Tentati atti sessuali e violenza sessuale continuata e aggravata con minorenne. Sono le accuse contestate ad un uomo di 20 anni di Catania che è stato arrestato dalla Polizia di stato. Allo stato attuale il 20enne si trova ai domiciliari con braccialetto elettronico. Vittima la nipote minore di 14 anni. I fatti contestati all’uomo sarebbero avvenuti nel quartiere Picanello nel capoluogo etneo. L’attività investigativa è partita quando la polizia è intervenuta lo scorso 2 febbraio per una lite in famiglia scoppiata tra il 20enne e suo padre.
Quest’ultimo è venuto a conoscenza dei presunti abusi sessuali perpetrati dal figlio ai danni di una nipote, minore, la quale avrebbe detto di essere stata costretta, ad avere rapporti sessuali sin da quando aveva undici anni e che per convincerla le sarebbero stati promessi pagamenti in danaro.
Sebbene il presunto autore degli abusi, all’arrivo della polizia, si fosse già allontanato dall’abitazione, dalle successive indagini è emerso che l’indagato avrebbe compiuto atti sessuali con la minore – infra-quattordicenne- consistiti anche in rapporti sessuali completi. In un’occasione verificatasi nell’ottobre del 2023, da quanto riferito dalla Procura, l’uomo dopo avere tirato i capelli alla ragazzina, l’avrebbe costretta a consumare un rapporto sessuale completo in un posto isolato, nonostante la minore avesse esternato il proprio dolore e avesse pianto.
Inoltre, dalla ricostruzione dei diversi episodi narrati dalla minore, si sarebbe evidenziato che l’indagato avrebbe iniziato ad abusare della ragazzina a partire dal novembre del 2021, quando la vittima aveva solo undici anni e l’indagato fosse minorenne, durante un viaggio di famiglia in Puglia (per cui procederà la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catania).
Dalle indagini è emerso, da quanto riferito dalla procura, che l’indagato avrebbe manifestato un atteggiamento aggressivo, desunto non solo dalle reazioni violente da parte dell’uomo manifestate in occasione dei rifiuti alle sue avances ricevuti dalla vittima, ma anche dalle recenti minacce rivolte dall’indagato ai suoi familiari una volta scoperto, oltre che dall’esistenza a suo carico di un provvedimento di ammonimento del Questore per atti di violenza domestica commessi nei confronti dei genitori. Il giovane è stato rintracciato presso la sua abitazione e all’esito della perquisizione è stato rinvenuto e sequestrato il suo dispositivo telefonico, su cui verranno svolti ulteriori accertamenti.