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Sanità, Faraone capogruppo “Italia Viva” alla Camera visita ospedali etnei

“Pronto soccorso ospedali Cannizzaro e Acireale, dove anche qui medici e infermieri straordinari che lavorano senza respiro con ambulanze che sbarcano in luoghi inadatti” sostiene il deputato nazionale

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“Dopo Villa Sofia e Cervello a Palermo, abbiamo fatto tappa a Catania, pronto soccorso dell’ospedale Cannizzaro e Acireale. Il quadro è sempre lo stesso: medici e infermieri straordinari che lavorano senza respiro, autoambulanze che sbarcano in luoghi inadatti e incasinatissimi”. Lo scrive sui canali social Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera.

“L’organico dei medici al Cannizzaro è al 50%, parecchi medici si sono licenziati, sono andati a lavorare nel privato e non sono stati sostituiti. Ma chi è andato via non è rinnegato da chi è rimasto. D’altronde – aggiunge Faraone – pagano meglio e finalmente i loro colleghi hanno una vita, possono risparmiarsi qualche notte e qualche domenica. A loro no, non è consentito: se uno si ammala il pronto soccorso chiude. La sala d’attesa è all’aperto, al freddo. Servivano spazi per le barelle che, da sistemazioni provvisorie per gli ammalati, diventano sistemazioni stabili”.

Dopo l’ospedale al Cannizzaro sopralluogo anche all’interno del presidio ospedaliero di Acireale: “Al pronto soccorso” acese i pazienti stanno “fino ad 8 giorni in attesa che si liberi un posto nei reparti o nelle cliniche private. Il nostro viaggio nella vergogna continua. Con la speranza – conclude – che qualcuno al governo prenda un’iniziativa; c’era una fantomatica commissione di tecnici che doveva documentare lo stato dei pronto soccorso e proporre delle soluzioni. Se ne sono perse le tracce”.

 

Cronaca

Acireale, ai domiciliari un 46enne accusato di violenza sessuale verso la ex compagna

L’uomo l’avrebbe chiusa in camera nell’abitazione di Stazzo sottoponendola, per ore, ad atti di violenza fisica e pretendendo rapporti sessuali

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Arrestato ad Acireale dalla Polizia di Stato un 46enne per violenza sessuale aggravata e maltrattamenti in famiglia; vittima la ex compagna, la quale ha trovato la forza e il coraggio di denunciare l’uomo per mettere fine, una volta per tutte alle violenze e ai soprusi patiti nell’ultimo periodo. Ad accogliere la donna per formalizzare la denuncia sono stati gli agenti del commissariato acese che hanno ricostruito quanto accaduto.

Il 46enne non si sarebbe rassegnato alla ferma volontà dell’ex di mettere fine alla relazione sentimentale, giunta da tempo al capolinea, e avrebbe continuato a tormentarla. Per voltare definitivamente pagina, la donna avrebbe messo in conto persino di andare via da Acireale e di trovare altrove un’altra sistemazione per poter ricominciare a vivere.

Nonostante ciò la donna avrebbe accettato di rivedere l’ex compagno, recandosi nella sua abitazione, nella frazione marinara di Stazzo. È qui che l’uomo l’avrebbe chiusa in camera sottoponendola, per ore, ad atti di violenza fisica e pretendendo rapporti sessuali. Nei diversi tentativi di opporsi e di liberarsi dall’ex compagno, la donna sarebbe riuscita a riappropriarsi del cellulare che le era stato sottratto e sarebbe riuscita ad avvisare un’amica, intervenuta in suo soccorso.

Dopo quest’ultimo episodio la vittima avrebbe deciso di rivolgersi alla Polizia di Stato per denunciare.  I poliziotti del Commissariato di Acireale l’hanno accolta per acquisire la denuncia e raccogliere tutti gli elementi utili a ricostruire la storia di violenza fisica e mentale, cui sarebbe stata sottoposta dall’ex compagno. Gli agenti, inoltre, hanno chiesto l’intervento di personale del 118 che tramite un’ambulanza ha accompagnato la donna al pronto soccorso, dove i sanitari le hanno riscontrato escoriazioni, abrasioni ed ecchimosi in diverse parti del corpo.

Nel frattempo, i poliziotti hanno avviato le indagini, anche analizzando il contenuto delle chat tra i due ex compagni; l’uomo avrebbe tormentato la donna, manifestando un comportamento morboso nei suoi confronti al punto da sospettare di tradimenti anche nel caso scambiasse qualche frase con amici o conoscenti.

Il 46enne, in passato, era stato denunciato per maltrattamenti in famiglia nei confronti dell’ex moglie e a suo carico era stato emesso il provvedimento di ammonimento del Questore per condotte persecutorie ai danni di quest’ultima. Rintracciato nella sua abitazione i poliziotti hanno arrestato il 46enne e dopo la convalida del fermo da parte del GIP sono scattati per lui gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

 

 

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Cronaca

Paternò, cade da cavallo in zona “Tre Fontane”. Interviene l’elisoccorso

Sul posto i soccorritori che hanno trasferito l’uomo in un ospedale di Catania

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Intervento dell’elisoccorso intorno alle 8:30 di questa mattina in contrada “Tre fontane” in territorio di Paternò per soccorrere un paternese di 56 anni che sarebbe caduto dal proprio cavallo sulla Sp58. L’uomo avrebbe riportato un grave trauma cranico. Soccorso inizialmente dal personale medico di un’ambulanza del 118 è stato poi trasferito sull’elicottero atterrato poco distante dal luogo dell’incidente. L’elisoccorso ha poi trasportato in codice rosso il malcapitato al Pronto Soccorso del Canizzaro di Catania per gli accertamenti del caso. Dovranno essere le forze dell’ordine, adesso, a chiarire l’esatta dinamica dell’incidente.

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