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Cronaca

Tragedia a Catania: bimbo di 2 anni muore in auto, dimenticato dal padre.

L’uomo è indagato, come atto dovuto, dalla Procura di Catania, per omicidio colposo.

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Tragedia a Catania, dove un bambino di due anni è morto per essere stato dimenticato in auto dal papà. L’orrore nel parcheggio della Cittadella universitaria del capoluogo etneo, con il bambino ritrovato esanime poco dopo le 14, quando la madre del piccolo ha chiamato il marito, chiedendogli perché non lo aveva accompagnato all’asilo. Solo in quel momento l’uomo, 43 anni, ingegnere, dipendente amministrativo dell’Università,  si è reso conto che aveva dimenticato il figlio in auto. Lì si è precipitato, nel disperato tentativo di salvarlo. Portato al Policlinico i medici hanno tentato di rianimarlo per una quarantina di minuti, prima di decretarne il decesso.

L’uomo è indagato, come atto dovuto, dalla Procura di Catania, per omicidio colposo. La morte del bimbo sarebbe stata causata dal caldo soffocante all’interno della vettura, parcheggiata per oltre cinque ore sotto il sole cocente.

Ed è polemica per l’assenza della legge che sarebbe dovuta entrare in vigore lo scorso 1 luglio con l’obbligo per quanti trasportano minori fino a 4 anni di dotarsi di un “sistema di ritenuta salva-bebè.


I seggiolini, dotati di un sistema di allarme sono già in commercio ma il rischio è che potrebbero non essere più rispondenti alle caratteristiche del decreto del Ministero, il cui testo in fase di consultazione ha già avuto oltre una ventina di osservazioni tra ditte, aziende, associazioni di consumatori ed esperti.

Inoltre, erano stati stanziati anche due milioni di euro, ripartiti con la Legge di Bilancio 2019 e 2020 per incentivare l’acquisto di sistemi di allarme per prevenire l’abbandono dei bambini nei veicoli. Al momento non sono state ancora definite le modalità per usufruire di questi incentivi. 

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Cronaca

Due incidenti stradali, uno sulla SS 417 in territorio di Ramacca, l’altro sulla SP 3 a Belpasso

Complessivamente nei due sinistri si sono registrati 5 feriti : sul posto hanno operativo forze dell’ordine, personale medico, pompieri e Anas

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Incidente stradale SP 3 Belpasso

Ancora incidenti stradali sulle strade del catanese. Nelle ultime ore si sono registrati due incidenti: dapprima sulla SS 417 in territorio di Ramacca e il secondo sulla SP 3 in territorio di Belpasso.

Il primo sinistro intorno alle 14.30 sulla SS 417 all’altezza del Km 44 in territorio di Ramacca. La dinamica del sinistro è ancora in fase di ricostruzione e su cui sono a lavoro i carabinieri della compagnia di Palagonia. Tre le autovetture coinvolte nell’incidente: una Fiat Punto, una Mercedes e una Golf Volkswagen. Lo scontro è stato piuttosto violento con pezzi di carrozzeria e di motore sparsi ovunque.  Sul luogo dell’incidente i pompieri del distaccamento di Palagonia che hanno messo in sicurezza le auto incidentate e le ambulanze del 118 che hanno dapprima soccorso sul posto i feriti, quattro in tutto, per poi trasportarli negli ospedali della zona: due sono stai condotti all’ospedale Gravina di Caltagirone, mentre gli altri due al nosocomio “San Marco” di Catania.

Incidente SS417 Ramacca

Sul posto per i rilievi i carabinieri della compagnia di Palagonia. Presente anche personale ANAS che ha provveduto a bonificare la strada da oli e detriti.

Il secondo incidente poco dopo le ore 17 sulla SP 13 in territorio di Belpasso alle spalle del centro commerciale “Etnapolis”. Per cause in corso di accertamento si sono scontrate una Ford Ka e una Fiat Bravo. L’impatto è stato molto violento. Ferito il conducente della Ka. Sul posto personale medico del 118 che ha trasportato quest’ultimo in uno degli ospedali della zona. Non si conoscono le sue condizioni. Per i rilievi agenti della polizia municipale di Belpasso. Il traffico ha subito dei rallentamenti. Presenti anche personale di una ditta specializzata che ha provveduto a bonificare la strada per ripristina le condizioni di sicurezza.

Incidente sulla SP 3 Belpasso

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Cronaca

San Gregorio, molestano automobilisti al casello: Daspo urbano per due donne

A loro carico è stato emesso dal Questore etneo un provvedimento di DACUR, ossia il Divieto di Accesso alle Aree Urbane

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Chiedevano insistentemente denaro agli automobilisti in transito presso il casello autostradale di San Gregorio, provocando disagio tra i viaggiatori. La Polizia di Stato è intervenuta, identificando e fermando due donne di origine rumena.

A loro carico è stato emesso dal Questore di Catania un provvedimento di DACUR, ossia il Divieto di Accesso alle Aree Urbane, conosciuto anche come “Daspo Urbano”. Si tratta di una misura preventiva che vieta alle due donne di sostare o transitare nella zona dove sono state più volte segnalate, anche grazie alle numerose chiamate giunte al numero di emergenza. In passato, le due erano già state denunciate per truffa e sanzionate amministrativamente ben 77 volte dalla Polizia Stradale

Abituate a spostarsi velocemente e, altrettanto rapide a ritornare, le due donne da tempo praticavano accattonaggio nell’area del casello, chiedendo denaro agli automobilisti in cambio di un presunto aiuto nella distribuzione dei biglietti del pedaggio, con richieste che variavano dai 2 ai 5 euro.

L’intervento degli agenti del Compartimento Polizia Stradale della Sicilia Orientale ha permesso di sorprendere le donne più volte a piedi all’interno della zona autostradale. Il loro comportamento non solo violava il Codice della Strada, ma rappresentava anche un serio rischio per la sicurezza e la fluidità del traffico, creando disagio anche a turisti appena arrivati all’aeroporto di Catania e privi di telepass.

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