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S.M. Di Licodia, Francesco Rapisarda lascia la giunta Buttò

Alla base non una frattura politica bensì motivi personali

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Sono state protocollate oggi al Comune di Santa Maria di Licodia le dimissioni dal ruolo di assessore comunale da parte di Francesco Rapisarda, esponente locale di Fratelli d’Italia e vicino alla premier Giorgia Meloni. “È con estremo rammarico” si legge nella lettera protocollata oggi, “che mi trovo costretto a rassegnare le mie dimissioni dall’incarico di Assessore alla Polizia Municipale, Viabilità e Verde Pubblico. Tengo a precisare che tale decisione trae origine da motivazioni di natura esclusivamente personale: nel corso degli ultimi mesi è diventato per me sempre più problematico riuscire a conciliare impegni professionali e privati con un’azione amministrativa”.

Se da un lato, dunque, il sindaco Giovanni Buttò non ha ancora ridistribuito le deleghe assessoriali dopo l’ingresso in giunta del consigliere Ignazio Sidoti, dall’altro parte già il toto nomi di chi potrebbe prendere il posto dell’ormai ex assessore  Rapisarda. Nel frattempo, comunque, già nelle scorse settimane, secondo voci di corridoio, il papabile potrebbero essere un giovane imprenditore licodiese. Su questo, comunque, al momento le bocche rimangono cucite e nulla trapela dal palazzo di città. Non rimarrà adesso altro che attendere le mosse del primo cittadino licodiese, per scoprire chi sarà il nuovo assessore di questa travagliata amministrazione Buttò.

Eventi

Catania, manifestazione “Capaci di Crescere 2025”, presso il Polo Educativo Villa Fazio

L’obiettivo di questa giornata è quello di celebrare e promuovere iniziative di contrasto alle mafie, per discutere di legalità, incontrare coloro che lottano contro le mafie e costruire comunità. 

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Domani in occasione del 33esimo anniversario della strage di Capaci giovani, Istituzioni e terzo settore tutti insieme per una giornata all’insegna della legalità. L’appuntamento a Catania presso il Polo Educativo Villa Fazio di Librino per l’undicesima edizione di “Capaci di Crescere”. L’evento permetterà agli studenti delle scuole catanesi di incontrare “testimonial di legalità” e partecipare a laboratori che descrivono le tante declinazioni del fare legalità.

L’obiettivo di questa giornata è quello di celebrare e promuovere iniziative di contrasto alle mafie, per discutere di legalità, incontrare coloro che lottano contro le mafie e costruire comunità.

Il tema di quest’anno, patrocinato dalla Fondazione Falcone, è “Fare Legalità”, al centro la capacità di dimostrare che la legalità si fonda su tanti piccoli e grandi comportamenti che devono attraversare la vita di ognuno, con la necessità di un’azione educativa forte di contrasto alle mafie.

Appuntamento alle 8.30 con l’accoglienza degli studenti e delle delegazioni scolastiche. I partecipanti saranno coinvolti nella realizzazione di biglietti commemorativi sul tema della legalità, che verranno poi esposti simbolicamente nei giardini di Villa Fazio. A seguire ci sarà un momento commemorativo in ricordo delle vittime della Strage di Capaci. Interverranno rappresentanti delle istituzioni e del mondo associativo. In questo contesto, si svolgerà la consegna degli “Alberi della Legalità” da parte delle istituzioni alle scuole partecipanti, come gesto simbolico di impegno e memoria.

Dalle 10 in poi i partecipanti saranno suddivisi in gruppi e prenderanno parte a laboratori esperienziali, curati da associazioni e realtà del territorio. I laboratori affronteranno varie tematiche tra cui l’educazione alla sostenibilità attraverso attività manuali e artistiche; nozioni di primo soccorso e la cura dell’ambiente con percorsi di sensibilizzazione sulla tutela del verde e del decoro urbano.

A fine laboratori, si svolgeranno i saluti finali.

L’intesa mattinata di domani è promossa dalla Fondazione Ebbene, dal Consorzio Sol.Co Rete di Imprese Sociali Siciliane, dalla Cooperativa Sociale Mosaico, dall’Associazione “C’era Domani Librino” insieme all’Istituto Regionale di Istruzione Secondaria Superiore “Francesca Morvillo” e con il Patrocinio del Comune di Catania.

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Cronaca

Catania, arrestato 37enne, trovato con marijuana nella dispensa e una serra in salotto

Nel corso della perquisizione i poliziotti hanno rinvenuto 250 grammi di marijuana, distribuita in vari contenitori di plastica, dislocati nelle stanze dell’abitazione dell’uomo mentre le piantine, in totale 5, erano già alte più di un metro e ricche di infiorescenze.

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Ha trasformato la propria abitazione in un vero e proprio quartier generale per la produzione di droga che è stato smantellato grazie all’intervento della Polizia di Stato.

L’uomo, un catanese di 37 anni, aveva pensato di “disperdere” la marijuana in alcuni nascondigli ricavati in diverse stanze della casa, in modo da eludere, secondo lui, eventuali controlli. Lo stratagemma, però, è stato subito scoperto dal fiuto di “Maui”, il cane poliziotto antidroga che ha segnalato la presenza di marijuana in diverse stanze, dalla dispensa allo sgabuzzino.

Il controllo della squadra cinofili della Questura di Catania è scaturito da una segnalazione di diversi condomini di un palazzo del quartiere Librino che non riuscivano a comprendere da dove arrivasse un forte odore di marijuana.

I poliziotti hanno così scandagliato le diverse pertinenze del palazzo e i piani dello stabile, fino a quando “Maui” non ha individuato l’appartamento al cui interno hanno trovato 250 grammi di marijuana, distribuita in vari contenitori di plastica, dislocati nelle stanze dell’abitazione del 37enne. Non solo, i poliziotti hanno scoperto pure una serra con 5 piante, già alte più di un metro, ricche di infiorescenze.

La serra era stata allestita in salotto ed era dotata di tutti gli aspetti necessari per la coltivazione delle piantine, con un apposito collegamento alla rete elettrica per alimentare le lampade in modo da farle crescere più velocemente.

Al termine della perquisizione, l’uomo è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio e coltivazione di marijuana. Il GIP ha convalidato l’arresto e ha applicato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e l’obbligo di dimora nel Comune di Catania con permanenza in casa nelle ore notturne.

 

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