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Belpasso: Caputo- Licandrì- Piana- Rossetti, quattro i candidati a sindaco

Sono 23.679 i cittadini belpassesi chiamati a scegliere il sindaco e a rinnovare il consiglio comunale.

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Foto *Etnanews24.it*

Il  comune di Belpasso è uno dei 19 enti comunali della provincia etnea (Catania, Aci Sant’Antonio, Acireale,  Biancavilla, Gravina di Catania, Mascalucia, Camporotondo Etneo, Castel di Iudica, Maletto, Mineo, Piedimonte Etneo, Riposto, San Cono, San Gregorio di Catania, Santa Venerina, Sant’Alfio, Valverde e Viagrande) in cui oggi e domani si vota per eleggere i  sindaci e rinnovare i consigli comunali.

A Belpasso sono quattro  i candidati sindaci che si contendono la poltrona di primo cittadino, mentre complessivamente 17 le liste che li sostengono. Competizione quella del 2023 che vede sia il centro destra che il centro sinistra divisi, dando vita cosi  a coalizioni  impensabili all’inizio della campagna elettorale.  Sono due i candidati che arrivano dal centro destra: Carlo Caputo e Salvo Licandrì. Caputo riprova a riconquistare la poltrona di primo cittadino,  essendo stato sindaco dal 2013 al 2018;  dalla sua parte sette liste: 2 partiti politici  (Fratelli d’Italia e Democrazia Cristiana)  e 5 civiche :ossia  Insieme per Belpasso, Fenice, Scelgo Belpasso, Andiamo avanti, Belpasso più.  Carlo Caputo ha designato come assessori il deputato regionale Giuseppe Zitelli, Anna Spampinato e  Giovanni Bandieramonte.

L’altro candidato che arriva dal centro destra è Salvo Licandrì, ex presidente del consiglio comunale. Licandrì ha al suo interno esponenti della Lega, forzisti, DEM e elementi che fanno riferimento a Cateno De Luca. L’ex presidente del consiglio  ha il sostegno di 8 liste:   Prima L’Italia,  Forza Italia, Salvo Licandrì sindaco,  Il Quadrifoglio,  Democratici Belpasso,  Attiviamo Belpasso, Sud Chiama Nord, Forza Belpasso.  Gli assessori designati sono il consigliere comunale uscente Santi Borzì, Paolo Orlando e Giovanna Ragusa.

Gli altri due candidati sindaci arrivano dal centro sinistra:  si tratta di Giuseppe Lucio Piana  e Danilo Rossetti. Piana è sostenuto  da una son lista : Prospettiva Comune, Gli assessori designati sono Giovanni Chisari, Noemi Manno e  Massino Vallone.

L’altro candidato è Danilo Rossetti sostenuto dalla sola lista del Movimento 5 Stelle.  Rossetti ha designato come assessori Concetta Polizzi,  Alessandro Platania e Domenica Sanfilippo.

L’elettore può esprimere una o due preferenze nella stessa lista, ma di genere diverso: una femminile e una maschile. Il voto espresso per una lista si estende al candidato sindaco a essa collegato e non viceversa: il cosiddetto “effetto trascinamento”. Prevista anche la possibilità del “voto disgiunto”, che rende libero l’elettore di votare separatamente per un candidato sindaco e per una lista a questo non collegata.

A Belpasso sono 23.679 i cittadini aventi diritto al voto suddivisi in 21 sezioni. Nel 2018 andò al voto solo il 61,95% degli aventi diritto.

 

NOTIZIA IN CONTINUO AGGIORNAMENTO CON LE AFFLUENZE ALLE URNE 

– domenica 28 MAGGIO 2023

ore 12,00: 3.571 votanti (15,08%). Confronto con il 2018: -1,43%

ore 19,30: 9.290 votanti (39,23%). Confronto con il 2018: -3,21%

ore 23,00: 11.946 votanti (50,45%). Confronto con il 2018: -11,50%

Cultura

Paternò, appuntamento con la storia: “25 maggio 1965, un giorno da ricordare”

Alla vigilia della festa della Madonna della Consolazione, nel maggio di quell’anno, il Comm. Michelangelo Virgillito partecipò all’inaugurazione di importanti opere in città da lui finanziate

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Il 25 maggio di 60 anni fa fu  un momento di grande gioia per tutta la popolazione di Paternò, che visse con emozione la presenza del Comm. Michelangelo Virgillito per le innumerevole iniziative di carità svolte in città.  In particolare, alla vigilia della festa della Madonna della Consolazione, nel maggio di quell’anno, Virgillito partecipò all’inaugurazione di importanti opere da lui finanziate.

In quella occasione fu posta la prima pietra per la costruzione del circolo ricreativo per sordomuti, ciechi e artigiani in piazza Umberto, che in seguito divenne anche la sede della Polisportiva Paternò.

Lo stesso giorno, presenziò alla consacrazione della Chiesa di San Michele. Il commendatore nutriva una profonda stima per il parroco, padre Giuseppe Urso, apprezzandone l’onestà, l’oculatezza, e le doti organizzative e amministrative.

Fu proprio in quell’occasione che gli manifestò la volontà di istituire in città una “banca del povero”.  Padre Urso, sacerdote rigoroso sia con sé stesso che con i suoi parrocchiani, pur riconoscendo il valore dell’iniziativa, declinò l’invito a guidarla. Sebbene fosse solito chiedere donazioni per la parrocchia, non si sentiva adatto al ruolo di presidente di una banca: si considerava, prima di tutto, un uomo di chiesa.

La sera del 25 maggio 1965, dopo la consacrazione della chiesa, nell’aula consiliare di piazza della Regione, si tenne una cerimonia solenne alla presenza delle più alte autorità provinciali. In quell’occasione, il sindaco di Paternò, il prof. dott. Giuseppe Benfatto, consegnò a Michelangelo Virgillito, a nome dell’intera città, un’artistica chiave d’oro — disegnata da Bardamino Carmeni e realizzata dal prof. Vincenzo Strano — insieme a una pergamena decorata dal prof. Gaetano Palumbo, che attestava la gratitudine della comunità verso colui che aveva offerto costantemente segni concreti del suo affetto per la città.

Al termine della cerimonia, visibilmente commosso, Virgillito si rivolse alle autorità e ai cittadini leggendo una lettera aperta, diffusa in seguito in tutta Paternò, nella quale approfittò per togliersi anche qualche “sassolino dalle scarpe”.

Pochi giorni dopo, furono inaugurate altre due importanti opere: la Casa della Carità, dedicata a mamma Provvidenza, e la Casa del Fanciullo, dedicata a papà Domenico.

Come riportarono i giornali dell’epoca, il 27 maggio 1965 fu la nobildonna Nuccia Guido Torrisi, moglie del vicesindaco Antonio Torrisi, a tagliare il nastro inaugurale della Casa del Fanciullo. Tra i primi alunni a frequentare la scuola elementare annessa vi fu il figlio della coppia, Salvo Torrisi, stimato avvocato e futuro senatore della Repubblica.

 

 

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Fiumefreddo di Sicilia: interventi non a norma sulla spiaggia, sanzioni

Controlli dei Carabinieri e della Capitaneria di Porto sul litorale di Marina di Cottone a tutela delle aree demaniali marittime

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Nella mattinata di oggi, i Carabinieri della Stazione di Fiumefreddo di Sicilia hanno svolto un servizio di pattugliamento lungo il litorale di Marina di Cottone, nell’ambito delle attività di vigilanza sul rispetto delle normative che regolano l’uso del demanio marittimo. Si tratta di beni pubblici come spiagge e litorali, destinati alla fruizione collettiva e inalienabili per legge.

Durante il servizio, i militari hanno notato un mezzo meccanico che operava presso uno stabilimento balneare molto conosciuto. Per prevenire eventuali abusi o irregolarità, hanno deciso di controllare le modalità di intervento sull’area. Dopo aver identificato il conducente, un 30enne del posto, e aver verificato il modello del mezzo utilizzato, hanno coinvolto anche la Capitaneria di Porto di Riposto.

Le verifiche hanno mostrato che, sebbene l’intervento di ripianamento dell’arenile fosse formalmente autorizzato, il mezzo impiegato non corrispondeva a quello autorizzato dal Dipartimento Ambiente di Catania. In pratica, l’attrezzatura usata non era quella prevista dalla concessione.

Per questa irregolarità, la responsabile dell’intervento, una donna di 70 anni di Fiumefreddo di Sicilia, è stata sanzionata con una multa di 1.032 euro. La collaborazione tra Carabinieri e Capitaneria di Porto dimostra quanto sia importante mantenere alta l’attenzione sulla tutela del territorio e delle aree demaniali marittime, per garantire che siano rispettate le norme ambientali e che tutti possano godere in sicurezza delle spiagge.

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