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Cultura

La scuola si tinge di blu per riflettere sull’autismo.

Al comprensivo Don Milani di Paterno’, tante farfalle blu per dire che: “Insieme si può volare in alto!”

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Cadeva ieri la giornata mondiale dell’Autismo, ma nelle scuole si è atteso il lunedì 3 per riflettere insieme, insegnanti e alunni, su quello che è un fenomeno in buona parte ancora da scoprire.

Costituita come giornata mondiale nel 2007 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la ricorrenza pone l’attenzione sulla necessità di sensibilizzare il sentire comune verso chi è affetto dallo spettro autistico e verso le famiglie che si ritrovano a gestire un figlio che mostra un modo “speciale” di percepire la realtà circostante e di entrare in comunicazione con essa.  L’Italia è uno tra i paesi in Europa che dedica meno risorse alla protezione sociale delle persone con disabilità da spettro autistico. Questa carenza rende scuole e terzo settore, spesso incapaci di prendersi carico delle particolari necessità delle persone autistiche e pone le premesse per una mancanza di pari opportunità educative e sviluppi lavorativi.

Così, nella giornata di oggi, l’I.C.Don Milani di Paternò si è tinto di segni blu.
Per l’occasione l’intera scuola ha indossato qualcosa di blu e posto davanti ad ogni aula un palloncino del medesimo colore .
Gli alunni, dall’Infanzia alla Secondaria di primo grado, hanno realizzato delicate farfalle di catoncino con i toni del blu e le hanno applicate successivamente in un’enorme farfalla posta nell’androne della scuola .
Ogni farfalla rappresenta una riflessione di ogni alunno.
Perché il blu? Perché è il colore simbolo dell’autismo che ha il potere di risvegliare il senso di sicurezza, fiducia e bisogno di conoscenza.
Perché la farfalla? La farfalla rende l’idea della libertà, ma anche della fragilità che può trasformarsi in forza con il giusto sostegno. C’è proprio tanto da fare su questo fronte: rendersene conto è già un buon inizio!

Cultura

Paternò, nel segno dei Normanni, gettate le basi per un gemellaggio con la Normandia

“Questo progetto rappresenta una straordinaria opportunità per rafforzare i legami culturali con la Normandia e promuovere il nostro patrimonio” ha commentato il sindaco Nino Naso

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Cultura e Turismo al centro del gemellaggio tra la regione a nord della Francia, la Normandia e la Sicilia. Un legame storico e culturale esistente da millenni, quando i Normanni, provenienti dal nord Europa, iniziarono la conquista di nuove terre e che oggi si rafforza ponendo al centro dell’attenzione proprio la città di Paternò.

Di ritorno dalla Normandia, l’assessore alla cultura Giovanbattista Caruso racconta i giorni intensi e significativi per la comunità paternese. Durante l’incontro che si è svolto nella città di  Caen, capoluogo del dipartimento del Calvados, per la creazione dell’Itinerario Normanno, l’assessore paternese ha illustrato l’eredità, sottolineando l’importanza del Patrimonio Normanno siciliano, tra cui spicca anche il Castello di Paternò.

“Questo progetto rappresenta una straordinaria opportunità per rafforzare i legami culturali con la Normandia – commenta il sindaco paternese Nino Naso- e promuovere il nostro patrimonio, creando un percorso di arricchimento reciproco per il futuro e valorizzando la nostra storia condivisa”.

L’Assessore Caruso ha espresso entusiasmo per il successo dell’iniziativa, sottolineando come l’incontro di Caen abbia permesso a Paternò di farsi conoscere al pubblico europeo e di riscoprire, insieme ai partner francesi, il valore del nostro patrimonio e del nostro passato.

Un progetto che punta ad includere itinerari siciliani nel percorso normanno, evidenziando il cammino che va, attraverso l’entroterra, da Messina a Palermo, dove la cultura normanna ha lasciato un’impronta indelebile e che guarda al 2027, quando si celebrerà il millenario di Guglielmo il Conquistatore. Evento di grande rilevanza che attirerà milioni di turisti e celebrerà il patrimonio culturale condiviso.

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Cultura

Adrano, in città la campagna di sensibilizzazione della Polizia di Stato “Questo non è amore”

L’evento ha costituito l’occasione per sottolineare agli studenti la necessità di denunciare ogni sorta di maltrattamento e prevaricazione, di non sottovalutare mai qualsivoglia forma di discriminazione

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Ha fatto tappa ad Adrano, nella Villa Comunale,  la campagna permanente della Polizia di Stato “Questo non è amore, in vista della ricorrenza del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Ancora una volta, poliziotte e poliziotti del Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Catania e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano sono scesi in campo per incontrare direttamente i cittadini più giovani in modo da coinvolgerli in un’occasione di confronto e di divulgazione. In particolare, gli agenti hanno incontrato oltre trecento alunni delle scuole medie e superiori della città ai quali sono stati illustrati gli strumenti di prevenzione e le strategie di intervento attuate, quotidianamente, dalla Polizia di Stato a supporto delle vittime di violenza.

L’iniziativa è stata promossa dall’’Associazione “Donna Fenice” di recente costituzione ad Adrano e già con un’articolata programmazione di attività di sensibilizzazione, informazione e contrasto alla violenza di genere.

L’evento ha costituito l’occasione per sottolineare agli alunni l’imprescindibile necessità di denunciare ogni sorta di maltrattamento e prevaricazione. Infatti, alle ragazze e ai ragazzi di Adrano i poliziotti hanno raccomandato di non sottovalutare mai qualsivoglia forma di discriminazione, spesso premessa di gravi atti di violenza, di parlarne in famiglia e con i docenti.

Già lo scorso anno, su iniziativa del Questore Giuseppe Bellassai, la Questura di Catania si è dotata di una “stanza rosa”, un luogo sicuro dove raccogliere testimonianze dirette delle vittime di violenza in modo da innescare tutte le procedure di intervento e di supporto, garantite dalla Polizia di Stato.

Non a caso, agli studenti sono stati forniti i contatti da utilizzare anche per semplici segnalazioni, anche anonime, come il numero telefonico 0957367661 dell’Ufficio Minori e Vittime Vulnerabili della Divisione di Polizia Anticrimine, attivo dalle ore 8 alle ore 14, nei giorni feriali; il numero 0957223990 del centro antiviolenza Thamaia; il 1522 il Numero Gratuito di Aiuto; l’App YouPol, oltre al Numero Unico di Emergenza 112. Ulteriori dettagli, sono stati presentati attraverso una brochure e materiale informativo, predisposti dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza.

A partecipare all’iniziativa nel Giardino della Vittoria sono stati gli alunni e i docenti degli Istituti comprensivi “Canonico Vincenzo Bascetta”, “Giuseppe Guzzardi e “Giuseppe Mazzini”, del Liceo Classico e Scientifico “Giovanni Verga”, dell’Istituto tecnico “Pietro Branchina”, della sezione locale dell’Istituto per l’Agricoltura e l’Ambiente “Benedetto Radice” e degli Istituti professionali “Eris” e “Ars”.

 

 

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