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Associazionismo

Solidarietà tra Misericordie, Paternò riparte grazie al dono di Letojanni

La Misericordia di Paternò ha inaugurato un Fiat Doblò donato dalla Misericordia di Letojanni

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Primo atto importante, quello di ieri, della nuova governance della Misericordia di Paternò – con alla guida il neogovernatore Luigi Aiello – che ha visto inaugurare un mezzo di trasporto che permetterà all’associazione di volontariato paternese di poter portare avanti diversi servizi a favore della collettività come ad esempio il pronto farmaco, il pronto spesa ed il trasporto sociale. Il taglio del nastro è stato possibile grazie al nobile gesto della Misericordia di Letojanni che negli scorsi mesi aveva deciso di rispondere positivamente ad una richiesta di aiuto avanzata della Misericordia di Paternò. «Luigi ha scritto nel gruppo WhatsApp dei governatori di avere bisogno di un mezzo per poter svolgere le attività istituzionali al servizio della cittadinanza» ha spiegato Alessandro D’Angelo, Governatore della Misericordia di Letojanni. «Avevamo un Doblò da dismettere e abbiamo deciso di donarlo a loro. Se non ci aiutiamo tra di noi è difficile immaginare di poter aiutare gli altri».

Ieri, dunque, la benedizione del Fiat Doblò durante una piccola cerimonia che si è svolta nello spazio antistante la sede della Misericordia di Paternò in via De Gasperi. All’evento erano presenti il sindaco di Paternò Nino Naso, l’assessore Givambattista Caruso, Don Nuccio Puglisi che ha benedetto il mezzo, il comandante della locale Stazione dei Carabinieri Franco Iervolino ed una rappresentanza della Misericordia di Letojanni e di Paternò.

«Per noi è un grande momento e ringrazio la generosità della Misericordia di Letojanni» ha commentato con molta emozione Luigi Aiello, Governatore della Misericordia di Paternò. «Grazie a questo mezzo riusciremo ad ampliare i servizi offerti alla cittadinanza. Non ci fermeremo a quanto fatto fino ad ora, ma cercheremo di soddisfare tutte le richieste che la cittadinanza quotidianamente avanza al centralino dell’associazione». Un gesto di grande solidarietà e collaborazione tra le Misericordie siciliane, che non solo permette alla Misericordia di Paternò di riprendere a pieno regime le sue attività, ma rappresenta anche un gesto concreto di come l’unione e il sostegno reciproco possano far superare tutte le difficoltà. Con il nuovo mezzo, la Misericordia di Paternò è ora pronta a servire la comunità con più energia e dedizione.

Associazionismo

Paternò, 1 Maggio a Ciappe Bianche

Le associazioni di volontariato incontrano e dialogano con i migranti della tendopoli

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E’ stato un primo maggio, “Festa dei Lavoratori”, differente quello di ieri a Paternò, dove le associazioni Penelope, Voce, Caritas- Bisaccia del Pellegino, Anpas e il Presidio Partecipativo del Fiume Simeto, hanno incontrato, nel tardo pomeriggio di ieri, alla tendopoli di Ciappe Bianche i braccianti agricoli (oltre una quarantina quelli presenti al suo interno) quasi tutti di nazionalità tunisina e marocchina.

L’iniziativa, dal titolo “Testimoni di (in)giustizia”, si è rivolto ai lavoratori migranti e a tutte le persone che credono in un’idea di lavoro come strumento di riscatto, e non come forma moderna di schiavitù. L’obiettivo è duplice: da un lato, offrire un punto di ascolto e supporto concreto a chi vive in condizioni di marginalità e sfruttamento, dall’altro promuovere informazione e consapevolezza sui diritti previsti dall’ordinamento italiano.

A spiegare, nel dettaglio, le finalità dell’iniziativa, Salvo Pappalardo (ANPAS), don Salvatore Mazzamuto (Caritas- Bisaccia del Pellegrino), Federico Scavo (Gruppo Voce), Marianna Nicolosi (Presidio Partecipativo Patto Fiume Simeto), Giuseppe Bucalo (Penelope)

L’incontro si è concluso con un momento di socialità e condivisione: una cena multietnica aperta a tutti, per favorire conoscenza reciproca e convivialità in un clima di solidarietà.

 

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Associazionismo

Paternò, Primo Maggio a Ciappe Bianche: Lavoro, dignità, giustizia sociale

L’iniziativa, dal titolo “Testimoni di (in)giustizia” è rivolta ai lavoratori migranti e a tutte le persone che credono in un’idea di lavoro come strumento di riscatto

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In occasione della Festa dei Lavoratori, le realtà associative Penelope, Voce, Caritas, Anpas e il Presidio Partecipativo del Fiume Simeto daranno vita, domani,  1° maggio, a partire dalle ore 18:00, ad un incontro speciale in contrada Ciappe Bianche, a Paternò.

L’iniziativa, dal titolo “Testimoni di (in)giustizia”, si rivolge in particolare ai lavoratori migranti e a tutte le persone che credono in un’idea di lavoro come strumento di riscatto, e non come forma moderna di schiavitù.

L’obiettivo è duplice: da un lato, offrire un punto di ascolto e supporto concreto a chi vive in condizioni di marginalità e sfruttamento, dall’altro promuovere informazione e consapevolezza sui diritti previsti dall’ordinamento italiano.

Durante la giornata, i volontari forniranno materiali informativi e guide pratiche di autodifesa, nonché contatti utili attivi 24 ore su 24 per ricevere aiuto. Saranno presenti anche operatori pronti a raccogliere testimonianze e denunce da parte di chi è vittima di caporalato o condizioni lavorative inique.

Un’unità mobile sarà inoltre disponibile per effettuare controlli gratuiti dei parametri vitali, offrendo un servizio medico di base a chi ne ha più bisogno.

L’incontro si concluderà con un momento di socialità e condivisione: una cena multietnica aperta a tutti, per favorire conoscenza reciproca e convivialità in un clima di solidarietà.

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