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Vaccini, su Facebook spunta account falso dell’Asp: presentata una denuncia

L’azienda sanitaria catanese si è rivolta alla polizia per risalire ai responsabili

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Account falso su Facebook denominato “Asp Catania” pubblica un post nel quale vengono citate presunte analisi prevaccinali da poter eseguire presso gli ambulatori dell’Asp di Catania. Nel post viene anche riportato un numero di telefono che è inesistente.

Sia l’account che il post sono stati segnalati dall’Azienda sanitaria al Compartimento Polizia Postale di Catania, chiedendo la tempestiva chiusura del profilo e l’individuazione dei responsabili.

«Le informazioni diffuse –si legge in una nota– sono gravemente fuorvianti e rischiano di procurare un immotivato allarme oltre che ricadute negative sulla salute dei cittadini, sull’affidabilità dei vaccini e sulla credibilità delle istituzioni».

Presso gli ambulatori vaccinali dell’Asp di Catania non vengono eseguiti test o esami prevaccinali e non sussiste nessun obbligo di legge. Presunti test o esami prevaccinali sono peraltro scientificamente privi di fondamento.

Ovviamente l’account e il relativo utilizzo del nome e del logo aziendali non sono mai stati autorizzati dalla Direzione generale aziendale.

L’Asp di Catania si riserva di adire alle vie legali «per tutelare sia il diritto dei cittadini alla corretta informazione, soprattutto in tema di prevenzione e salute pubblica, sia il nome e l’immagine aziendale». L’azienda specifica, inoltre, che «per avere corrette informazioni sul tema, si raccomanda ai cittadini di rivolgersi sempre al proprio medico di medicina generale o presso gli ambulatori vaccinali dell’Asp di Catania. Le informazioni online, soprattutto in tema sanitario, devono sempre essere certificate, verificate e diffuse da fonti autorevoli e accreditate».

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Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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