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Cronaca

Bronte, per il sindaco Firrarello la metropolitana deve arrivare a Bronte

Secondo il primo cittadino brontese il tratto Adrano-Bronte sarà in superfice e meno costoso da realizzare

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“La metropolitana non può fermarsi a Paternò o fino ad Adrano, dobbiamo farla arrivare a Bronte e a Randazzo”. A dirlo è il sindaco di Bronte, Pino Firrarello che si  rivolge al Ministero dei Trasporti, forte delle sensazioni positive ricevute in occasione dell’inizio dei lavori del tratto Piano Tavola- Paternò, dove il ministro Matteo Salvini, nel suo intervento, non ha escluso la possibilità che si chiudesse l’anello ferroviario attorno l’Etna. “Considero la realizzazione della metropolitana, almeno fino a Randazzo, l’infrastruttura che più di tutte è in grado di migliorare la qualità della vita dei residenti e le potenzialità del territorio. Fino a qualche anno fa vedevo la Fce soltanto come il trenino della tradizione, guardato con affetto. I pendolari che da Bronte si spostavano fino a Catania, infatti, continuavano a scegliere l’auto. Con l’attuazione dei vari step di sviluppo che la Circumetnea ha registrato, mi sono reso conto che è un vettore di trasporto importante”.

Firrarello ha specificato che i comuni che in futuro saranno raggiunti da un servizio di metropolitana veloce dovrebbero ottenere notevoli benefici perché potranno comodamente in treno raggiungere l’aeroporto di Catania o il Porto.  “Una ferrovia veloce darà un contributo sostanziale alla sostenibilità del traffico, favorirà il processo di disurbanizzazione migliorando la qualità della vita con la creazione di nuove infrastrutture e di luoghi più vivibili. Valorizzerà l’intero comprensorio etneo, insomma, creando nuove opportunità di sviluppo economico e contribuendo al potenziamento e alla competitività dei settori trainanti dell’economia locale. Verrà valorizzato anche il patrimonio naturale e culturale – aggiunge – favorendo così i flussi turistici, senza considerare il contributo significativo al miglioramento della qualità dell’ambiente” dice Firrarello, il quale sostiene che non ci sarebbero difficoltà nel trovare risorse economiche.

“ Il tratto Adrano-Bronte, che sarà in superfice per esempio, è il più semplice da realizzare e quindi il meno costoso. Ci sono poi delle norme che consentono al Ministero di investire in questa direzione. Per una di queste contribuì con un emendamento decenni fa l’on. Vito Bonsignore, ai tempi sottosegretario al Bilancio. Il fatto poi che la gestione della Fce è rimasta ministeriale è una garanzia. Ci ha provato in passato qualcuno a farla diventare una ferrovia regionale, ma la  Circum è rimasta sotto la gestione del Governo centrale. E così i direttori ed i commissari che in questi anni si sono succeduti sono stati di sicuro valore e spessore”.

Cronaca

Fiumefreddo di Sicilia, incidente sulla A18 coinvolte tre auto e due persone ferite

I due occupanti di una delle due autovetture incidentate, di nazionalità straniera, sono stati medicati dai sanitari del 118 e trasportati in elisoccorso all’ospedale Cannizzaro

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E’ di due persone ferite, una in maniera grave, il bilancio di un incidente stradale avvenuto nel pomeriggio di oggi lungo l’A18 (Catania- Messina) poco dopo lo svincolo di Fiumefreddo di Sicilia, in direzione Messina. Tre i veicoli coinvolti: due auto e un mezzo pesante.

Ad intervenire la squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Riposto.  L’incidente ha riguardato una vettura che procedeva in direzione Messina, che dopo aver perso il controllo è entrata in collisione con un camion sopraggiunto in quel momento.

I due occupanti dell’autovettura, di nazionalità straniera, sono stati medicati dai sanitari del Servizio 118 e successivamente trasportati in elisoccorso al Cannizzaro.  I vigili del fuoco intervenuti hanno provveduto a mettere in sicurezza i mezzi coinvolti. Sul posto per i i rilievi del caso la Polstrada di Giardini Naxos.  Un tratto di autostrada è stato chiuso al traffico per diverse ore. Sull’autostrada  si è formata una coda di circa 5 chilometri.

 

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Cronaca

Catania, avrebbe rifornito di droga i clienti attraverso porta blindata, arrestato 23enne

Il giovane sarebbe stato sorpreso avente in mano una busta con due contenitori di plastica contenenti, complessivamente, 64 dosi di cocaina e 31 di marijuana, mentre nelle tasche del giubbotto la somma di 525 euro, probabile provento attività di spaccio

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A Catania i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Catania Fontanarossa hanno bloccato un  sito allestito per lo spaccio di cocaina e di marijuana all’interno di un condominio di viale Grimaldi, nel quartiere Librino, arrestando per “detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, un 23enne catanese già gravato da analoghi precedenti di polizia.  L’intervento delle  forze dell’ordine si è basato su  due tempi di azioni, dapprima un’attenta attività investigativa che ha consentito ai militari di venire a conoscenza delle modalità di spaccio all’interno della palazzina.

La seconda, a causa delle complessità in cui sarebbero dovuti andare ad intervenire i militari,   si è basata su l’osservazione in modalità discreta e a distanza, ben mimetizzati tra la gente del quartiere, al fine di accertare se vi fossero installati sistemi di videosorveglianza o presenze di eventuali vedette.  Dopo un prolungato ed impegnativo periodo di analisi, i carabinieri hanno, quindi, riscontrato l’effettivo via vai della “clientela”, che si avvicendava all’interno di quel palazzo per qualche minuto, giusto il tempo di pagare e quindi ricevere la dose per poi andare via.  Inoltre, in un momento propizio, hanno effettuato un sopralluogo, scoprendo che il luogo della vendita era proprio l’ingresso delle scale condominiali, protetto da un portone in ferro chiuso e con una piccola feritoia.  Questa situazione ha spinto i residenti del condominio ad assistere alla compravendita di droga nonché ad attendere il suo assenso per entrare ed uscire dal palazzo.  Predisposto il dispositivo con due squadre d’intervento, la prima posizionata in modo da bloccare ogni possibile tentativo di fuga dei malviventi dall’edificio, mentre l’altra, approfittando della fortuita apertura del portone da parte di un condomino che stava rincasando, ha sfruttato l’occasione per fare irruzione all’interno dell’androne del palazzo, sorprendendo lo spacciatore con in mano una busta della sua “mercanzia”.

Subito bloccato e messo in sicurezza, è stato perquisito trovando all’interno della busta due contenitori di plastica contenenti, complessivamente, 64 dosi di cocaina e 31 di marijuana, mentre nelle tasche del giubbotto la somma di 525,00 euro, probabile  provento della sua illecita attività, nonché un block-notes con annotazione delle movimentazioni relative, probabilmente, alla compravendita delle sostanze stupefacenti.  Il 23enne è stato arrestato e messo ai “domiciliari”.

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