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Cronaca

Calcio Eccellenza, il Paternò vince ancora e sale al secondo posto in classifica

Al Falcone- Borsellino la squadra rossazzurra ha superato con un goal di Asero FC Misterbianco, padroni di casa che hanno sprecato diverse occasioni da rete

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Terza vittoria consecutiva del Paternò in campionato. Al Falcone- Borsellino la squadra rossazzurra ha superato, in un derby particolarmente sentito  con un goal di Asero, FC Misterbianco, team in cui militano alcuni ex giocatori del Paternò. Padroni di casa che vincono con sofferenza, sprecando diverse occasioni da rete. Il Misterbianco ha provato fino all’ultimo a raddrizzare la gara ma la difesa del Paternò ha avuto la meglio sugli avanti degli ospiti. Finale di gara convulso e pieno di tensione: subito dopo la fine della partita si registra una scaramuccia tra i giocatori delle due squadre; a farne le spese Sangarè e Maesano con l’arbitro, insufficiente la sua direzione di gara, che ha sventolato sotto il naso il cartellino rosso ad entrambi gli atleti. In tribuna si è rivisto il presidente del Paternò Ivan Mazzamuto, segnale che il malessere manifestato qualche settimana addietro dal Presidente che aveva preso una pausa di riflessione, sembra che è stato ampiamente superato. La cronaca.

Parte bene il Paternò che cinge d’assedio la difesa ospite. Ne sono una testimonianza i  6 calci d’angolo consecutivi battuti nei primi 5 minuti di gioco. Al 9’ il Paternò passa con una spettacolare esecuzione di Asero: Maimone cerca Micoli, la difesa ospite allontana in modo poco ortodossa con la palla che arriva all’esterno paternese che lascia partire un tiro che si insacca alla sinistra di Caruso. All’11 ospiti pericolosi: angolo di Sinatra diretto sul secondo palo, testa di D’Arrigo che rimette la sfera sul palo opposto della porta difesa da Romano. Sulla palla arriva Travaglio da buona posizione che spedisce fuori di poco. Replica del Paternò con Maimone il cui bolide dalla sinistra è respinto dal portiere. Al 19’ ancora Asero tenta la botta al volo ma Caruso para. Al 22’ Daniele Scapellato mette i brividi ai tifosi del Paternò con una conclusione ravvicinata da dentro l’area di rigore che esalta i riflessi di Romano, bravo a deviare in angolo. Al 32’ cross di Asero dalla sinistra per Micoli, ma Caruso legge bene la traiettoria è para.

Nella ripresa il Paternò prova a chiudere la gara. Al 16’ Greco sulla destra crossa al centro ma la sfera colpisce la parte esterna della traversa. Al 30’ miracolo di Romano che devia sulla traversa un tiro ravvicinato di Spinale. Al 35’ episodio che farà discutere. L’arbitro annulla il goal del raddoppio ad Asero per un presunto fuorigioco, apparso ai più inesistente. Al 39’ Paternò vicino al raddoppio: Micoli posizionato sulla destra calcia a botta sicura ma centra il palo alla destra di Caruso ormai battuto. Allo scadere del tempo gli ospiti tentano il tutto per tutto: al 52’ punizione dalla sinistra di Sinatra con Romano che para, sventando così la minaccia.

Cronaca

Paternò, rinvenuto ordigno bellico in via Nazario Sauro

Sul posto i Carabinieri che presidieranno la zona fino all’arrivo degli artificieri

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Un ordigno bellico è stato rinvenuto questa mattina in un terreno incolto di  via Nazario Sauro a Paternò, da parte di un cittadino che ha subito segnalato tale presenza ai Carabinieri della locale Compagnia. Secondo le prime informazioni sembrerebbe trattarsi di una munizione da mortaio risalente alla seconda guerra mondiale. Sul posto sono attesi gli artificieri che dovranno poi rendere inattiva la munizione. Fino al loro arrivo saranno i Carabinieri a presidiare giorno e notte l’area.

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Cronaca

Biancavilla, in manette 51enne accusato di maltrattamenti in famiglia e oltraggio

L’uomo, in stato di alterazione psico-fisica, avrebbe iniziato a inveire contro la moglie e le avrebbe versato del detersivo per i piatti sui capelli, inoltre avrebbe minacciato di ucciderla, lanciandole contro un coltello ma non l’ha colpita

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A Biancavilla i carabinieri della locale stazione hanno arrestato un uomo di 51 anni per maltrattamenti in famiglia, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. In particolare i militari, nei giorni scorsi, sono intervenuti in un appartamento di una abitazione ubicata in periferia, dove una donna aveva allertato il 112 per chiedere aiuto alla forze dell’ordine, esasperata in seguito all’ultimo episodio di violenza subìto dal marito.

Quando la pattuglia è arrivata nella casa ha dapprima tranquillizzato la donna che, spaventata, era scesa in strada ad attendere i soccorsi e, poi, i militari sono saliti al piano superiore, facendo accesso nell’appartamento dal quale si udiva l’uomo inveire violentemente contro i familiari.  In casa i carabinieri hanno trovato inequivocabili tracce di violenza: mobili e porte rotte e sul pavimento soprammobili in frantumi e cocci di vetro, oltre ad un libro che era stato dato alle fiamme nella cucina. Il 51enne ha cominciato ad avanzare minacciosamente contro i militari dell’Arma, insultandoli in cerca di uno scontro, ma quest’ultimi, che avevano ben intuito le sue condizioni di alterazione psicofisica a causa dell’abuso di alcolici, non cedendo alle provocazioni, l’hanno  ricondotto alla calma.

Successivamente i carabinieri hanno avviato i necessari accertamenti per comprendere esattamente la dinamica dei fatti e hanno scoperto, ascoltando le dichiarazioni della vittima, che il 51 enne, in stato di alterazione psico-fisica, avrebbe iniziato a inveire contro la propria moglie per futili motivi e le avrebbe versato del detersivo per i piatti sui capelli, spargendolo anche per tutta la cucina. Con pazienza la donna si era lavata, subendolo in silenzio,  ma al suo ritorno in cucina, il marito avrebbe minacciato di ucciderla, lanciandole  un coltello da cucina all’altezza del viso, ma non l’ha colpita solo grazie alla prontezza di riflessi della donna.  A quel punto una figlia della coppia è intervenuta in difesa della madre, ma sarebbe stata minacciata anche lei. Le due donne sono riuscite a scappare di casa e chiedere aiuto.

Quando i carabinieri hanno raccolto la querela sono venuti a conoscenza del fatto che il 51enne non sarebbe nuovo a tali atteggiamenti aggressivi nei confronti di tutto il nucleo familiare e nel 2016 era già stato denunciato dalla donna che, assieme ai figli, si era  trasferita presso una comunità protetta. Tuttavia il 51enne era riuscito a convincere la moglie a tornare a vivere con lui; la donna, regolarmente impiegata, avrebbe dato al consorte il proprio stipendio, ma il 51enne lo avrebbe utilizzato per giocare alle  slot machine. Con la continua minaccia di recarsi presso il luogo di lavoro della donna si sarebbe fatto consegnare da quest’ultima il bancomat e lo avrebbe adoperato per giocare alle “macchinette”. L’uomo si trova rinchiuso nel carcere catanese di Piazza Lanza.

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