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Cultura

Paternò, pomeriggio presentazione libro “Quale Europa. Capire, discutere, scegliere”

L’evento si terrà presso l’ex Macello

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S𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 𝟏𝟖 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨, dalle 17.00, presso l’Ex Macello di Paternòpresentazione del nuovo libro del Forum Disuguaglianze eDiversità dal titolo “𝑸𝒖𝒂𝒍𝒆 𝑬𝒖𝒓𝒐𝒑𝒂. 𝑪𝒂𝒑𝒊𝒓𝒆, 𝒅𝒊𝒔𝒄𝒖𝒕𝒆𝒓𝒆, 𝒔𝒄𝒆𝒈𝒍𝒊𝒆𝒓𝒆”, curato da Elena Granaglia e Gloria Riva e pubblicato da Donzelli Editore.

L’evento sarà una delle tappe del “VIAGGIO IN ITALIA CON LATESTA IN EUROPA” organizzato dal Forum Disuguaglianze e Diversità per presentare il libro proprio in concomitanza con la campagna elettorale per le elezioni europee del 6-9 giugno. Il libro offre un apporto informativo e di confronto, un metro per giudicare prima e dopo le elezioni europee, programmi, partiti, candidature ed eletti, una bussola per il monitoraggio civico delle azioni che l’Unione Europea realizzerà nella prossima legislatura proponendo soluzioni concrete e strade percorribile per un’Europa di giustizia sociale e ambientale e di pace.

 

La tappa paternese, organizzata nella cornice del progetto ReCap Simeto, sostenuto da Fondazione CON IL SUD, sarà un momento di confronto con gli ospiti e un’occasione per riflettere su alcuni temi affrontati nel volume, calati nei contesti locali. Saranno presenti Fabrizio Barca co-coordinatore del ForumDD; Stefano Consiglio, presidente di Fondazione con il Sud; Giulia Galera, ricercatrice senior presso Euricse;Francesco Mannino, presidente di Officine Culturali; David Mascali, presidente del Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto; Medea Ferrigno, presidente di Nesti impresa sociale.

“L’evento in programma il 18 maggio, con i nostri illustri ospiti Fabrizio Barca e Stefano Consiglio, riveste per il Presidio una importanza straordinaria – dichiara il presidente del Presidio David Mascali – e assume per noi un duplice significato. Da un lato, infatti, rappresenta il culmine e l’approdo di un progetto – ReCap Simeto – finanziato dalla Fondazione con il Sud, che ha avuto straordinario impatto sul territorio, sia con i laboratori partecipati da scuole, associazioni, giovani e anziani e infine con la costituzione dell’impresa sociale cooperativa Nesti, finalizzata alla progettazione per lo sviluppo locale, la formazione e l’animazione di comunità. Dall’altro lato, al contempo, costituisce un autentico punto di partenza, in quanto momento di riflessione collettiva, alla presenza di personaggi che hanno contribuito in modo determinante in Italia e in Europa all’elaborazione di politiche per la coesione sociale e lo sviluppo dei territori marginali”.

Tale riflessione verrà affrontata a partire dai contributi di numerosi autori e autrici contenuti nel libro “Quale Europa” nel tentativo di riflettere su come le scelte prese dall’Unione Europea hanno ricadute concrete e dirette per lo sviluppo dei territori alla scala locale.

“L’incontro, infatti, verte proprio sul tema dello sviluppo dei territori basato sulle comunità e sui bisogni e desideri che queste esprimono – aggiunge il presidente Mascali – èpensato come il primo di una serie di eventi, di ampio respiro, a poche settimane dalle elezioni europee, le cui politiche, come sappiamo, rivestono importanza cruciale per quei territori più in difficoltà sul piano socioeconomico. A tal proposito siamo particolarmente fieri di ospitare in questa occasione la presentazione del libro “Quale Europa”, a cura del Forum Disuguaglianze e Diversità, che annovera tra i coautori il nostro ospite Fabrizio Barca, già Ministro per lo Sviluppo Economico”.

Durante l’evento il dibattito sui temi contenuti nel libro sarà affrontato in due tavole rotonde che si susseguiranno nel pomeriggio.

Cronaca

Palermo, apre oggi a Palazzo Reale la mostra delle fotografie di Elliott Erwitt

La Fondazione Federico II, presieduta dal paternese Gaetano Galvagno, porta in Sicilia i lavori di uno dei più grandi fotografi della storia: dai cani agli esseri umani, dalle persone comuni ai grandi personaggi come Marilyn Monroe, JFK, Muhammad Ali e tanti altri.

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Apre oggi i battenti a  Palermo la mostra delle opere di Elliott Erwitt, uno dei più grandi fotografi della storia.  La Fondazione Federico II, presieduta dal paternese Gaetano Galvagno,  porta all’attenzione dei siciliani i lavori di Elliott Erwitt, per la prima volta in Sicilia: dai cani agli esseri umani, dalle persone comuni ai grandi personaggi come Marilyn Monroe, JFK, Muhammad Ali e tanti altri.

Il team curatoriale ha scelto  una selezione inedita con le foto più iconiche e significative dalla summa della produzione del Maestro, con in mostra le serie ICONS, Kolor, Family, Self Portrait. 190 opere, di cui 110 in mostra e oltre 80 in una video proiezione in HD. L’esposizione è organizzata dalla Fondazione Federico II con il Patrocinio del Ministero della Cultura, del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Napoli.

Elliott Erwitt, noto in tutto il mondo per i suoi scatti, divenuti simbolo della nostra società, veri e propri sistemi di riferimento antropologico per approfondire ed evocare gli accadimenti storici più importanti. Erwitt rappresenta una delle figure più influenti e originali del mondo della fotografia perchè fu capace di catturare con una visione unica momenti di vita quotidiana, rendendoli in immagini iconiche che combinano umorismo e profondità di osservazione. Già Presidente della celebre Magnum Photos, Elliott Erwitt sintetizza nelle sue opere l’interesse per l’uomo e il gusto dell’attimo che sa cogliere con ineguagliabile magia.

Tra i suoi soggetti preferiti figurano i cani: la sua capacità di osservare e rappresentare le abitudini di questi animali e dei loro proprietari ha dato vita a immagini che raccontano molto sulla società e sulle relazioni umane. Le sue fotografie canine sono state raccolte in diversi libri, veri e propri riferimenti per gli amanti della fotografia e degli animali. Non meno importante è il suo lavoro come fotografo di personaggi famosi. Erwitt ha immortalato figure leggendarie come Marilyn Monroe, John F. Kennedy, Muhammad Ali, realizzando veri e propri ritratti che vanno oltre la semplice schematizzazione, per rivelare introspezioni e aspetti sorprendenti dei suoi soggetti. Celebre è la foto di Marilyn Monroe con il vestito che si solleva, scattata sul set di

“Quando la moglie è in vacanza”, un’immagine che è diventata parte dell’iconografia del XX secolo, con  un valore pressoché identico a quello dei più noti quadri della storia dell’arte. “La Fondazione Federico II – ha detto Gaetano Galvagno, Presidente dell’Ars e della stessa Fondazione – vuole essere protagonista della scena internazionale, proponendo al quasi milione di visitatori che nell’anno 2024  hanno ammirato le bellezze storiche del Palazzo Reale di Palermo, un’importante offerta espositiva dal respiro cosmopolita. Con la mostra di Elliott Erwitt, il Palazzo Reale di Palermo continua a vivere un’appassionante stagione di arte contemporanea, regalando ai fruitori un intero secolo di cronaca e di raffinati studi che l’artista ci presenta attraverso il suo obiettivo fotografico”.

“Elliott Erwitt – ha detto Biba Giacchetti, co-curatrice della mostra, una delle massime conoscitrici di Erwitt a livello internazionale – non è stato solo un fotografo, ma un narratore visivo senza eguali, capace di trasformare l’istante in storia, il quotidiano in arte, l’ironia in poesia. Le sue immagini evocano in chi le osserva emozioni che si muovono su registri diversi, dalla commozione al sorriso, fino al divertimento più spontaneo. Scomparso nel novembre del 2023 all’età di 95 anni, ci ha lasciato un’eredità immensa: un archivio di fotografie che attraversano epoche, culture e sentimenti con un linguaggio universale, invitandoci a guardare il mondo con più indulgenza e meraviglia, mettendosi sempre al nostro fianco in quella leggerezza profonda che lui stesso definiva “The Art of Observation”.

“Elliott Erwitt – ha commentato il co-curatore Gabriele Accornero – è, come le sue fotografie: ironico, enigmatico, sfuggente, aereo. Dietro a tutto questo si percepiscono una grande personalità e un’acuta intelligenza, quasi spiazzanti. II valore artistico dell’opera di Erwitt pare raggiungersi quasi incidentalmente, non è mai perseguito e forse per questo è così spesso centrato. Non si addicono a Erwitt sterili schemi di lettura mutuati dalla Storia dell’Arte, lui si preoccupa solo di fare buone fotografie; le fotografie di Erwitt sono generalmente leggere, spensierate, luminose. Ma ciò non toglie che alcune immagini assurgano a manifesti”.

La Fondazione Federico II ha pensato anche ad un progetto di inclusione sociale voluto fortemente dal Presidente Galvagno. Per la prima volta, quattro persone con disabilità hanno firmato un contratto di lavoro stagionale che li porterà a lavorare nel Complesso Monumentale di Palazzo Reale per i mesi estivi proprio in concomitanza con i grandi flussi che si prevedono per la mostra di Elliott Erwitt.

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Cultura

Paternò, appuntamento con la storia: “25 maggio 1965, un giorno da ricordare”

Alla vigilia della festa della Madonna della Consolazione, nel maggio di quell’anno, il Comm. Michelangelo Virgillito partecipò all’inaugurazione di importanti opere in città da lui finanziate

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Il 25 maggio di 60 anni fa fu  un momento di grande gioia per tutta la popolazione di Paternò, che visse con emozione la presenza del Comm. Michelangelo Virgillito per le innumerevole iniziative di carità svolte in città.  In particolare, alla vigilia della festa della Madonna della Consolazione, nel maggio di quell’anno, Virgillito partecipò all’inaugurazione di importanti opere da lui finanziate.

In quella occasione fu posta la prima pietra per la costruzione del circolo ricreativo per sordomuti, ciechi e artigiani in piazza Umberto, che in seguito divenne anche la sede della Polisportiva Paternò.

Lo stesso giorno, presenziò alla consacrazione della Chiesa di San Michele. Il commendatore nutriva una profonda stima per il parroco, padre Giuseppe Urso, apprezzandone l’onestà, l’oculatezza, e le doti organizzative e amministrative.

Fu proprio in quell’occasione che gli manifestò la volontà di istituire in città una “banca del povero”.  Padre Urso, sacerdote rigoroso sia con sé stesso che con i suoi parrocchiani, pur riconoscendo il valore dell’iniziativa, declinò l’invito a guidarla. Sebbene fosse solito chiedere donazioni per la parrocchia, non si sentiva adatto al ruolo di presidente di una banca: si considerava, prima di tutto, un uomo di chiesa.

La sera del 25 maggio 1965, dopo la consacrazione della chiesa, nell’aula consiliare di piazza della Regione, si tenne una cerimonia solenne alla presenza delle più alte autorità provinciali. In quell’occasione, il sindaco di Paternò, il prof. dott. Giuseppe Benfatto, consegnò a Michelangelo Virgillito, a nome dell’intera città, un’artistica chiave d’oro — disegnata da Bardamino Carmeni e realizzata dal prof. Vincenzo Strano — insieme a una pergamena decorata dal prof. Gaetano Palumbo, che attestava la gratitudine della comunità verso colui che aveva offerto costantemente segni concreti del suo affetto per la città.

Al termine della cerimonia, visibilmente commosso, Virgillito si rivolse alle autorità e ai cittadini leggendo una lettera aperta, diffusa in seguito in tutta Paternò, nella quale approfittò per togliersi anche qualche “sassolino dalle scarpe”.

Pochi giorni dopo, furono inaugurate altre due importanti opere: la Casa della Carità, dedicata a mamma Provvidenza, e la Casa del Fanciullo, dedicata a papà Domenico.

Come riportarono i giornali dell’epoca, il 27 maggio 1965 fu la nobildonna Nuccia Guido Torrisi, moglie del vicesindaco Antonio Torrisi, a tagliare il nastro inaugurale della Casa del Fanciullo. Tra i primi alunni a frequentare la scuola elementare annessa vi fu il figlio della coppia, Salvo Torrisi, stimato avvocato e futuro senatore della Repubblica.

 

 

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