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Vigili del Fuoco, anche una voce “etnea” nella protesta a Montecitorio

A Roma pure il segretario provinciale Co.Na.Po., Santo Re, in servizio a Paternò

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Un esercito di caschi rossi in uniforme, ha invaso piazza Montecitorio. E tra i tremila “eroi” provenienti da ogni parte d’Italia, tra quei “campioni della Patria” pianti e osannati quando perdono la vita in servizio ma relegati ai margini dei diritti, c’era anche una delegazione siciliana formata da 77 unità.

Nello specifico per Catania era presente il Segretario Provinciale CONAPO, Santo Re, in servizio al distaccamento di Paternò, con a seguito altri componenti di segreteria. Tutti insieme hanno chiesto a gran voce al governo risposte immediate nella legge di bilancio sul tema dell’equiparazione retributiva e previdenziale agli altri Corpi dello Stato.

La protesta, organizzata dai sindacati Conapo, non è certo la prima.

Anzi, esattamente due anni fa i vigili del fuoco si ritrovarono in quella piazza, allora come ieri, a chiedere maggiori tutele e riconoscimenti. «Siamo eroi traditi!», «Prima eroi in tv dopo per voi non esistiamo più», «Amati dagli italiani, ignorati dallo Stato», sono alcune delle frasi che hanno gridato in piazza. 

A sostenere questa iniziativa anche il maggior sindacato dei vigili del fuoco provenienti dallo stato della Slovenia.

«Siamo stati ascoltati da varie fazioni del governo – ha raccontato, Santo Re – che ci hanno mostrato un documento presente nella legge di bilancio che ci dovrebbe assicurare i 216 milioni in 3 anni che porterebbero alla totale equiparazione da noi richiesta».

Problemi che toccano da vicino i distaccamenti dei vigili del fuoco di Paternò e Adrano, costretti ad operare quotidianamente con un organico ridotto, sottopagato e privo di tutele pensionistiche e previdenziali.

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Ist. “Don Milani”, i ragazzi a colloquio con ricercatori dell’INGV

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Un nuovo evento formativo quello di stamattina, 1 aprile, per  i ragazzi delle classi terze della secondaria di I grado dell’Ist. Compr. “Don Milani” Paterno’.  Ad incontrare i ragazzi all’interno dell’auditorium sono stati i geologi e ricercatori dell’INGV, Salvatore Giammanco e Filippo Greco. L’evento è stato organizzato dal geologo Orazio Caruso, che ha introdotto l’argomento, e dalla prof.ssa Maria Gabriella Cirino insieme ai colleghi del Dipartimento di Matematica e Scienze della scuola.

Si è parlato ampiamente di vulcanismo, di eventi sismici e di dissesto idrogeologico. Argomenti di grande interesse per chi vive il territorio etneo.

Nonostante le difficoltà e i tecnicismi propri degli argomenti trattati, i relatori sono riusciti a presentare i temi in modo chiaro e accessibile, utilizzando un linguaggio semplice e adatto ai giovani ascoltatori. I ragazzi hanno dimostrato un grande interesse e coinvolgimento, come testimoniano le numerose domande e richieste di chiarimento rivolte ai due esperti.

 

L’evento, per gli spunti offerti e per la curiosità suscitata, si inserisce pienamente nelle attività previste dal Progetto Orientamento della scuola e ugualmente si inserisce anche tra le attività del Progetto di Educazione Civica, contribuendo a sensibilizzare i giovani sulla specificità del territorio in cui vivono e nel quale sono chiamati a vivere in modo consapevole.

 

 

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PNRR, Barbagallo: “In Sicilia speso solo 8% di 1,6 miliardi, Schifani si sveglia sempre troppo tardi”

Il segretario regionale Anthony Barbagallo e Cleo Li Calzi, responsabile PNRR del Pd Sicilia, intervengono sullo stallo della spesa dei fondi del PNRR da parte della Regione Siciliana

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“A 15 mesi dal termine del programma, la Sicilia ha speso solo l’8% delle risorse assegnate dal PNRR. Non è un pesce d’aprile, ma l’esito della riunione convocata da Schifani con dirigenti ed assessori per fare il punto sul Piano nazionale di ripresa e resilienza.” Esordisce cosi una nota stampa a firma del segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo e Cleo Li Calzi, responsabile PNRR del Pd Sicilia, i quali in maniera congiunta, intervengono sullo stallo della spesa dei fondi del PNRR da parte della Regione Siciliana, che a fronte di circa 1,6 miliardi di euro disponibili ne ha speso poco più di una decina di milioni.

“ Un incontro – prosegue la nota – che Schifani ha sentito di fare solo dopo avere letto che, a livello nazionale, vi erano criticità tali da avanzare richiesta di proroga di 1 anno per terminare i 20.634 progetti, distribuiti su diversi settori strategici necessari per lo sviluppo dell’Isola: dalla sanità, alla formazione professionale, dai beni culturali, alle infrastrutture, all’acqua e ai rifiuti”.

“Il dossier giunto sul tavolo del governatore della Sicilia, alla luce di questi dati, fotografa una situazione gravemente compromessa su cui, con colpevole ritardo, oggi il presidente della Regione pretende che in un solo mese risolvano ciò che non è stato fatto negli ultimi 3 anni” continuano Barbagallo e Li Calzi.

Un quadro  allarmante come ribadiscono i due firmatari della nota che concludono:  “C’è un dato che più di tutti allarma e che ci lascia profondamente perplessi: se resta da spendere il 92% della dotazione complessiva di 1,6 miliardi entro il 30 giugno 2026 significa che restano da spendere 1,47 miliardi ovvero quasi 100 milioni al mese. Dato impossibile per qualsiasi amministrazione. Questo dimostra, ancora una volta  al di là degli annunci, delle fanfare e delle passerelle che il PNRR, il più importante programma di investimento per recuperare i ritardi infrastrutturali e per il rilancio sociale ed economico della Sicilia, non è mai stata una vera priorità per Schifani e il centrodestra”.

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