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Motta S. Anastasia, tra Arte e Legalità con il progetto “Le strade da seguire”

Dopo Paterno’ anche Motta rientra nel circuito dei comuni facenti parte dell’itinerario che intreccia arte e legalità.

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“A egregie cose il forte animo accendono l’urne dei forti”… così dice un celebre verso, indicando l’alto valore civico che il ricordo dei grandi del passato risveglia nei vivi del tempo presente. A questo stesso principio sembra ispirarsi  il progetto che intende celebrare la vita e l’impegno civico che ha animato le vite di figure che hanno fatto storia e che alla stessa hanno dato una virata benefica. Ecco perché il progetto “Le strade da seguire”, è, davvero, una luce che si accende e che riscalda le speranze di chi attende un reale progresso umano.

L’iniziativa prevede la realizzazione di murales che raffigurano figure emblematiche della lotta contro la mafia, celebrando gli eroi siciliani e promuovendo modelli positivi per le nuove generazioni.  La “mission” del progetto “Le strade da seguire”, promosso dalla Fondazione Federico II, mira, infatti, a diffondere una cultura della legalità attraverso l’arte urbana in tutta la Sicilia.

Dopo Paterno’, dove, come si ricorderà, il progetto è stato inaugurato con tre opere realizzate su facciate di edifici popolari in via Massa Carrara, nei pressi dell’ospedale, adesso è la volta di un altro paese normanno, Motta Sant’Anastasia, che entra così nel circuito dei comuni facenti parte dell’itinerario che intreccia arte e legalità.

Un incontro tra il sindaco Antonio Bellia, il consigliere comunale Ivan Pellegrino (Fratelli d’Italia -Gruppo Galvagno), il consulente per i rapporti con il presidente dell’Ars Luca Pulvirenti e il presidente dell’Ars, nonché della Fondazione Federico II, onorevole Gaetano Galvagno, ha suggellato la comunione di intenti tra le parti coinvolte nell’iniziativa.
Già scelta l’area destinata a ospitare un murales che richiamerà i temi della giustizia e della legalità, presso la nuova piazza Duca d’Aosta. Il 10 febbraio l’artista designato dalla Fondazione Federico II alla realizzazione dell’opera di street art si metterà al lavoro per regalare alla comunità mottese un bene dall’alto valore civico.

Siamo davvero felici di essere parte del progetto promosso dalla Fondazione Federico II che ringrazio nella persona del presidente Gaetano Galvagno – dichiara il sindaco Antonio Bellia -, il quale ci ha accolto calorosamente. Diffondere nella nostra cittadina messaggi di legalità e giustizia è uno degli obiettivi della nostra amministrazione, infatti il proposito di realizzare quest’opera è nato da un’idea del nostro onorevole, deputato nazionale e vicesindaco di Motta, Anastasio Carrà, che per anni ha vestito la divisa dei Carabinieri, sottolineando la presenza istituzionale e la fiducia nelle forze
dell’ordine nel nostro territorio”.

“Le strade da seguire” si propone di creare una “via dell’Arte e degli Eroi” in Sicilia, non solo per mantenere viva la memoria e l’identità, ma anche per offrire opportunità turistiche e culturali, rigenerando e valorizzando i luoghi attraverso l’arte, se è vero, come è vero, (giusto per chiudere con la nota da cui si era partiti) che il rimando a quelle memorie “bella e santa fanno al peregrin la terra che le ricetta.”

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Catania, aeroporto Fontanarossa out per una gru, rabbia e amarezza tra i passeggeri

“È inammissibile che possa accadere quello che è avvenuto ieri mattina” ha detto l’assessore regionale Alessandro Aricò. Mentre Giovanni Lo Schiavo della Cisal Catania chiede agli “organi competenti di accertare eventuali omissioni e responsabilità”

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Rabbia e amarezza per i tantissimi utenti dello scalo aereo Fontanarossa che ieri mattina sono stati costretti a subire lo stop dei voli in partenza e in arrivo per la presenza di una gru che si trovava nell’area esterna e adiacente all’aeroporto la quale per un guasto è rimasta bloccata. Si tratta di una gru di Italfer che stava eseguendo lavori di prolungamento della pista, nel cantiere di Rfi.

Ci sono volute delle ore prima di smontarla e ripristinare le necessarie condizioni di sicurezza. Tutto ciò ha provocato la sospensione momentanea dell’operatività di Fontanarossa con diversi voli cancellati o dirottati in altri scali.

Una situazione che ha provocato un vespaio di polemiche. “È inammissibile che nel primo aeroporto della Sicilia possa accadere quello che è avvenuto ieri mattina- ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò- Per ore i voli da e verso Catania sono stati messi sotto scacco da una gru guasta accanto a una pista, costringendo a dirottare voli, anche provenienti da New York, e causando enormi disagi ai passeggeri, in un periodo di traffico intenso. Faremo sentire le nostre ragioni ai vertici di Rfi e confidiamo che episodi del genere non si debbano più verificare”.

Sulla stessa lunghezza d’onda i sindacati: “Quanto accaduto all’Aeroporto di Catania ha dell’inverosimile. Una situazione gravissima, che ha provocato enormi disagi a viaggiatori, turisti, lavoratori e lavoratrici, costretti a servirsi dell’aereo come unico mezzo di trasporto efficiente in Sicilia orientale”.  A parlare è Giovanni Lo Schiavo, responsabile provinciale della Cisal Catania, intervenuto con fermezza dopo l’interruzione totale dei voli in arrivo e in partenza dallo scalo etneo a causa della presenza di una gru edile lungo le direttrici di volo.  Una anomalia, che ha determinato lo stop delle operazioni di volo e il dirottamento di numerosi aerei su altri scali, come Palermo, Comiso e perfino Roma.

“Come Cisal Catania – prosegue Lo Schiavo- riteniamo doveroso e urgente prendere una posizione netta, ferma e inequivocabile: non è accettabile che una negligenza di questa portata possa mettere a repentaglio la sicurezza dei passeggeri e paralizzare uno snodo strategico per l’intera regione”.

I passeggeri, nonostante il disagio subito, non potranno richiedere alcun risarcimento alle compagnie aeree. Il tutto perché quanto accaduto rientra tra le circostanze eccezionali previste dal Regolamento UE 261/2024: “Oltre il danno, la beffa” commenta amaro Lo Schiavo.

“È importante che su quanto accaduto venga compartecipato anche il Presidente della Regione Siciliana, nella sua qualità di massima autorità politica e istituzionale del territorio. Serve un atto di responsabilità istituzionale per tutelare l’immagine della Sicilia e per garantire che episodi simili non si ripetano, soprattutto in un periodo cruciale per il turismo e per la mobilità dei cittadini siciliani- dice Lo Schiavo-  La Cisal Catania chiede con forza che gli organismi competenti facciano immediata chiarezza sull’accaduto e pretende che vengano accertate eventuali omissioni e responsabilità.

Se vi sono dirigenti, tecnici o soggetti istituzionali che hanno contribuito o non impedito una simile situazione, ne chiediamo le dimissioni immediate. Quanto accaduto non può passare sotto silenzio. Non è solo un disagio logistico, è il segnale di una gestione approssimativa e irresponsabile che, se confermata, va radicalmente corretta. A pagarne il prezzo, ancora una volta, sono i cittadini”, conclude Lo Schiavo.

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Adrano, oltre 300 telecamere contro inciviltà e degrado urbano

Tra le innovazioni più incisive, spicca l’introduzione di E-KILLER, una valigetta mimetica dotata di telecamera, pensata per contrastare l’abbandono illecito di rifiuti

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Adrano segna una svolta storica verso una città più sicura, ordinata e rispettosa delle regole. Con l’attivazione di oltre 300 nuove telecamere distribuite capillarmente su tutto il territorio urbano e periferico, l’amministrazione comunale rilancia con decisione il proprio impegno nella tutela del decoro e della legalità.

Dal centro storico alle zone industriali, da piazza Umberto fino alle aree periferiche, ogni angolo della città sarà monitorato in tempo reale, grazie a una rete di videosorveglianza intelligente. Il sistema, basato su tecnologie di ultima generazione, è direttamente collegato con le forze dell’ordine, garantendo un controllo costante e tempestivo su tutto il territorio.

Tra le innovazioni più incisive, spicca l’introduzione di E-KILLER. Si tratta di una valigetta mimetica dotata di telecamera, pensata per contrastare l’abbandono illecito di rifiuti. Collocata strategicamente nei punti più critici, E-KILLER si confonde tra i rifiuti e, senza farsi notare, registra e documenta i trasgressori in azione, fornendo prove inconfutabili per l’identificazione e la sanzione degli autori. Oltre al contrasto dei reati ambientali, la nuova infrastruttura rafforza la prevenzione contro furti, atti vandalici e danneggiamenti. Un investimento sulla sicurezza di tutti, reso possibile anche grazie alla sinergia costante con le forze dell’ordine locali.

“Lo avevamo promesso: Adrano sarebbe rinata – dichiara l’ Amministrazione – oggi aggiungiamo un nuovo tassello alla costruzione di una città più moderna, vivibile e rispettata.” Quella messa in campo non è solo una rete di telecamere, ma una rete di fiducia e corresponsabilità tra istituzioni e cittadini.

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