Sulla morte di Simone D’Arrigo, il 16enne caduto da un’altezza di 15 metri da un lucernario al centro commerciale “Etnapolis” c’è da registrare la presa di posizione della famiglia D’Arrigo che, attraverso il proprio legale, l’avvocato Luca Enrico Blasi, stoppa “qualsiasi” ricostruzione relativa alla tragedia di Simone. “Con amarezza hanno letto titoli di giornali e post sui social che attribuiscono la scomparsa del figlio a ‘sfide’ o ‘giochi di morte’, ipotesi non suffragate da alcun elemento certo. I primi a voler conoscere la verità sull’accaduto sono loro stessi e per tale motivo attendono gli esiti delle indagini della Procura della Repubblica che ritengono possa essere l’unica Istituzione che può far luce sull’accaduto” ha sostenuto l’avvocato Blasi.
“Nonostante l’attenzione pubblica sul caso, in questo momento non ritengono di rilasciare dichiarazioni, se potranno essere utili alle indagini, per quel poco di cui sono a conoscenza, lo faranno con le autorità preposte a svolgere le indagini anche attraverso il mio ausilio auspicando che cessi la divulgazione di notizie non supportate da elementi certi anche al fine di tutelare il loro dolore e garantire il corretto svolgimento delle indagini” ha concluso il legale della famiglia D’Arrigo.