Connect with us

Cronaca

Catania, in gravi condizioni turista polacco rimasto ferito durante una rapina

Il 35enne, ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Garibaldi, sarebbe stato rapinato del cellulare da un extracomunitario,indagini

Pubblicato

il

E’ ricoverato in gravi condizioni all’ospedale “Garibaldi” di Catania il turista polacco di 35 anni rimasto gravemente ferito, venerdì sera, in Piazza Stesicoro, nel centro storico del capoluogo etneo, durante una rapina: non è chiaro se il colpo è andato a segno oppure il malvivente è fuggito a mani vuote. Secondo una prima ricostruzione sarebbe stato aggredito da un extracomunitario che gli avrebbe sottratto  il cellulare facendolo cadere per terra,dopo averlo colpito ripetutamente. La vittima ha sbattuto violentemente la testa a terra; è stato un residente della zona  a chiamare un’ambulanza. I sanitari del 118 dopo avere soccorso il turista lo hanno portato al nosocomio etneo per le cure del caso.

La vittima avrebbe riportato un esteso trauma cranico. A tal proposito i medici l’hanno sottoposto ad un delicato intervento chirurgico alla testa per ridurre l’ematoma. Sul posto, dopo l’allarme lanciato da residenti, sono intervenuti agenti della Squadra Mobile di Catania, i quali hanno avviato le indagini: si setaccia la zona alla ricerca di telecamere di video sorveglianza che abbiano registrato immagini da cui ricavare elementi utili alla ricerca dell’autore della rapina. Il turista è ricoverato con la prognosi riservata nel reparto di rianimazione al Garibaldi.

Cronaca

Riposto, carabinieri trovano 5 kg di cocaina dentro attività commerciale, due arresti

La droga immessa sul mercato avrebbe garantito introiti per circa 400 mila euro

Pubblicato

il

Detenzione ai fini di spaccio di droga. Per questo sono stati arrestati dai carabinieri di Giarre un 50enne giarrese ed un 34enne di Acireale. I militari dell’Arma, impegnati in un servizio di controllo del territorio, hanno notato attorno alle 17 di ieri un’autovettura di grossa cilindrata lasciata in moto, senza nessuno a bordo, nel piazzale di una rivendita di bombole di gas a Riposto.

Insospettiti hanno effettuato un controllo nella zona, fino a giungere all’interno di un casotto adibito ad ufficio. All’arrivo dei militari il proprietario (il 50enne) è fuoriuscito dal retrobottega, seguito dal 34enne, proprietario del veicolo. I due si sono subito mostrati nervosi e questo atteggiamento ha ancor di più insospettito i carabinieri, i quali hanno deciso di ispezionare la stanza sul retro. Quella che apparentemente sembrava un semplice deposito nascondeva ben altro: tra una bicicletta, un lenzuolo e un secchio, sono stati rinvenuti ben 9 sacchetti pieni di cocaina, del peso di quasi 2 kg.

A quel punto la pattuglia ha chiesto rinforzi e, assieme ai colleghi giunti in supporto, ha perquisito tutto l’edificio fino a quando, nell’osservare l’insegna dell’attività commerciale, un militare  si è accorto che aveva delle viti allentate e, perciò, ha deciso di esaminarla con attenzione. L’intuizione si è rivelata corretta perché infatti, all’interno, i carabinieri hanno scovato altre 5 buste di cocaina, per oltre 3,5 kg di droga.  I due complici sono stati arrestati. La droga, che immessa sul mercato avrebbe garantito introiti per circa 400 mila euro, è stata sequestrata.

 

Continua a leggere

Cronaca

Adrano, ai domiciliari la donna che ha aggredito la pediatra dell’ospedale di Biancavilla

Alla 26 enne applicato anche il braccialetto elettronico

Pubblicato

il

Sabato scorso, a seguito di chiamata pervenuta al 112 Numero Unico di Emergenza, i Carabinieri della Stazione di Biancavilla sono intervenuti presso il locale Pronto Soccorso, dove era in corso un’aggressione ai danni del personale sanitario in servizio. In particolare, era stata segnalata la presenza di una donna che, riuscita ad accedere al reparto di pediatria, si stava accanendocontro una dottoressa di turno, minacciandola,offendendola.

E proprio in quei concitati momenti, neanche l’intervento di un vigilantes e di un infermiere, immediatamente adoperatisi per soccorrere e portare al sicuro il medico, era riuscito a calmare la signora;quest’ultima, appunto, non soddisfatta, aveva seguito i tre operatori fino al pronto soccorso, dapprima lanciandogli contro tutto ciò che le era capitato sotto mano, per poi colpire con un vaso di vetro l’addetto alla sicurezza e schiaffeggiare la pediatra.

Solo l’arrivo della pattuglia, accorsa in una manciata di minuti, aveva finalmente scongiurato conseguenze ben peggiori; i militari dell’Arma infatti, erano riusciti a calmare gli animi dell’esagitata, una 26enne di Adrano, consentendo così ai medici di prestare le prime cure ai malcapitati.

I Carabinieri, bloccato e messo in sicurezza la donna,hanno quindi iniziato ad ascoltare i testimoni per ricostruire la vicenda e comprendere il motivo di quell’aggressione. In tal modo le indagini hannopermesso di appurare che la giovane, madre di due figli, aveva da poco ricevuto una notifica con la quale le era stato comunicato l’avvio di accertamenti per la verifica della sua idoneità genitoriale. Convinta che tali controlli fossero scaturiti all’esito di una visita medica eseguita dalla pediatra a favore dei suoi figli, la 26enne aveva, dunque, messo in atto la propria ritorsione, raggiungendo la professionista sul posto di lavoro, dove l’aveva minacciata e percossa, coinvolgendo altresì nella sua ira tutti coloro che erano intervenuti a supporto del medico.

La 26enne è stata arrestata sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, per lesioni personali a P.U. a personale sanitario e danneggiamento, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento, sottoposta agli arresti domiciliari con controllo tramite dispositivo elettronico.

Continua a leggere

Trending