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In Primo Piano

Adrano, prende a morsi sorella e strattona madre: denunciato 19enne

Alla base della lite, ci sarebbe la mancata pulizia della casa. Sarebbero emerse profonde incomprensioni tra l’aggressore e i familiari

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Ha preso a morsi la sorella e ha strattonato la madre al culmine dell’ennesimo litigio in famiglia. Per questo motivo, la Polizia ha denunciato un giovane di 19 anni di Adrano per maltrattamenti. Sono stati gli agenti della squadra volanti del Commissariato di Adrano ad intervenire in un’abitazione del centro storico, dopo la richiesta di aiuto avanzata tramite il Numero Unico d’Emergenza 112. Giunti sul posto, i poliziotti hanno riscontrato un furibondo litigio riconducibile, secondo la testimonianza della madre, alle mancate pulizie della casa che avrebbero fatto scoppiare l’ira del figlio 19enne. Il giovane avrebbe aggredito prima la sorella di 24 anni, spintonandola con violenza e giungendo persino a morderla. Poi si sarebbe scagliato contro la madre di 51 anni che, dopo un primo tentativo di calmare il figlio, risultato del tutto vano, ha richiesto l’aiuto della Polizia, temendo che la situazione potesse degenerare. Calmati gli animi, i poliziotti hanno provveduto ad accompagnare il giovane negli uffici del Commissariato per tutti gli accertamenti del caso, mentre la sorella ha fatto ricorso alle cure mediche dell’ospedale di Biancavilla, con una prognosi di 20 giorni. Anche con i poliziotti, il giovane ha continuato a sproloquiare contro la madre e la sorella, adducendo motivazioni e recriminazioni per tentare di giustificare la sua reazione. Dalle parole del giovane emergeva una radicata avversione nei confronti delle due donne, derivante, probabilmente, da profonde incomprensioni createsi nell’ambito della convivenza.

In Primo Piano

Catania, lotta ai reati ambientali: oltre 430 sanzioni in un mese

La Polizia al lavoro per il corretto smaltimento dei rifiuti per garantire decoro urbano

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Particolarmente attiva ad aprile la Sezione Ambientale della Polizia Municipale di Catania che ha avviato una vasta azione di controllo contro l’abbandono illecito di rifiuti, elevando complessivamente 433 sanzioni per un totale di oltre 144 mila euro.

Nello specifico, gli agenti, grazie a appostamenti strategici in diverse zone della città, tra cui Via Barcellona, Via Aurora, Via della Regione, l’incrocio tra Via Garibaldi e Via Della Palma, e quello tra Piazza delle Universiadi e Via Licciardi, hanno sorpreso ben 325 persone a conferire rifiuti in modo irregolare. Analoga azione è stata effettuata nella zona sud della città dove, grazie al sistema di videosorveglianza, sono stati identificati 108 soggetti intenti ad abbandonare rifiuti non conformi.

Un caso particolarmente grave si è verificato il 5 maggio in via Ungaretti, dove un 35enne è stato fermato a bordo di una moto ape carica di rifiuti. Il veicolo, sprovvisto di assicurazione e revisione, era guidato da un soggetto senza patente: è stato sequestrato insieme al carico.

L’Amministrazione comunale rinnova l’appello al rispetto delle norme sullo smaltimento dei rifiuti, invitando i cittadini a collaborare per il decoro urbano.

 

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Cronaca

Catania, salvata cavalla destinata, forse, alle corse clandestine

L’equino era stato confinato in uno spazio aperto, delimitato da un recinto fatto di filo spinato, senza cibo e acqua e presentava la punta delle orecchie mozzata

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Una cavalla di soli 2 anni era stata lasciata all’interno di un recinto, senza acqua né cibo, ma è stata salvata dalla Polizia di Stato, che l’ha sequestrata ed affidata ad un’azienda del ragusano che se ne prenderà cura in attesa di rintracciare il legittimo proprietario.

I poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, durante uno dei mirati servizi di prevenzione e repressione delle corse e della macellazione clandestina, hanno proceduto ad un controllo in viale Biagio Pecorino, dove era stata segnalata la presenza di un cavallo tenuto in condizioni di abbandono.

Gli agenti hanno potuto constatare, una volta giunti sul posto della segnalazione, che la cavalla era stata confinata in uno spazio aperto, delimitato da un recinto fatto di filo spinato, senza cibo e acqua e presentava la punta delle orecchie mozzata.

I poliziotti sono riusciti ad accertare che la cavalla era stata portata e rinchiusa in quel luogo circa sette giorni prima e che della stessa si prendevano cura alcuni ragazzini che ogni tanto passavano da lì lasciandole del cibo.

Unitamente alla Polizia di Stato era presente un medico del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari dell’ASP di Catania, che, ha verificato la presenza del chip identificativo ma, date le precarie condizioni in cui l’animale era tenuto, ha ritenuto di dover procedere al suo sequestro, affidandolo ad un’azienda specializzata, in attesa di rintracciare ed identificare il suo proprietario.

 

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