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Vaccini, su Facebook spunta account falso dell’Asp: presentata una denuncia

L’azienda sanitaria catanese si è rivolta alla polizia per risalire ai responsabili

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Account falso su Facebook denominato “Asp Catania” pubblica un post nel quale vengono citate presunte analisi prevaccinali da poter eseguire presso gli ambulatori dell’Asp di Catania. Nel post viene anche riportato un numero di telefono che è inesistente.

Sia l’account che il post sono stati segnalati dall’Azienda sanitaria al Compartimento Polizia Postale di Catania, chiedendo la tempestiva chiusura del profilo e l’individuazione dei responsabili.

«Le informazioni diffuse –si legge in una nota– sono gravemente fuorvianti e rischiano di procurare un immotivato allarme oltre che ricadute negative sulla salute dei cittadini, sull’affidabilità dei vaccini e sulla credibilità delle istituzioni».

Presso gli ambulatori vaccinali dell’Asp di Catania non vengono eseguiti test o esami prevaccinali e non sussiste nessun obbligo di legge. Presunti test o esami prevaccinali sono peraltro scientificamente privi di fondamento.

Ovviamente l’account e il relativo utilizzo del nome e del logo aziendali non sono mai stati autorizzati dalla Direzione generale aziendale.

L’Asp di Catania si riserva di adire alle vie legali «per tutelare sia il diritto dei cittadini alla corretta informazione, soprattutto in tema di prevenzione e salute pubblica, sia il nome e l’immagine aziendale». L’azienda specifica, inoltre, che «per avere corrette informazioni sul tema, si raccomanda ai cittadini di rivolgersi sempre al proprio medico di medicina generale o presso gli ambulatori vaccinali dell’Asp di Catania. Le informazioni online, soprattutto in tema sanitario, devono sempre essere certificate, verificate e diffuse da fonti autorevoli e accreditate».

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Cronaca

Catania, getta droga nel water ma la Polizia la recupera tra i liquami, 43enne arrestato

Si tratta di 450 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina, mentre è stata ritrovata a seguito di una perquisizione domiciliare una somma pari a circa 27 mila euro

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Avrebbe escogitato un piano per sbarazzarsi della droga attraverso il water per poi recuperarla tramite un pozzo nero realizzato direttamente in casa. L’ideatore sarebbe stato un 43enne catanese che è stato arrestato dalla polizia. Nel corso di un servizio di controllo di Picanello, centro storico di Catania,  i poliziotti hanno notato strani movimenti proprio dinnanzi l’abitazione dell’uomo noto alle forze dell’ordine.

Da qui è scattato il controllo nella casa del 43enne. Non appena hanno bussato al portone di casa, i poliziotti hanno sentito il rumore dello scarico del water in azione e, non appena il proprietario ha aperto la porta è stato avvertito un fortissimo odore di marijuana. Grazie alle tracce d’acqua presenti sul pavimento i poliziotti sono arrivati nella lavanderia, luogo in cui è stata scoperta una botola piazzata proprio al centro della stanza. Una volta sollevato il coperchio è stato possibile scoprire il pozzetto nero, congegnato proprio per disfarsi della droga in modo rapido nel caso di visite indesiderate delle forze dell’ordine.

Infatti, una volta tirato lo sciacquone, la droga gettata nel water passava nel pozzetto dove l’uomo avrebbe potuto recuperarla, individuandola tra i liquami. Recuperati dalla polizia ben 450 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina. La perquisizione è stata estesa all’intero appartamento e ha consentito di ritrovare un’ingente somma di denaro, pari a circa 27 mila euro, ritenuta palesemente provento dell’intenso traffico di droga, considerato che, oltre a non essere occupato in alcuna attività lavorativa, il 43enne ha precedenti di polizia giudiziaria legati al mondo della droga.

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Cronaca

Catania, coniugi nascondevano armi e droga, arrestati dai carabinieri

Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina nonche due pistole scacciacani modificate, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti anti proiettili

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A Catania una coppia di coniugi, di 59 e 46 anni, è stata arrestata dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale per detenzione abusiva di armi clandestine e per spaccio di sostanze stupefacenti. Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari dell’Arma hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina e una macchina per la preparazione di confezioni di sottovuoto.

In uno scantinato in uso alla coppia i carabinieri hanno sequestrato due pistole scacciacani modificate e rese offensive e letali considerate pertanto clandestine, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti antiproiettili. La coppia è stata arrestata e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento e disposto per entrambi la misura della custodia cautelare in carcere.

 

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