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In Primo Piano

S.M. Di Licodia, 18enne dai domiciliari al carcere per furto d’acqua

Il ragazzo si trovava già ai domiciliari per ricettazione ed estorsione

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Nell’ambito del potenziamento dei servizi di controllo del territorio disposti dall’Arma di Catania sull’intera Provincia etnea, sia finalizzati alla prevenzione e alla repressione dell’illegalità diffusa, che alla verifica del rispetto delle prescrizioni imposte alle persone destinatarie di misure restrittive, i Carabinieri di Santa Maria di Licodia hanno arrestato per “furto aggravato” di acqua un 18enne pregiudicato del posto, sottoposto ai domiciliari presso la sua abitazione per i reati di ricettazione ed estorsione.

Nella circostanza i militari dell’Arma, dopo aver accertato l’effettiva presenza del giovane in casa, hanno scorto uno “strano” tubo che fuoriusciva dal tombino della condotta idrica, per raggiungere l’interno dell’appartamento.

Compreso cosa stesse accadendo, i Carabinieri hanno quindi deciso di chiedere l’ausilio di personale specializzato del Comune, appunto per verificare il motivo di quella strana tubazione. Sono quindi giunti sul posto i tecnici, che dopo aver aperto il tombino, hanno constatato che l’uomo stava utilizzando “gratis” acqua comunale, mediante l’istallazione di un “bypass” artigianale alla conduttura idrica pubblica.

L’ulteriore reato commesso, per un danno alle casse comunali ancora da quantificare, è stato subito segnalato all’Autorità Giudiziaria, che ha così disposto l’aggravamento della misura cautelare, con il conseguente trasferimento del 18enne presso il carcere catanese di Piazza Lanza.

In Primo Piano

Belpasso, sequestrata benzina contaminata da gasolio

Ad intervenire la Guardia di Finanza dopo una segnalazione da parte di un automobilista

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Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, nei giorni scorsi, hanno sequestrato nel comune di Belpasso (CT), 28.000 litri di benzina contaminata al 26% da gasolio, che avrebbe causato guasti meccanici agli automobilisti a seguito di rifornimento alla pompa. La vicenda trae origine da una segnalazione al numero di Pubblica Utilità “117”, avvenuta recentemente da parte di un cittadino rimasto in panne col proprio autoveicolo dopo il rifornimento di benzina.

Gli operatori 117, della centrale operativa della Guardia di finanza di Catania, ricevuta la notizia hanno allertato i militari della Compagnia di Paternò che hanno effettuato i primi riscontri sulla benzina oggetto di segnalazione, prelevando un campione del prodotto petrolifero da sottoporre ad analisi. L’esito delle analisi avrebbe fatto emergere che la benzina era stata contaminata con un’alta percentuale di gasolio, pari al 26%, quantificabile in 7.290 litri.

Il riscontro effettuato, secondo le prime evidenze investigative, avrebbe permesso di escludere una contaminazione involontaria del serbatoio benzina con carburante diesel. Infatti, presso il distributore, non sarebbero state rilevate differenze tra le giacenze fisiche e contabili nel serbatoio del gasolio che, in caso di deficienza, avrebbe potuto spiegare un travaso involontario ma, al contrario, sarebbe stata rilevata un’eccedenza dello stesso prodotto risultato mescolato alla benzina.

Per tali ragioni, il gestore dell’impianto è stato deferito alla locale Procura, per violazione dell’art. 515 del c.p. – “frode nell’esercizio del commercio”, sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, e sono stati sottoposti a sequestro penale due serbatoi contenenti 28.152 litri di benzina contaminata e le pompe di rifornimento collegate.

La Guardia di finanza si impegna, attraverso un’attenta azione di monitoraggio e controllo, a contrastare che prodotti petroliferi chimicamente alterati siano immessi nel mercato, determinando rischi per l’ambiente e per la sicurezza della circolazione stradale.

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Cronaca

Etna, conclusa attività stromboliana, lava in raffreddamento

Durante l’attività stromboliana l’aeroporto Fontanarossa è rimasto operativo

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ETNA. Cessata nelle scorse ore l’attività stromboliana al cratere di sud-est registratesi nella sera di ieri intorno alle ore 19 e che ha prodotto anche una colata lavica nella zona sommitale del vulcano. La lava è in raffreddamento. Il modello previsionale indicava che un eventuale nube eruttiva si sarebbe dispersa in direzione Est-Sud-Est.

Dal punto di vista sismico l’ampiezza del tremore vulcanico aveva mostrato i primi segnali intorno alle 14 raggiungendo alle 19 valori alti.  Il livello di allerta per il volo, il Vona, era salito ad arancione, ma durante l’intera fase eruttiva dell’Etna, l’aeroporto Fontanarossa è rimasto operativo

 

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