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Cronaca

Acireale, 63enne alla guida di un auto senza mai aver conseguito la patente

L’uomo è stato sanzionato e l’auto sottoposta a fermo amministrativo da parte della polizia di stato

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Gli agenti di polizia di Stato del commissariato di Acireale, insieme alla Polizia Stradale di Catania, al Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Orientale” e alla Polizia Locale di Acireale, hanno effettuato un servizio ad Aci Castello, Aci Trezza ed in alcune località balneari del comune acese. Nel corso dell’attività sono stati effettuati numerosi posti di controllo dai quali sono emerse diverse infrazioni al Codice della Strada sono state contestate contravvenzioni per un importo totale di oltre 7 mila euro.

Controllato anche un 63enne che alla guida di un’auto ha dichiarato di non avere mai conseguito la patente di guida. Il soggetto è stato sanzionato e l’auto sottoposta a fermo amministrativo.  Nel corso dell’attività è stato controllato un uomo sul quale pendeva una nota di rintraccio, ricercato perché destinatario di alcune notifiche riguardanti un procedimento penale a suo carico per truffa, in particolare per la vendita ingannevole di articoli su un noto sito di vendite online.

L’uomo, oltre ad essere denunciato all’autorità giudiziaria, è stato sanzionato poiché sorpreso alla guida del proprio veicolo privo della copertura assicurativa e della relativa revisione periodica. Il veicolo è stato sottoposto a sequestro amministrativo. I diversi posti di controllo hanno consentito di identificare 176 persone e controllare 89 autoveicoli e 15 motoveicoli.

Complessivamente sono state elevate 8 contravvenzioni al C.d.S., perlopiù per la mancata revisione periodica, violazione cui consegue la sospensione del veicolo dalla circolazione.  Nello stesso pomeriggio, la Polizia Amministrativa del Commissariato di P.S. e la Sezione Annona della Polizia Locale di Acireale hanno sottoposto a controllo diversi chiosco-bar situati nelle frazioni balneari del comune acese, senza, tuttavia, rilevare violazioni.

Cronaca

Pedara, denunciato commerciante abusivo e sequestrati circa 550 kg di alimenti

I carabinieri hanno sequestrato formaggi, tra freschi e stagionati, funghi freschi e 48 uova

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Nell’ambito del potenziamento dei controlli in materia ambientale e alimentare i carabinieri del comando provinciale di Catania hanno intensificato le ispezioni su tutto il territorio, con l’obiettivo di prevenire la commercializzazione di prodotti alimentari pericolosi per la salute dei consumatori e garantire il rispetto della normativa igienico-sanitaria.

In tale contesto i militari della compagnia di Acireale e della dipendente stazione di Pedara, con l’ausilio degli ispettori del Noras (Nucleo Operativo Regionale Agroalimentare Sicilia) del Corpo Forestale della Regione Siciliana e dei veterinari dell’ASP, Dipartimento di Prevenzione Veterinaria del distretto di Gravina, hanno condotto un’importante attività in località Tarderia del comune di Pedara, nel corso della quale hanno denunciato un 65enne per  violazione della normativa in materia di sicurezza alimentare, esercizio abusivo di attività commerciale e detenzione di alimenti in condizioni non conformi agli standard igienico-sanitari”.

Il 65enne è stato controllato su strada mentre vendeva alcuni generi alimentari su una bancarella. Dal controllo è emerso che l’uomo fosse privo di qualsiasi autorizzazione che lo abilitasse alla vendita di alimenti.  In seguito a questa preliminare verifica, i militari dell’Arma e gli ispettori del Corpo Forestale e dell’ASP hanno deciso di approfondire gli accertamenti presso i depositi in uso al “commerciante”, nel corso dei quali, gli investigatori hanno potuto verificare che i locali presso cui conservava gli alimenti destinati alla vendita al dettaglio, fossero fatiscenti, privi di adeguate chiusure e ubicati in un contesto di totale degrado. Inoltre, i generi alimentari erano conservati in un ambiente circondato da rifiuti di ogni tipo e, pertanto, assolutamente sprovvisto dei requisiti sanitari minimi previsti dalla legge.

Considerato che lo stato in cui si presentavano i locali rappresentassero un rischio per la salute dei consumatori e una potenziale fonte di contaminazioni, i carabinieri hanno sequestrato tutti gli alimenti ivi conservati, consistenti in circa 500 kg di formaggi, tra freschi e stagionati, 45 kg di funghi freschi e 48 uova. Trattasi di tutti alimenti conservati in condizioni non idonee alla vendita e, pertanto, destinati alla successiva distruzione secondo le procedure previste dalla normativa vigente.  La vendita illegale di tali prodotti senza le necessarie autorizzazioni comporta rischi significativi per la salute dei consumatori. Alimenti mal conservati o manipolati in condizioni igieniche carenti possono essere contaminati da batteri pericolosi, come la Salmonella o l’Escherichia coli, capaci di provocare gravi intossicazioni e malattie infettive. Formaggi non trattati adeguatamente e funghi raccolti senza i necessari controlli possono portare anche all’avvelenamento, mettendo a rischio la salute pubblica.

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Cronaca

Catania, scappa in Germania ma torna per tentare di uccidere i familiari, arrestato

L’uomo bloccato al suo arrivo all’aeroporto di Fontanarossa dai carabinieri

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Era scappato in Germania per scampare all’arresto, a seguito di una denuncia per maltrattamenti ai danni della madre e della sorella. Torna, dopo un mese, pensando di averla fatta franca e con un obiettivo: uccidere i suoi familiari. I suoi piani omicidiari per fortuna sono andati in fumo, grazie al tempestivo intervento dei carabinieri.  Per comprendere bene i fatti è necessario fare un passo indietro a qualche mese fa quando l’uomo, un 50enne di San Michele di Ganzaria, dopo aver vissuto per qualche anno all’estero, è tornato in Sicilia assieme ad una donna e ai 7 figli di lei, pretendendo che la madre li ospitasse tutti nella sua abitazione.

Una convivenza rivelatasi difficile, tra litigi e pressanti richieste di denaro ai danni dell’anziana madre che giunta al limite della sopportazione, aveva chiesto aiuto all’altra figlia, una 44enne, esternandole la sua volontà di far cessare quella difficile convivenza.  Le due hanno affrontato l’uomo, chiedendogli di andare via, ma lui ha reagito buttando fuori di casa la madre e aggredendo brutalmente a calci e pugni la sorella. A seguito delle aggressioni ricevute, le due donne hanno deciso di denunciare il congiunto. A lui, il Giudice ha ordinato il divieto di avvicinamento e l’applicazione del braccialetto elettronico. Prima che i carabinieri notificassero l’ordinanza però lui è riuscito a scappare in Germania, e da lì sono iniziate le minacce di morte.

La sorella, impaurita, si è rivolta nuovamente ai carabinieri quando ha visto che il fratello dopo averle inviato un ennesimo audio intimidatorio (del tipo “Io ora mi alzo, mi vesto, mi metto un bel vestito, mi vado a fare il biglietto e domani sono in paese…vi vengo a bruciare tutti quelli che siete”) ha pubblicato sui social network una fotografia nei pressi di una stazione ferroviaria con l’intenzione di tornare in Sicilia. I carabinieri tempestivamente hanno allertato i colleghi di Fontanarossa che hanno beccato e arrestato il 50enne in aeroporto.

 

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