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Cronaca

Etna, colata lavica, intervento dei soccorritori per aiutare 8 persone smarrite

Le operazioni sono state ultimate intorno alle 03.30 del mattino, mentre nella “Pista Altomontana” in territorio di Biancavilla una persona si sarebbe fratturata un arto

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foto dalla pagina "Facebook" Salvo Cocina

Per osservare la colata lavica dell’Etna che ha raggiunto quota 1800 metri, a circa 700 metri dalla Pineta di Adrano, sono migliaia i turisti e gli escursionisti che in queste ore hanno presso d’assalto la zona dove si trova il flusso lavico. A volte è necessario l’intervento dei soccorritori visto che turisti perdono il senso dell’orientamento.

E’ successo ieri sera intorno alle 23 nella zona del “Rifugio Galvarina” nei pressi del Piano delle Felci.  Otto persone, tra cui due minori, originari di Bronte, si sarebbero smarriti. Da qui la chiamata alla centrale operativa dei vigili del fuoco. Sul posto è stata inviata la squadra dei pompieri di Adrano, i quali hanno raggiunto le persone smarrite. Tutte in buone condizioni di salute, sono state messe in sicurezza e condotte presso l’area dove avevano parcheggiato le auto. Non è stato necessario l’intervento del personale medico. Le operazioni di soccorso sono state ultimate verso le ore 03.30 del mattino. Presenti anche soccorso alpino e speleologico e Finanzieri del soccorso alpino.

Altro intervento intorno alle 20 nella zona della “pista Altomontana” in territorio di Biancavilla. Da quanto si apprende dalla sala operativa dei vigili del fuoco una persona sarebbe caduta rovinosamente e si sospetterebbe la frattura di un arto. Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Paternò. Ed ieri nella zona del Rifugio Galvarina il sindaco di Adrano Fabio Mancuso ha effettuato un sopralluogo nella zona della colata lavica . P

 

Ancora una notte di interventi di soccorso per la Stazione Etna sud del Servizio Regionale Sicilia del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) sul fronte lavico nell’area del Rifugio Galvarina.
Il fronte lavico infatti, continua ogni notte ad essere preso d’assalto da migliaia di persone, che in maniera inadeguata, ignorano la pericolosità dell’evento e i rischi dell’ambiente innevato ghiacciato e frequentato in orario notturno, peraltro in assenza di competenze.
Le recenti ordinanze sindacali, complice la totale assenza di controlli, non hanno portato naturalmente ad alcun cambio di situazione ed ogni notte si verificano molteplici interventi di soccorso e gruppi di persone disperse o gravemente infortunate che vedono le squadre di soccorso impegnate da notte fonda all’alba. Il Servizio Regionale Sicilia invita al totale e puntuale rispetto delle Ordinanze Sindacali emesse dai Sindaci dei territori interessati dall’evento.

Il soccorso alpino e speleologico siciliano, inoltre, ha evidenziato che in occasione dell’intervento di soccorso effettuato nella serata di domenica sul fronte lavico nei pressi dell’altopiano della Galvarina, area “invasa da diverse migliaia di turisti e curiosi, i Tecnici della Stazione Etna sud del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico si sono avvalsi del valido supporto dell’associazione Rangers Europa di Nicolosi, che ha immediatamente messo a disposizione un mezzo cingolato a due moduli BV-206. Il mezzo è stato impiegato per trasportare una intera famiglia colta da spossatezza”.

Cronaca

Biancavilla, arrestato un 44enne per maltrattamenti, vittima la compagna

Tra i due sarebbe scoppiata una discussione per futili motivi, alimentata dallo stato di ubriachezza dell’uomo, poi degenerata con un pugno allo zigomo destro della donna

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Un uomo di 44 anni di Biancavilla è stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Paternò, perché responsabile di maltrattamenti in famiglia.  La donna, in particolare, ha chiamato in suo soccorso i carabinieri quando il marito, rientrato a casa, sarebbe scoppiata una discussione per futili motivi, purtroppo alimentata dallo stato di ubriachezza dell’uomo.

La lite, però, sarebbe ben presto degenerata allorquando, alla presenza della loro figlia minorenne, il 44enne avrebbe inveito contro la moglie minacciandola di morte <<… Ti uccido e ti metto dentro la bara, troverò pace solo quando ti ammazzo! …>>, quindi l’avrebbe colpita con un pugno allo zigomo destro, tanto che la vittima, temendo il peggio, sarebbe scappata riuscendo a chiamare i carabinieri.

La pattuglia della stazione di Paternò, giunta in pochi minuti presso l’abitazione della coppia, ha provveduto dapprima a chiedere l’intervento dei medici del 118 affinchè prestassero le prime cure alla donna, quindi ha eseguito gli accertamenti sul conto del marito, il quale, soltanto una ventina di giorni prima, era già stato denunciato per maltrattamenti. L’arresto dell’uomo è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Catania, Polizia di Stato “salva” cinque cavalli destinati forse alle corse clandestine

Ad agire poliziotti del commissariato di San Cristoforo e personale veterinario dell’Asp. Un uomo denunciato ed elevate sanzioni per oltre 20 mila euro

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Cinque cavalli sottoposti a fermo amministrativo, probabilmente destinati alle corse clandestine, e sanzioni per oltre 20 mila euro. E’ il bilancio di un’attività svolta a Catania dagli agenti di polizia del commissariato di San Cristoforo e personale veterinario dell’Asp che hanno controllato una zona dell’omonimo quartiere, dove sono state controllate tre stalle.

Nel primo caso, i poliziotti hanno riscontrato una struttura del tutto improvvisata, al cui interno è stato trovato un cavallo movimentato senza i previsti documenti di accompagnamento. Inoltre, sono stati rinvenuti e sequestrati diversi farmaci dopanti. Il gestore della stalla abusiva, un catanese di 47 anni, è stato denunciato a piede libero. I controlli si sono poi spostati nell’allevamento d’origine dell’animale che, seppur regolarmente registrato, presentava trascritto nel registro di stalla un numero di animali superiore a quello dei cavalli effettivamente presenti.

Tali allevamenti vengono definiti, in gergo, “canaglia” in quanto metterebbero a disposizione il proprio “codice stalla” per effettuare movimentazioni di cavalli senza i prescritti documenti di accompagnamento e in violazione di precise norme sanitarie.

In genere, gli animali coinvolti in questo tipo di scambio vengono rivenduti, per essere poi destinati alle corse clandestine o collocati in ulteriori siti non registrati, privi delle più elementari condizioni di biosicurezza in grado di garantire il loro benessere. Anche nella terza stalla controllata i poliziotti hanno riscontrato diverse gravi irregolarità, a cominciare dall’assenza del “codice stalla”. Inoltre, i veterinari dell’Asp hanno rilevato carenti condizioni igienico-sanitarie tali da impedire la permanenza degli animali.

 

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