzo dei pozzi oltre il piano di manutenzione delle condotte? Come procede l’avvio dei lavori dell’invaso Pietrarossa dopo 26 anni di fermo? E la mancata Riforma della Bonifica, di cui si discute da 29 anni,  sarà l’ennesima fumata nera?”.“Riteniamo importante che il tavolo istituito per affrontare le emergenze trovi il modo di monitorare l’andamento dei lavori, la velocizzazione delle gare nel rispetto delle normative”.

 

Intanto l’Anbi (associazione dei consorzi di bacino) lancia un allarme definendo drammatica la situazione idrica in Sicilia. “Nonostante una timida ripresa (poco più di 13 milioni di metri cubi in un mese) – spiega l’Anbi -, negli invasi siciliani mancano complessivamente circa 670 milioni di metri cubi d’acqua (-68%), ma soprattutto si è ben 145 milioni sotto al precedente record negativo, registrato nel siccitoso 2017”.  “Secondo il Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano – prosegue l’Anbi -, da Settembre 2023 il deficit pluviometrico medio sulla regione si aggira sui 300 millimetri, con punte di mm. 350 sulla provincia di Catania: ciò significa che l’apporto d’acqua nei mesi tradizionalmente più piovosi (da Settembre ad Aprile) è praticamente dimezzato rispetto alla media storica di mm 620!” “Il mese di marzo sull’Isola è stato estremamente siccitoso per le province centrali e soprattutto Sud-Orientali – spiega l’associazione -, dove le cumulate registrate sono state tra il 70% ed il 90% inferiori alla norma in buona parte dei comuni tra le province di Catania, Siracusa, Enna e Caltanissetta”.

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Cronaca

Belpasso, incidente sulla Sp229/I

Sul posto i Vigili del Fuoco, un’ambulanza e i Carabinieri

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Un incidente autonomo si è verificato intorno alle 15:00 di oggi sulla Sp229/I in territorio di Belpasso, nei pressi di una curva in passato teatro di altri sinistri. Secondo le prime ricostruzioni, una Fiat Panda con alla guida una ragazza di 26 anni e che procedeva da Etnapolis verso Paternò avrebbe perso il controllo del veicolo finendo la propria corsa cappottata fuori strada. La ragazza è stata soccorsa da un’ambulanza del 118 per essere poi trasportata al pronto soccorso dell’Ospedale di Paternò. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Paternò e i Carabinieri del Nucleo Radiomobile.

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