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Catania, ruba un’auto in centro ma viene subito individuato e arrestato

La fuga del ladro è durata pochi minuti: l’uomo è stato individuato e bloccato malgrado i suoi tentativi di opporsi agli agenti, uno dei quali è stato comunque ferito alla mano

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Se non fosse cronaca vera, ci sarebbe da sorridere, per la vicenda del ladro protagonista che, impegnato nel furto di un’auto, stavolta si è fatto tradire da un innocente pacco che, con ingenua noncuranza, aveva abbandonato, insieme alla sua bici, nei pressi del veicolo che aveva rubato.

Il fatto è avvenuto a Catania, nei pressi della basilica Collegiata, dove un ladro d’auto, adocchiato il veicolo, lo ha rubato, lasciando, come detto, la sua bici e un pacco per terra, poi, salito a bordo, ha avuto giusto il tempo di fare un giro, portandosi attraverso via Vitt. Emanuele a piazza Borsellino, quindi ha raggiunto la via Plaia.

La Polizia di Stato si è innanzitutto  insospettita per la presenza di quel pacco, abbandonato in pieno centro storico e ha perciò adottato le precauzioni del caso, chiedendo l’intervento degli specialisti del nucleo artificieri dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura che hanno svolto tutti gli accertamenti del caso, mentre i Vigili del Fuoco hanno provveduto a circoscrivere l’area. Dal momento che le verifiche hanno escluso la presenza di ordigni, l’attenzione si è concentrata nella ricostruzione degli spostamenti dell’auto, utilizzando le immagini delle telecamere della zona degli agenti della Digos della Questura di Catania.  Con una certa facilità, e in breve tempo, il responsabile del furto, un catanese di 33 anni è stato raggiunto da una pattuglia della Digos, impegnata in un servizio di controllo nel quartiere San Cristoforo. L’auto rubata era parcheggiata in via Plaia con il ladro accanto.

Fermato per un controllo, l’uomo, già noto per precedenti di furto di auto, ha cercato in tutti i modi di eluderlo, scalciando e sgomitando tra i poliziotti al punto da ferirne uno alla mano. Una volta bloccato, il 33enne è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni ed è stato denunciato sia per il furto dell’auto, sia per il possesso di strumenti di effrazione, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva.

La successiva perquisizione ha permesso il ritrovamento di svariati oggetti che hanno confermato che l’uomo non era nuovo a simili reati: è stato trovato in possesso di svariati oggetti potenzialmente offensivi e di solito utilizzati per forzare serrature e auto, nascosti in uno zaino. Tra gli arnesi, sono stati trovati delle forbici con lamiera di circa 20 centimetri, una pinza con punte in ferro di circa 10 centimetri, due chiavi inglesi in ferro di circa 15 centimetri e un cacciavite con punta americana. L’autore del furto è stato processato per direttissima e, successivamente, posto agli arresti domiciliari.

 

Cronaca

Catania, arrestato 24enne per lesioni e denunciato per maltrattamenti e danneggiamento

La vittima ha raccontato ai poliziotti che aveva deciso di troncare la relazione per le continue violenze che avrebbe subito in più occasioni. Tuttavia l’uomo avrebbe continuato a tartassarla di messaggi per cercare di vederla

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Si è arrampicato su una grondaia per intrufolarsi nel nuovo appartamento dell’ex compagna, aggredendola con un morso sulla guancia. A mettere fine all’incubo vissuto da una donna sono stati gli agenti della Polizia di Stato, intervenuti dopo l’allarme lanciato dalla stessa vittima mediante il Numero Unico di Emergenza.

I poliziotti sono giunti nell’abitazione della donna, trovandola in lacrime e con una tumefazione sulla guancia destra. I poliziotti hanno anche fermato l’aggressore mentre la stava strattonando.

La vittima ha spiegato di essere stata aggredita dal 24enne che l’avrebbe anche tirata per i capelli, dopo essere riuscito a salire al secondo piano dell’abitazione, arrampicandosi su una grondaia in modo da raggiungere il balcone, per poi sfondare una finestra ed entrare in casa, terrorizzando la sua ex compagna.

Durante la notte, l’aggressore avrebbe cercato in tutti i modi di accedere all’appartamento, sferrando diversi calci alla porta dell’abitazione. Nonostante le urla della donna e gli accorati appelli ad andare via, l’uomo non si sarebbe arreso.

Prima di ascoltare la donna, i poliziotti hanno richiesto l’intervento di un’ambulanza in modo da ricevere tutte le cure sanitarie del caso per le ferite riportate.

Una volta tranquillizzata, la vittima ha raccontato ai poliziotti che aveva deciso di troncare la relazione, separandosi dal 24enne, per le continue violenze che, anche in relazione alla sua tossicodipendenza, avrebbe subito in più occasioni al punto da cercare una sistemazione in un’altra casa. Ciononostante, l’uomo avrebbe continuato a tartassarla di messaggi per cercare di vederla.

Secondo quanto riferito dalla vittima dell’aggressione, non si sarebbe trattato di un episodio isolato, ma, già in passato, sarebbero state diverse le violenze perpetrate dall’uomo e mai denunciate per paura di subire ulteriori ritorsioni.

Nella stessa serata, l’uomo si sarebbe presentato nei pressi della nuova casa della donna per due volte, urlando in strada nel tentativo di farsi aprire. Il 24enne è stato arrestato per lesioni aggravate dai futili motivi e denunciato per maltrattamenti in famiglia e danneggiamento. L’uomo si trova in carcere.

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Cronaca

Catania, i carabinieri del NAS sequestrano azienda che produce cosmetici

Sono state riscontrate gravi carenze igienico sanitarie per la presenza di sporco diffuso, scaffali arrugginiti, pareti e soffitti scrostati. 

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Il NAS Carabinieri di Catania, nel corso di mirati servizi tesi a garantire la sicurezza del consumatore nell’ambito della produzione di prodotti di cosmesi, ha proceduto al controllo di uno stabilimento di produzione cosmetici, ubicato nell’area dei paesi etnei.

Nel corso dell’ispezione, nel locale laboratorio, sono state riscontrate gravi carenze igienico sanitarie per la presenza di sporco diffuso, scaffali arrugginiti, pareti e soffitti scrostati.

Inoltre, è stato riscontrato che le materie prime erano stoccate in un garage, attiguo al predetto laboratorio, privo di autorizzazione e mantenuto in pessime condizioni igieniche.

Al termine della verifica, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo l’intero insediamento produttivo e complessivi 670 kg di materie prime e prodotti finiti, con contestuale segnalazione alle competenti autorità sanitaria e amministrativa. Il valore di quanto sottoposto a vincolo è stato quantificato, complessivamente, in circa 300 mila euro.

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