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Cultura

Paternò: All’IC Marconi una conferenza sul Cyberbullismo rivolta a insegnanti, studenti e genitori

Cos’è il cyberbullismo, conoscerlo, prevenire i rischi e diffondere la consapevolezza su ciò che vuol dire essere “vittime” o “carnefici” di un fenomeno sempre più diffuso, se ne parlato in un incontro che si è tenuto nel plesso “A.Moro”

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Cos’è il cyberbullismo, conoscerlo, prevenire i rischi e diffondere la consapevolezza su ciò che vuol dire essere “vittime” o “carnefici” di un fenomeno sempre più diffuso, al tavolo di una conferenza che si è tenuta nel salone del plesso “A.Moro” di Paternò allestito dall’I.C. “Marconi” in collaborazione con l’ente FORMAZIONE SICILIA ETS.

Una serie di incontri al centro di un progetto culminato nella conferenza, tenutasi venerdì 21 febbraio, dal titolo “Navigare sicuri: conoscere e prevenire i rischi del cyberbullismo” – CresceRete sereni” cui hanno preso parte Angelita Spampinato (Coordinatrice del progetto), Lidia Caliò (Assistente Sociale del Comune di Paternò), Letterio Freni (Direttore Tecnico Superiore della PS del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Polizia Postale Sicilia Orientale), Alfredo Torrisi (Medico e Psicoterapeuta) e Anthony Distefano (Caporedattore LiveSicilia Catania). Tanti e preziosi gli interventi rivolti ai giovani presenti  come quello della  dott.ssa Caliò  che ha spiegato quali sono le figure che vengono coinvolte indicando l’iter procedurale per la denuncia e gli enti preposti. Il Dott. Letterio Freni ha “spronato” i ragazzi a riflettere su quanta “leggerezza” possa esserci nelle “adesioni” ai social network e agli ormai dilaganti giochi on line, spesso limitati ai ragazzi con età inferiore ai 14 anni.

Molti  gli interventi da parte degli studenti che hanno posto domande e riportato esperienze vissute in prima persona. Questo interesse e coinvolgimento ha fatto comprendere a tutti i presenti quanto questo sia un tema molto vicino ai giovani.

Il progetto è stato rivolto agli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria agli studenti della  scuola secondaria di I grado, a insegnanti e genitori per rendere tutti più consapevoli della insidiosità e pericolosità di tale fenomeno.

Il progetto prevede training formativi e di aggiornamento attraverso incontri con genitori e insegnanti sia in sedi comuni (il primo dei quali si terrà on line lunedì 24 febbraio alle  ore 16:00 con il Dott. Torrisi), sia separatamente.

Con i genitori verranno trattate tematiche relative agli stili educativi, agli stili comunicativi, alle tappe dell’età evolutiva (pubertà e adolescenza), alle strategie di gestione del conflitto e ai sistemi di parent control.

Con i docenti si affronteranno tematiche come la gestione dei casi difficili, il clima d’aula, la gestione del conflitto e la supervisione casi.

La Dirigente, prof.ssa M. Santa Russo, ha annunciato che a breve verrà istituito, all’interno delle sedi di Paternò e Ragalna, un centro di ascolto per gli alunni con specialisti con i quali i ragazzi potranno confrontarsi per superare questa difficile fase del periodo adolescenziale.

La conferenza si è conclusa con un appello collettivo: tutti devono fare la loro parte nella lotta contro il cyberbullismo.

ARS

Misterbianco: Inaugurato il sito archeologico “Campanarazzo”, la “Pompei dell’Etna”

“Per la nostra comunità è un momento di grande emozione – ha dichiarato il sindaco di Misterbianco Marco Corsaro – perché finalmente l’unicità del sito di Campanarazzu diventa un tesoro archeologico aperto al mondo, fruibile da tutti”

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Un momento storico per la città di Misterbianco. Inaugurato, oggi, il sito archeologico “Campanarazzo” la chiesa Madre di Misterbianco, in stile tardo-rinascimentale, invasa e travolta dalla lava dell’Etna nel 1669 che oggi, grazie ad un lavoro di valorizzazione avviato dall’Amministrazione comunale ed al finanziamento della Regione Sicilia, si apre al pubblico. Si tratta di quella che viene definita la “Pompei dell’Etna”, la la chiesa, infatti, è stata recuperata scavando nella pietra della colata lavica del 1669. La Regione Siciliana, ricordiamo, con la legge 8 del 2022, ha istituito la “Giornata della memoria dell’eruzione dell’Etna del 1669”.

“Per la nostra comunità è un momento di grande emozioneha dichiarato il sindaco di Misterbianco Marco Corsaroperché finalmente l’unicità del sito di Campanarazzu diventa un tesoro archeologico aperto al mondo, fruibile da tutti. Siamo convinti che questa sarà una grande opportunità di riscoperta e valorizzazione culturale, economica e sociale per il nostro territorio. In quest’ottica abbiamo anche utilizzato i fondi del Pnnr – sottolinea il sindaco Corsaro – per creare un nuovo Parco archeologico-naturalistico nell’area circostante agli scavi. A breve avvieremo un cantiere da oltre un milione di euro, inserendo così Campanarazzu in un rinnovato contesto ambientale e turistico.”

E stamani, dunque, l’inaugurazione che ha visto la partecipazione sentita del primo cittadino, assessori e consiglieri comunali, i deputati regionali Jose Marano e Giuseppe Castiglione, Gilberto Aragona per l’Assessorato regionale ai Beni culturali, Franco La Fico Guzzi per la Soprintendenza ai Beni culturali di Catania, il direttore dell’INGV-Osservatorio Etneo di Catania, Stefano Branca, il parroco Nino Vitanza per la Fondazione Monasterium Album. Presenti anche docenti e alunni delle scuole della città di Misterbianco.

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ambiente

Nicolosi, Il laboratorio “Mount Etna” ripensa l’abitare sul vulcano

Un workshop internazionale esplora nuove soluzioni per l’integrazione tra natura e architettura

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L’Etna diventa il fulcro di un’importante iniziativa di ricerca internazionale volta a esplorare strategie innovative per la tutela del paesaggio, la riqualificazione dei ruderi e la valorizzazione del sottosuolo archeologico del vulcano attivo più grande d’Europa, riconosciuto come Patrimonio dell’UNESCO.

Dal 21 al 23 febbraio, la sede del Parco dell’Etna a Nicolosi ospiterà il laboratorio di architettura “Mount Etna. Abitare il vulcano, memorie, tecniche, natura”, promosso dall’Ente Parco dell’Etna in collaborazione con l’Archeoclub d’Italia e con il patrocinio dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana. Il progetto vede anche il coinvolgimento dell’Assemblea Regionale Siciliana e della Fondazione Federico II.

L’iniziativa riunisce esperti e ricercatori provenienti da prestigiose università internazionali, tra cui Palermo, Catania, Napoli, Madrid, Barcellona, Smirne e Parigi, affiancati da cinque gruppi di progettazione etnei. Il programma di studi si concentra su un nuovo modello di ristrutturazione e fruizione dei ruderi, basato su un approccio filologico e critico, nel rispetto delle carte del restauro e delle moderne teorie architettoniche sul rapporto tra antichità e contemporaneità.

“Natura abitata” sarà il tema centrale del laboratorio, con l’obiettivo di individuare soluzioni architettoniche sostenibili per integrare il paesaggio etneo con la vita delle comunità locali. Il workshop vedrà la partecipazione di specialisti in vulcanologia, architettura, geologia e diritto, favorendo un dialogo interdisciplinare su storia, arte, ambiente e tecnologia.

Come sottolineato dall’architetto Francesco Finocchiaro, direttore del Dipartimento Architettura e Paesaggi di Archeoclub d’Italia, il progetto rappresenta non solo un’importante occasione di ricerca e sperimentazione, ma anche un’opportunità di cooperazione tra enti, studiosi e progettisti per ripensare il modo in cui l’uomo abita il territorio etneo, conciliando memoria, tecnica e natura.

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