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Aci Catena, CC in azione contro bracconaggio

Nascosti e stipati in un esiguo spazio, specie animali, volatili e tartarughine, la cui cattura e  detenzione sono vietati. Denuncia per un pensionato.

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La lotta all’illecito sotto tutte le sue forme.  Nel caso in questione, la salvaguardia delle bellezze che contraddistinguono il territorio ed il contrasto ad ogni genere di abuso che lo deturpa, arrecando danni irreversibili all’ambiente, a questo è teso lo sforzo dei Carabinieri della Compagnia di Acireale.

In tal senso, i militari dell’Arma, con il supporto del 12° Reggimento “Sicilia” e dei colleghi del Nucleo CITES di Catania, hanno effettuato dei controlli nel Comune di Aci Catena, volti a prevenire e contrastare la criminalità ambientale, per favorire la conservazione della biodiversità nella “terra delle Aci”.

La tutela della biodiversità, riconosciuta di primaria importanza dalle legislazioni nazionali ed internazionali, continua ad essere minacciata pesantemente da attività che sconfinano spesso nell’ignoranza di chi se ne fa attore.

Il protagonista di questo fatto di cronaca è un 71enne di Aci Catena, all’interno del cui garage i Carabinieri hanno scorto una spropositata quantità di pane raffermo conservato in buste di plastica. Le confezioni erano stipate ovunque, sia nel garage che nel vano scale dell’abitazione sovrastante, quindi i militari hanno deciso di effettuare un controllo più approfondito. Da un primo sguardo nel garage, infatti, hanno subito intuito di trovarsi nell’abitazione di un bracconiere, perché su di uno scaffale hanno trovato diverse reti a maglia fitta e dei picchetti, solitamente utilizzati per la cattura degli uccelli selvatici. Entrati nello stabile, poi, mentre salivano per le scale, gli operatori hanno udito un insistente e forte cinguettio provenire dall’ultimo piano. Saliti, dunque, fino al terrazzo, i Carabinieri hanno scoperto che, in un ripostiglio di pochi metri quadri, chiuso a chiave, il pensionato aveva stipato delle gabbiette contenenti circa 30 uccellini di diverse specie. Il supporto dei colleghi del Nucleo CITES di Catania, specializzati nel contrasto al traffico di specie protette sul territorio, è stato fondamentale per appurare che ben 26 esemplari appartenevano a specie protette, tra cui, ad esempio, i cardellini, che non possono essere né catturati né tenuti in gabbie. Sempre sul terrazzo, in un terrario costruito con materiale di fortuna, tra tondini in metallo, compensato e lastre di pietra, erano nascoste 14 tartarughe, la cui detenzione è vietata.

Per il pensionato è quindi scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria, per “detenzione di esemplari appartenenti a specie animale selvatica protetta”. Tutti  i cardellini  e le tartarughe sono stati sequestrati e liberati in un’oasi protetta, dove potranno, finalmente, vivere nel proprio habitat naturale.

Eventi

Catania, cerimonia del 211° anniversario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri

Il comandante provinciale dei carabinieri ha dedicato un pensiero ai giovani militari carabinieri che prestano servizio in località isolate o difficili: “Sono veri custodi della prossimità”

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A Catania in Piazza Franco Battiato, affacciata sul lungomare del quartiere Ognina, si è svolta la cerimonia commemorativa del 211° anniversario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, alla presenza delle principali Autorità civili, militari, giudiziarie e religiose del territorio.

L’evento ha avuto inizio con il Comandante Provinciale che ha passato in rassegna i reparti schierati, seguito dalla lettura del messaggio augurale del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale dell’Arma, Gen. C.A. Salvatore Luongo. Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Catania, Generale di Brigata Salvatore Altavilla ha, poi, preso la parola per pronunciare il suo discorso ufficiale.

“Siamo in un posto che sintetizza, a mio parere, come pochi altri, l’identità di questa splendida città” perché “è dovere delle Istituzioni non solo recuperare alla legalità territori in difficoltà, ma anche non trascurare ciò che è stato ricondizionato .Incrociare il vostro sguardo – ha detto loro il generale Altavilla – significa per noi carabinieri comprendere i bisogni del presente per potervi sostenere e al tempo stesso aiutarvi a costruire il futuro”. Un passaggio è stato, poi, dedicato ai giovani carabinieri che prestano servizio in località isolate o difficili. A loro, il comandante provinciale ha voluto esprimere pubblicamente il proprio sostegno, in quanto “veri custodi della prossimità”. Il generale ha sottolineato di aver voluto che la loro presenza, in questa occasione, fosse quanto più numerosa possibile, perché “rappresentano la più autentica testimonianza dell’impegno e del sacrificio: sono carabinieri che non sempre, e comunque non subito, trovano contesti ospitali fuori dalle caserme”.

“Le strade dritte – ha sottolineato il generale Altavilla – sono quelle che danno poche o nessuna emozione. I luoghi di lavoro più sacrificanti sono quelli che costruiscono le gratificazioni più autentiche”. Il comandante ha ricordato l’attività operativa svolta nell’ultimo anno dalle 61 stazioni dei carabinieri presenti in 51 dei 58 comuni della provincia, che sono intervenute per il 72% dei reati complessivi, esprimendo oltre 48.000 pattuglie — una media di 133 al giorno – anche in aree impervie.

Importante anche il lavoro svolto a tutela delle donne: 839, su un totale di 1.100, le denunce per reati di genere ricevute dall’Arma catanese lo scorso anno, il 76% del totale. L’Arma si è distinta, inoltre, nel contrasto e nella prevenzione delle truffe agli anziani, e grazie anche alla collaborazione con l’arcivescovo di Catania e i vescovi di Acireale e Caltagirone, con il coinvolgimento dei comandanti di compagnia e stazione, sono stati organizzati incontri nelle chiese, per fornire consigli utili per prevenire i raggiri, un’attività che in alcuni casi ha portato anche ad arresti in flagranza.

Il generale ha quindi sintetizzato i principali risultati conseguiti dai reparti specializzati: il Nas ha sequestrato oltre 183 tonnellate di alimenti nocivi e accertato 135 reati; il Nil ha controllato 1.214 posizioni lavorative, riscontrando 564 irregolarità, tra cui 256 casi di lavoro nero. Il Noe, il Centro anticrimine natura, i carabinieri forestali e lo squadrone eliportato Cacciatori hanno realizzato un’intensa attività di contrasto all’inquinamento, di protezione ambientale e di sicurezza in aree urbane e rurali ad alta criticità, rinvenendo armi, esplosivi e ingenti quantità di droga.

Decisivo il supporto del nucleo cinofili di Nicolosi e dell’elinucleo di Fontanarossa, impiegato anche nelle operazioni di soccorso, rilievo ambientale e localizzazione di persone scomparse. Un momento di particolare commozione è stato riservato ai 51 militari feriti in servizio, di cui 18 a causa di aggressioni, e ai caduti, tra cui il ricordo sentito dell’appuntato Giuseppe Librizzi, scomparso dopo un lungo coma seguito dopo un grave incidente mentre era in servizio.

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Cronaca

Catania, spacca i finestrini delle auto e ruba al loro interno, arrestato 26enne

Si tratta di uno straniero di origini marocchine, individuato e bloccato dai poliziotti della volante, impegnati nel servizio notturno di controllo del territorio

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Ha preso di mira, senza motivo, alcune auto parcheggiate in via Coppola per creare dei danni e poi rovistare all’interno, alla ricerca di qualche oggetto da rubare.

L’uomo, uno straniero di origini marocchine di 26 anni, è stato individuato e bloccato immediatamente dai poliziotti della volante, impegnati nel servizio notturno di controllo del territorio.

Alcuni passanti hanno riferito ai poliziotti del folle gesto compiuto dal 26enne che, con un tubo in ferro colpiva i finestrini delle auto in sosta, mandandoli in frantumi. Effettivamente, gli agenti hanno notato il giovane mentre si liberava di un pezzo di ferro, che teneva in mano, gettandolo in strada e tentando di nascondersi tra le auto.

Con uno scatto fulmineo, per sottrarsi al controllo dei poliziotti, l’uomo ha tentato di scappare verso piazza Teatro Massimo, ma è stato rincorso dai poliziotti per alcuni metri. Dopo un breve inseguimento, è stato definitivamente bloccato in via Ciancio dai poliziotti che hanno dovuto faticare non poco per procedere al controllo, visto l’atteggiamento scarsamente collaborativo manifestato dall’uomo.

A seguito degli accertamenti effettuati sul posto, dalla banca dati in uso alle forze di Polizia a carico del 26enne sono emersi numerosi precedenti per reati contro il patrimonio.

A seguito delle denunce presentate dalle vittime dei danneggiamenti e dei furti all’interno degli abitacoli delle auto, i poliziotti hanno provveduto ad arrestare l’uomo per furto aggravato e tentato furto su auto. Sentito il PM di turno, il 26enne è stato condotto nelle camere di sicurezza della Questura, in attesa del rito per direttissima, all’esito del quale gli è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere.

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