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Cultura

Aci S. Antonio, “Giornata della Memoria”, iniziativa del sindaco per “non annacquare la storia”

Il primo cittadino Quintino Rocca ha fatto affiggere in città il “Manifesto della razza” del ’38, in una doppia versione: una integrale e l’altra “squarciata” dalle parole della Senatrice Segre, sopravvissuta ai campi di sterminio nazista

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“In vista della Giornata della Memoria, abbiamo deciso di lanciare una provocazione affiggendo per le strade del paese il cosiddetto “Manifesto della Razza” in due versioni, una nuda e cruda, l’altra squarciata da una frase della Senatrice Segre”. A dirlo è il sindaco di Aci Sant’Antonio, Quintino Rocca che ha fatto affiggere negli spazi preposti del paese il “Manifesto della razza” del ’38, in una doppia versione: una integrale e l’altra squarciata dalle parole di Liliana Segre: “Quello che conta in una persona non è che sia ebrea o cattolica, ma che sia degna di rispetto. E  sono convinta che non esistano le razze, ma i razzisti”.

L’obiettivo della provocazione è quello di strappare  “un po’ l’Olocausto, il fenomeno del Razzismo di Stato e del Fascismo dalla mera narrazione letteraria, cinematografica, hollywoodiana e riconsegnarla alla storia e alla realtà- scrive il sindaco sulla propria pagina social – Il rischio collaterale della giusta considerazione che autori, registi, scrittori hanno dato all’argomento è che esso possa essere in qualche modo legato, per le giovani generazioni che si allontanano anagraficamente dai fatti in questione, ad un immaginario da fiction, come se Hitler e Mussolini fossero dei supervillain dei fumetti venuti fuori dalla penna di un abile sceneggiatore.  E invece no, le deportazioni accadevano poco tempo fa qui in Europa e poco tempo fa qui in Italia.  Accadevano nella vita reale e colpivano la vita di persone in carne ed ossa” dice il sindaco.

Per Quintino Rocca il Manifesto della Razza è stato un “Crimine tutto nostro, tutto Italiano.  Le leggi razziali sono state emesse da quello che era il nostro Governo Italiano, come del resto qualche anno prima le leggi fascistissime.  Si tratta di un’ignominia con cui dovremo sempre fare i conti. Perché la Storia c’insegna che l’Orrore, su questa Terra, rimane sempre a portata di mano pronto a tornare”.

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