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Eventi

Paternò. Dal 17 al 22 maggio “Festa della Biodiversità”

L’evento è organizzato dal Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto. Coinvolte scuole, associazioni e cittadini

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L’evento, programmato nell’ambito del progetto ReCapSimeto, sostenuto da Fondazione CON IL SUD, nasce per riqualificare le aree verdi antistanti all’Ex Macello di Paternò, sito in Via Fonte Maimonide 119. Le aiuole della zona versano in uno stato di abbandono, colme di cumuli di rifiuti e erbacce. I soci del Presidio e le associazioni coinvolte hanno lo scopo di rendere bellissime e ricche di verde le aiuole, ma per farlo vogliono coinvolgere, con un nutrito programma, anche gli abitanti della zona e della cittadina di Paternò. Il programma si articola in tre giornate. Mercoledì 17 maggio verrà fatta la pulizia collettiva delle aiuole, domenica 21 maggio ci sarà la piantumazione dei fiori e la visita alla Fontana Grande e le Salinelle, usufruendo di un mini tour gratuito e lunedì 22 maggio ancora attività di piantumazione con le scuole del territorio.

“Abbiamo deciso di organizzare la “Festa della Biodiversità” – dichiara Medea Ferrigno coordinatrice di ReCap (Reti Capacitanti) – coinvolgendo tutta la rete del Presidio Partecipativo, ed in particolare le associazioni e i residenti di Paternò, come un atto di cura dello spazio antistante l’ex macello. Da qualche settimana una parte dell’edificio è infatti diventata la sede del Presidio grazie ad un accordo con il Comune nell’ambito del progetto “ReCap Simeto” sostenuto da Fondazione CON IL SUD. Saranno giornate intense in cui confidiamo nella partecipazione attiva della cittadinanza al fine di ridare vita ad uno spazio quasi abbandonato che è invece un’area di particolare interesse sia storico che naturalistico”.

La manifestazione è un trampolino di lancio per la realizzazione futura di un progetto di cittadinanza attiva che vuole promuovere la cura del territorio da parte di tutti i cittadini. Le tre giornate sono patrocinate dal Comune di Paternò e organizzate dal Presidio con la collaborazione delle associazioni ViviSimeto, Cultura&’Progresso, Mamme in Comune, PlasticFree, Leo Club Paternò, Agesci Paternò, M.A.S.C.I., Federazione Italiana Pronto Soccorso Neuropsicologico, Anpas, Scout d’Europa, Chiosco “Le Salinelle” di Rosselli. Obiettivo della Festa della Biodiversità è rendere partecipi e responsabili tutti i cittadini, per restituire alla collettività la bellezza del luogo prendendosene cura, valorizzandolo e di conseguenza impegnandosi per la sua tutela.

Cultura

Storia dell’aviazione del Sud

Sicilia e Calabria protagoniste di un viaggio senza confini

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L’opera “Storia dell’aviazione nella Sicilia orientale e in Calabria (storia, uomini e territorio)” di Fabrizio Egizi continua a volare alto, conquistando un pubblico sempre più vasto e approdando, lo scorso 16 novembre, al Malta Aviation Museum per il suo debutto internazionale.

Dopo aver ricevuto il prestigioso Premio CIVITAS Europa 2024 – sezione editoria, libri e stampa – a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) e aver toccato le città di Paternò, Catania, Reggio Calabria e Messina con presentazioni coinvolgenti, l’opera ha trovato in Malta un palcoscenico unico. Grazie al supporto di Ray Polidano, direttore del museo maltese, e Nicholas Grech, comandante del Malta Air Wing delle Forze Armate di Malta, l’evento ha offerto una cornice straordinaria: alle spalle dell’autore campeggiavano un Supermarine Spitfire e un Hawker Hurricane, simboli iconici della Seconda guerra mondiale.

Una narrazione che lega storia e territorio

Durante l’evento, il Console italiano a Malta, Andrea Varischetti, ha sottolineato l’importanza della dimensione internazionale dell’opera, frutto di una fitta rete di collaborazioni tra musei siciliani come il Museo Storico dello Sbarco in Sicilia – 1943 di Catania e il Museo della Memoria Sicilia 1943 di Modica, oltre a enti di grande rilievo come il Centro Universitario di Studi sui Trasporti (CUST) dell’Università di Messina e numerosi aeroclub e associazioni culturali. Il risultato è una narrazione che celebra il ruolo pionieristico della Sicilia e della Calabria nella storia dell’aviazione italiana e mondiale.

L’autore, Fabrizio Egizi, ha riportato alla luce episodi e personaggi spesso dimenticati, come Giovanni Lavaggi di Augusta, pilota della Regia Aeronautica negli anni ’30, Dante Curcio di Catania, ingegnere militare durante il conflitto mondiale, e Giuseppe Gabrielli di Caltanissetta, geniale progettista aeronautico. Un altro nome, Vincenzo Raschella’ di Caulonia, emerge come uno dei precursori italiani del volo, attivo già alla fine dell’Ottocento, ben vent’anni prima dei fratelli Wright.

Un patrimonio culturale da preservare

La presentazione ha offerto al pubblico immagini inedite e storie affascinanti, come quella di Antonino Guglielmino, “militare sui generis” ritratto accanto a un bombardiere inglese abbattuto su Gerbini nel gennaio del 1943. Questi scatti, rimasti nascosti per decenni, arricchiscono ora la conoscenza delle operazioni aeree degli Alleati sulla Sicilia.

La qualità delle immagini e delle informazioni storiche, curata da Giuseppe Barbagiovanni, membro di SiciliAntica, ha reso l’evento un appuntamento di altissimo livello. La collaborazione tra istituzioni pubbliche e private dimostra l’enorme potenziale di valorizzazione culturale e turistica del patrimonio aeronautico siciliano, come dimostra l’idroscalo di Augusta, che meriterebbe un rilancio come sito UNESCO, nel rispetto della legge regionale del 2018.

Prospettive future

Il successo maltese è solo l’inizio. Fabrizio Egizi punta ora a portare il progetto in Egitto, presso l’Egyptian Air Force Museum di Almaza, luogo in cui si trova una stele commemorativa dedicata a un equipaggio della Regia Aeronautica. Tra loro, il pilota Giovanni Lavaggi, la cui memoria continua a unire idealmente il Mediterraneo in un unico grande cielo.

In Sicilia, nuove presentazioni sono già in programma, segno che la storia dell’aviazione del Sud non è solo un racconto del passato, ma una fonte di ispirazione per il futuro.

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Cultura

Paternò, XIII Edizione del Premio S. Caterina

Arte, cultura e rinascita

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A Paternò, il 25 novembre si è rinnovato un appuntamento che unisce tradizione, cultura e riflessione: il Premio Santa Caterina d’Alessandria. Istituito dall’associazione Città Viva, nella sua tredicesima edizione, coincide ogni anno con la Giornata contro la violenza di genere.

Nel cuore della Paternò antica, la storica chiesa di Santa Caterina ha accolto l’evento, risplendendo di nuova luce. Un tempo destinata al declino, questa gemma architettonica è stata restaurata con amore e dedizione dai confrati e dal governatore Gaetano Campisano, trasformandosi in un santuario di arte e conoscenza. Quest’anno, il prestigioso traguardo del 450° anniversario della confraternita è stato segnato da un momento simbolico: l’accensione del nuovo e maestoso lampadario centrale, un gesto che ha illuminato non solo lo spazio fisico, ma anche lo spirito della comunità.

La serata, sapientemente condotta da Grazia Scavo, è stata un viaggio tra emozioni e sorprese. Il tema, “I percorsi dell’Arte”, affrontato dallo storico Alfio Nicotra, ha offerto una riflessione profonda sulla figura dell’artista donna, troppo spesso vittima di pregiudizi e ostacoli in un mondo dominato dagli uomini. L’intervento ha trovato un’eco potente nelle opere di Carmen Arena, i cui colori vibranti e le rappresentazioni dinamiche del mare hanno evocato sentimenti di forza e libertà.

A toccare il cuore del pubblico è stato anche il giovane talento siciliano Alfio Russo. Appena rientrato dal Festival in Danimarca, dopo il successo a Tu Sì Que Vales, Russo ha incantato i presenti con la magia del suo sax, eseguendo “Grande Amore” in un crescendo di emozioni che ha culminato in una standing ovation. La sua musica ha portato un messaggio di pace e speranza, lasciando il pubblico senza fiato.

Il momento più atteso della serata è stato la consegna del Premio Santa Caterina d’Alessandria alla sovrintendente Rosalba Panvini, figura di straordinario spessore professionale e umano. Con oltre trent’anni di carriera nell’amministrazione regionale e alla guida di importanti soprintendenze siciliane, Panvini è stata premiata non solo per le sue competenze, ma anche per la sua innata umanità e bellezza interiore. Durante il discorso, ha dedicato il premio alle sue figlie, commuovendo profondamente i presenti. L’opera d’arte consegnatale, creata dal maestro Barbaro Messina, è stata il simbolo di questo meritato riconoscimento.

Un ulteriore momento di grande intensità è stato il premio alla memoria dedicato a Nino Tomasello, figura indimenticabile per la comunità paternese. Descritto come “maestro e padre della banca della memoria”, Tomasello ha vissuto con curiosità e passione, costruendo un ponte tra passato e futuro per preservare l’identità culturale della città. A ricevere il premio è stato il figlio Stefano, circondato da amici e collaboratori che hanno ricordato l’eredità spirituale e culturale lasciata da questo straordinario uomo.

Il Premio Santa Caterina d’Alessandria non è solo un evento, ma un faro che illumina il valore della memoria, dell’arte e della comunità, ispirando Paternò a guardare al futuro con speranza e orgoglio.

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