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Giornata dello sport per gli alunni delle scuole di Paterno’

Delegazioni di alunni delle diverse scuole presso il palazzetto dello sport di Paterno’ per familiarizzare con le diverse discipline sportive

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Con la giornata di oggi siamo arrivati al quarto e penultimo appuntamento del progetto denominato “Giornata dello Sport” per gli alunni delle varie scuole, primarie e secondarie di Paterno’ . Nelle scorse settimane si sono tenute le prime tre giornate, il 13, il 18 e il 23 maggio, durante le quali a riunirsi presso il palazzetto si sono avvicendati gruppi di alunni dei circoli didattici. Oggi è toccato ai primi due istituti di istruzione secondaria di I grado: Don Milani e Virgilio.

Il progetto è nato dalla volontà di dare ascolto ad una richiesta proveniente dagli stessi ragazzi delle varie scuole.

Una richiesta che è stata accolta dal presidente del Consiglio Marco Tripoli, e dagli assessori all’Istruzione e allo Sport, Virgillito e Lo Faro.

Una serie di giornate, dunque, durante le quali, delegazioni di ragazzi, in numero di 15 per istituto, hanno trascorso le mattinate presso il palazzetto dello sport dove volontari di alcune associazioni sportive della città si sono resi disponibili per dare indicazioni base sulle discipline del basket, pallavolo e baseball.

Ne sono venute fuori occasioni di allegria,  di scambio e socializzazione tra docenti e allievi di diverse istituzioni scolastiche.

Di volta in volta, infatti,  alunni di varie classi e istituti, in gruppi di 30 ragazzi per giornata, si sono intrattenuti a giocare. Questa mattina, come detto, è toccato ai ragazzi della Don Milani e della Virgilio.

Domani sarà il turno della G.B. Nicolosi e Marconi.

 

Chiesa

Paternò, alla guida con tasso alcolemico al di sopra dei limiti, 56enne denunciato

E’ stato denunciato a piede libero per guida in stato di ebbrezza a seguito di un controllo dei carabinieri del nucleo radiomobile

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E’ stato denunciato per guida in stato di ebbrezza un uomo di 56 anni di Paternò, a seguito di un controllo dei carabinieri del nucleo radiomobile, impegnati in uno dei tanti servizi di pattugliamento del territorio per accertare il rispetto delle norme del Codice della strada. In particolare hanno notato un 47enne che cercava di accedere al proprio garage con passo carrabile chiedendo al 56enne, conducente di una Fiat Punto, parcheggiato proprio in prossimità dell’area, di spostarsi in modo da lasciare libero il passaggio.

Per tutta risposta, l’uomo alla guida della Fiat Punto ha rivolto parole dal tono aggressivo. Avvicinatisi per chiarire la situazione, i carabinieri hanno appreso dal 47enne che aveva già contattato la centrale operativa per segnalare l’atteggiamento ostile del conducente della Fiat Punto al punto da non consentirgli di entrare nel garage.

Il 56enne sarebbe apparso subito in stato di alterazione e, per fugare ogni dubbio, i carabinieri hanno provveduto a identificarlo e a controllare l’auto, notando subito una bottiglia di vino di due litri ancora piena e un’altra, invece, quasi del tutto vuota, appoggiata sull’asfalto accanto alla portiera.   Fatto scendere dal mezzo, i carabinieri hanno sottoposto il 56enne alla verifica alcolemica che ha confermato lo stato di ebbrezza. “Il controllo ha fornito infatti un valore di 3,31 g/l che significa – come si legge in una nota diffusa proprio dall’Arma – che per ogni litro di sangue del conducente sono presenti 3,31 grammi di alcol, un livello estremamente elevato al punto da indicare una condizione di forte intossicazione, con gravi rischi per la capacità di giudizio, riflessi e coordinazione, rendendo la guida pericolosa e fuori dai limiti consentiti dalla legge”.

A seguito delle risultanze del test, l’uomo è stato denunciato a piede libero e la patente è stata immediatamente ritirata per le opportune segnalazioni alla Prefettura. Il veicolo, invece, è stato posto a sequestro amministrativo ai fini della confisca.

 

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Chiesa

Catania, la Cassazione annulla con rinvio la sospensione di Luca Sammartino da incarichi pubblici

L’ex vice governatore è indagato nell’ambito dell’inchiesta “Pandora” e a decidere sul provvedimento sarà un altro collegio

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Importati novità per il deputato regionale Luca Sammartino. La  quinta sezione della Cassazione ha annullato con rinvio la decisione del 16 luglio scorso con cui il Tribunale per il riesame di Catania ha rigettato l’appello presentato dai legali di Sammartino contro la sua sospensione da incarichi pubblici disposti dal gip nell’ambito dell’inchiesta Pandora su indagini dei carabinieri.

Sarà un altro collegio a dovere decidere sul provvedimento. Sammartino, esponente di spicco della Lega nell’isola che si è dimesso sia da vice governatore che da assessore regionale all’Agricoltura dopo la notifica della sospensione, è indagato per due presunti casi di corruzione. Il 16 giugno scorso la Procura di Catania ha fatto notificare un avviso di conclusione indagini per 29 persone nell’ambito di un’inchiesta che tratta anche presunte infiltrazioni della criminalità organizzata ed episodi di corruzione al Comune di Tremestieri Etneo.

Sammartino, difeso dall’avvocato Carmelo Peluso, ha sempre contestato le accuse esprimendo “piena fiducia nella magistratura”. Lo scorso primo ottobre il Gup ha rinviato a giudizio l’esponente della Lega e, con lui, altri dieci imputati. La prima udienza del processo si terrà il 14 marzo del 2025 davanti alla terza sezione penale del Tribunale di Catania.  Due i presunti casi di corruzione contestati dalla Procura. Il primo è di avere favorito il proprietario di una farmacia a Tremestieri Etneo impegnandosi nell’impedire l’apertura a un suo concorrente.

In cambio avrebbe ottenuto l’appoggio elettorale per la candidata alle europee che lui sosteneva nel 2019 per il Pd, Caterina Chinnici, poi eletta e ora in Forza Italia, totalmente estranea all’inchiesta. Il secondo caso riguarda due carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria della Procura, uno in servizio e l’altro in aspettativa, che avrebbero fornito notizie su eventuali indagini nei suoi confronti e bonificato da eventuali cimici la sede della sua segreteria che era in uso anche della sua compagna, la deputata nazionale della Lega Valeria Sudano, all’epoca dei fatti senatrice, e che ha fatto nascere dei contenziosi per l’utilizzo delle intercettazioni in quei locali di cui si è occupata anche la giunta delle Immunità parlamentari di Palazzo Madama.

“Un sincero ringraziamento all’avvocato Carmelo Peluso – ha detto Sammartino – che da sempre segue con grande attenzione le mie vicende e al professore Vittorio Manes per l’ulteriore contributo di esperienza e professionalità fornito al mio collegio di difesa. Affronterò con serenità tutte le fasi successive all’odierna decisione ribadendo la mia totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati e rinnovo la mia fiducia nei confronti della magistratura”.

 

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