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Vigili del fuoco, da Catania appello al Quirinale: «Stanchi delle medaglie»

Il rappresentante dell’Usb, Carmelo Barbagallo, scrive una lettera aperta al Presidente della Repubblica

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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, conferirà una ulteriore medaglia al Merito Civile alla bandiera del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. La cerimonia si terrà il 21 novembre, alle 10.30, nel Teatro massimo Vincenzo Bellini di Catania e sarà dedicata ai tre vigili del fuoco del comando provinciale di Alessandria, morti nell’esplosione di Quargnento.

Ma proprio da Catania, c’è chi si rivolge al capo dello Stato. È Carmelo Barbagallo, coordinatore regionale Usb vigili del fuoco, firmatario di una lettera aperta.

«Mentre la politica fa i capricci, i vigili del fuoco -scrive Barbagallo- continuano a morire, continuano ad infortunarsi e pagarsi le spese sanitarie, continuano a sopravvivere, con uno stipendio non adeguato e nettamente inferiore agli standard europei, continuano a chiudere le sedi di servizio per carenza di organico, quell’organico, esistente in 2 graduatorie, stabilizzazione e 250 posti che, momentaneamente potrebbe colmare le carenze in prospettiva futura, quando magari, si metta a regime l’organico».

«L’apertura di nuove sedi, l’acquisto di attrezzature all’avanguardia, termo camere, anti deflagranti,  alluvionali, Usar, la nostra formazione, completamente svaniti! Siamo stanchi di capricci e pacche sulle spalle, noi siamo i vigili del fuoco, la Repubblica Italiana -sottolinea ancora Barbagallo- è fondata ormai sui vigili del fuoco, colonna portante del soccorso tecnico urgente ma, quanto vale la vita di un vigile del fuoco? 2400 euro? Cari politici, se smetteste di darci medaglie di cartone e pacche sulle spalle, sarebbe la cosa più sana e giusta, rispettosa per noi, e le nostre famiglie».

Da qui l’appello del sindacato di base al capo dello Stato: «Caro presidente, dovete fare di più per i vigili del fuoco, siamo stanchi delle belle parole, parole che all’indomani di ogni tragedia, volano al vento».

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Ist. “Don Milani”, i ragazzi a colloquio con ricercatori dell’INGV

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Un nuovo evento formativo quello di stamattina, 1 aprile, per  i ragazzi delle classi terze della secondaria di I grado dell’Ist. Compr. “Don Milani” Paterno’.  Ad incontrare i ragazzi all’interno dell’auditorium sono stati i geologi e ricercatori dell’INGV, Salvatore Giammanco e Filippo Greco. L’evento è stato organizzato dal geologo Orazio Caruso, che ha introdotto l’argomento, e dalla prof.ssa Maria Gabriella Cirino insieme ai colleghi del Dipartimento di Matematica e Scienze della scuola.

Si è parlato ampiamente di vulcanismo, di eventi sismici e di dissesto idrogeologico. Argomenti di grande interesse per chi vive il territorio etneo.

Nonostante le difficoltà e i tecnicismi propri degli argomenti trattati, i relatori sono riusciti a presentare i temi in modo chiaro e accessibile, utilizzando un linguaggio semplice e adatto ai giovani ascoltatori. I ragazzi hanno dimostrato un grande interesse e coinvolgimento, come testimoniano le numerose domande e richieste di chiarimento rivolte ai due esperti.

 

L’evento, per gli spunti offerti e per la curiosità suscitata, si inserisce pienamente nelle attività previste dal Progetto Orientamento della scuola e ugualmente si inserisce anche tra le attività del Progetto di Educazione Civica, contribuendo a sensibilizzare i giovani sulla specificità del territorio in cui vivono e nel quale sono chiamati a vivere in modo consapevole.

 

 

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PNRR, Barbagallo: “In Sicilia speso solo 8% di 1,6 miliardi, Schifani si sveglia sempre troppo tardi”

Il segretario regionale Anthony Barbagallo e Cleo Li Calzi, responsabile PNRR del Pd Sicilia, intervengono sullo stallo della spesa dei fondi del PNRR da parte della Regione Siciliana

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“A 15 mesi dal termine del programma, la Sicilia ha speso solo l’8% delle risorse assegnate dal PNRR. Non è un pesce d’aprile, ma l’esito della riunione convocata da Schifani con dirigenti ed assessori per fare il punto sul Piano nazionale di ripresa e resilienza.” Esordisce cosi una nota stampa a firma del segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo e Cleo Li Calzi, responsabile PNRR del Pd Sicilia, i quali in maniera congiunta, intervengono sullo stallo della spesa dei fondi del PNRR da parte della Regione Siciliana, che a fronte di circa 1,6 miliardi di euro disponibili ne ha speso poco più di una decina di milioni.

“ Un incontro – prosegue la nota – che Schifani ha sentito di fare solo dopo avere letto che, a livello nazionale, vi erano criticità tali da avanzare richiesta di proroga di 1 anno per terminare i 20.634 progetti, distribuiti su diversi settori strategici necessari per lo sviluppo dell’Isola: dalla sanità, alla formazione professionale, dai beni culturali, alle infrastrutture, all’acqua e ai rifiuti”.

“Il dossier giunto sul tavolo del governatore della Sicilia, alla luce di questi dati, fotografa una situazione gravemente compromessa su cui, con colpevole ritardo, oggi il presidente della Regione pretende che in un solo mese risolvano ciò che non è stato fatto negli ultimi 3 anni” continuano Barbagallo e Li Calzi.

Un quadro  allarmante come ribadiscono i due firmatari della nota che concludono:  “C’è un dato che più di tutti allarma e che ci lascia profondamente perplessi: se resta da spendere il 92% della dotazione complessiva di 1,6 miliardi entro il 30 giugno 2026 significa che restano da spendere 1,47 miliardi ovvero quasi 100 milioni al mese. Dato impossibile per qualsiasi amministrazione. Questo dimostra, ancora una volta  al di là degli annunci, delle fanfare e delle passerelle che il PNRR, il più importante programma di investimento per recuperare i ritardi infrastrutturali e per il rilancio sociale ed economico della Sicilia, non è mai stata una vera priorità per Schifani e il centrodestra”.

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