A Paternò i consiglieri comunali di opposizione Mariabarbara Benfatto, Rosanna Lauria Lorenzo Terranova e Francesco Borzì hanno presentato una interrogazione indirizzata al sindaco, al presidente del consiglio comunale, al segretario generale, al responsabile del settore dei servizi legali e agli assessori della giunta per avere chiarimenti in merito a possibili casi di incompatibilità o conflitti di interessi da parte degli assessori Alfio Amato e Giuseppe Torrisi, entrambi avvocati.
Nell’interrogazione si legge “con determina sindacale del 18/12/24 il sindaco procedeva alla sostituzione degli assessori dimissionari nominando quale nuovo componente della giunta l’avvocato Alfio Amato, al quale sono state affidate le deleghe ai lavori pubblici, tributi, patrimonio, servizi demografici ed elettorali”.
Ed ancora con “successiva determina del 24/12/24 – prosegue la nota – il sindaco avvia la procedura di ridistribuzione delle deleghe togliendo all’assessore la delega ai tributi. ed e proprio a seguito del venir meno della delega ai tributi che e’ sorta l’esigenza di escludere l’ipotesi di incompatibilità o conflitto d’interesse con l’ente comunale, esercitando lo stesso Amato la libera professione nel foro di Catania, in cui è ricompreso il comune di Paternò. Aanaloga esigenza si pone rispetto anche alla carica dell’assessore Giuseppe Torrisi”.
I quattro consiglieri firmatari dell’interrogazione hanno specificato che è “dovere dell’amministrazione comunale fornire chiarimenti in merito a eventuali dubbi, garantendo trasparenza e conformità alle norme di legge”. I consiglieri temono che qualsiasi situazione di incompatibilità o conflitto di interesse potrebbe compromettere la regolarità delle decisioni amministrative e la loro legittimità.
“Chiediamo l’elenco delle eventuali cause patrocinate dagli assessori Amato e Torrisi contro il comune – scrivono i quattro consiglieri- contestualmente la prova del deposito avvenuta nei termini di legge, delle rispettive dichiarazioni di rinuncia al mandato per ogni eventuale pendenza contro il comune”.