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Adrano, incidente zona Monterosso: 3 feriti

Sul posto tre ambulanze per soccorrere altrettante persone rimaste ferite

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Incidente nel tardo pomeriggio di oggi nel quartiere Monterosso ad Adrano e più precisamente tra via Galileo Galilei e via Randaccio. A scontrarsi nell’incrocio, per cause ancora da accertare, due auto. Sul posto sono intervenute due ambulanze del 118 delle postazioni di Adrano e a Belpasso ed un’ambulanza di eccedenza 118 della Misericordia di Santa Maria di Licodia. Tre in tutto le persone rimaste lievemente ferite, trasportate al vicino Pronto Soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla.

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Paternò, sottoscritta da otto consiglieri di opposizione mozione di sfiducia verso il sindaco

La mozione affinchè venga discussa in consiglio deve essere sottoscritta da almeno 10 consiglieri e affinchè passi necessari almeno 16 voti

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Presentata da otto consiglieri di opposizione Rosanna Lauria, Alfio Virgolini, Mariabarbara Benfatto, Francesco Borzì, Salvatore Frisenna, Giovanni Piana, Lorenzo Terranova, una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Nino Naso. L’annuncio, arrivato nel corso di una conferenza stampa da parte dei consiglieri Lauria, Virgolini, Benfatto, Borzì, Piana, Terranova, tenutasi all’interno di Palazzo Alessi,  è stato fatto ieri  nella tarda mattinata, al termine di una seduta consiliare rinviata per ben due volte per mancanza del numero legale: assise civica che avrebbe dovuto discutere un solo punto all’ordine del giorno “Gestione della cosa pubblica. La richiesta della convocazione era stata presentata dai consiglieri di Fratelli D’Italia.

Seduta rinviata a questa mattina alle ore 10. Assenti i consiglieri vicino al sindaco Nino Naso e parte dell’opposizione. Perché iniziasse il dibattito necessaria la presenza di 13 consiglieri; invece erano soltanto 12.  I consiglieri proponenti hanno sottolineato il fatto che mozione è a disposizione dell’intera assise civica, invitando il resto del consiglio comunale “a pensare in primis agli interessi di tutti i paternesi per porre fine ad una amministrazione disastrosa”. La mozione affinchè venga discussa in consiglio deve essere sottoscritta da almeno 10 consiglieri e affinchè passi necessari almeno 16 voti.

“Il consiglio comunale verteva anche sull’opportunità di un confronto con l’amministrazione comunale e la sua maggioranza- ha detto il capogruppo di Fratelli D’Italia Alfio Virgolini, i quali evidentemente non hanno bisogno di un confronto visto che si è aperto il mercato delle vacche, quindi prossimamente ci saranno nuovi assessori; siamo consiglieri comunali che meritano rispetto, abbiamo avuto questo coraggio e invitiamo i colleghi consiglieri che non la pesano come noi a firmare la mozione di sfiducia perchè crediamo che la città debba essere liberata da questo sindaco”.

Per Rosanna Lauria, capogruppo di “Paterno- On” ha specificato che bisogna dare una svolta a livello amministrativo a questa città. Sappiamo che siamo impantanati da troppi mesi sia per questioni amministrative sia per questione di ingovernabilità purtroppo anche per questioni giudiziarie. Grazie alla mozione di sfiducia molte maschere sono cadute giù con consiglieri traballanti tra maggioranza e opposizione. Adesso è giunta l’ora che la città abbia un’altra possibilità di crescita”.

Sul mancato avvio della seduta consiliare in programma a Palazzo Alessi, una seduta consiliare aperta alla citta è intervenuto il Partito Democratico di Paternò. “Siamo dinanzi ad una prova provata che nessuno vuole andare a casa e sono tutti saldamente attaccati alle loro comode poltrone- si legge in una nota stampa- tutto ciò perche stanno barattando con il Sindaco il rimpasto di Giunta che ci sarà oggi con la nomina di quattro nuovi assessori e ognuno di loro ambisce ad “un posto al sole” corredato dalla lauta indennità”. I DEM nella nota stampa invitano “Sindaco, assessori e consiglieri comunali ad un scatto di orgoglio personale e pubblico, liberate Paternò, fate in modo di ridare la parola alle urne affinché siano i Cittadini a giudicare e non gli intrecci di Palazzo. Questa è la vera tutela e salvaguardia della Città”.

 

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Paternò, risarcimento di quasi 1 milione e 300 mila per gli ex doposcuolisti da parte del comune

E nei giorni scorsi il commissario ad acta ha approvato un debito fuori bilancio pari a circa 600 mila euro, la prima tranche della somma che il comune deve agli ex doposcuolisti, il resto dovrebbe essere liquidato nei prossimi mesi

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Ammonta complessivamente a quasi 1 milione e 300 mila euro il risarcimento che dovrà versare il Comune di Paternò in favore di un gruppo di ex doposcuolisti, al termine di una lunga vertenza iniziata oltre dieci anni fa. A comunicarlo in una missiva è l’avvocato degli ex doposcuolisti Dino Caudullo.

La vicenda risale al 2013 quando un gruppo di ex insegnanti di doposcuola aveva avviato una vertenza nei confronti del Comune rivendicando il diritto alla loro immissione in ruolo presso l’Ente e la condanna di quest’ultimo al risarcimento dei danni. Definitosi favorevolmente al Comune il giudizio di primo grado, in esito al giudizio d’appello proposto dai lavoratori assistiti dagli avvocati Dino Caudullo ed Enrico Freni, con sentenza del giugno 2022 la Corte di Appello di Catania ha quindi dichiarato il diritto dei lavoratori di essere assunti dal Comune di Paternò, con la condanna di quest’ultimo al risarcimento del danno. A fronte della mancata spontanea esecuzione della sentenza da parte del Comune, i lavoratori si sono rivolgerti al Tar il quale ha nominato un Commissario ad acta per l’esecuzione coattiva della sentenza.

Lo scorso 13 novembre è stata confermata anche in sede di appello innanzi al CGA di Palermo la chiara prospettazione difensiva dei legali dei lavoratori, il Commissario ad acta ha quindi posto in esecuzione la sentenza della Corte di Appello di Catania, riconoscendo in favore dei lavoratori il risarcimento del danno derivante dall’illegittima condotta del Comune di Paternò protrattasi per lunghi anni.

“È la conclusione di una complessa vicenda – ha dichiarato l’avv. Dino Caudullo che insieme all’Avv. Enrico Freni ha seguito i lavoratori – che, dopo un inatteso esito negativo innanzi al Giudice di primo grado, ha visto il giusto riconoscimento della bontà delle nostre tesi da parte della Corte di Appello di Catania.

Purtroppo la pervicacia con cui il Comune di Paternò si è sottratto alla spontanea integrale esecuzione della sentenza- aggiunge il legale – con l’incidente di percorso dello stato di pre-dissesto finanziario dell’Ente, ha ulteriormente allungato i tempi, costringendoci a chiedere al Tar Catania la nomina di un commissario ad acta. Nonostante il Comune abbia proposto a sua volta appello al CGA avverso la decisione a noi favorevole del Tar, a fronte dell’ennesimo rigetto delle posizioni difensive del Comune, finalmente il commissario ad acta nei giorni scorsi ha potuto emettere gli atti necessari alla corretta applicazione della sentenza, la cui spontanea esecuzione da parte del Comune avrebbe certamente determinato un risparmio di spesa per l’ente che non naviga in buone acque dal punto di vista finanziario”.

E nei giorni scorsi il commissario ad acta Giuseppe Petralia, sostituendosi al consiglio comunale ha approvato un debito fuori bilancio pari a circa 600 mila euro; si tratta della prima tranche della somma che il comune deve agli ex doposcuolisti; il resto dovrebbe essere liquidato nei prossimi mesi. Il risarcimento di circa un milione e 300 mila euro non dovrebbe compromettere il piano di riequilibrio adottato dall’ente comunale paternese in un recente passato. In pratica nelle scorse settimane la Regione Sicilia ha inviato al comune di Paternò, cosi come altri enti comunali in difficoltà economiche,  un milione e 700 mila euro. Buona parte di questa somma sarà destinata per coprire il risarcimento agli ex doposcuolisti.

 

 

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