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Cronaca

Catania, commissione regionale antimafia incontra Prefetto e sindaci

“La commissione regionale antimafia ha ripreso la mappatura sullo stato di Cosa nostra siciliana partendo da Catania, dato che oltre il 20% dei comuni catanesi è coinvolto in infiltrazioni mafiose” ha detto il presidente Antonello Cracolici

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“La politica rompa qualunque legame con i clan mafiosi: ognuno di noi conosce i propri territori e sa chi rappresenta cosa. Avere a che fare con personaggi che sono espressione della criminalità organizzata per ottenere qualche voto significa mettersi a disposizione, e cioè voto di scambio politico – mafioso. Dobbiamo tutti alzare gli occhi sulle infiltrazioni mafiose nelle nostre comunità”. A dirlo è il presidente della commissione antimafia all’Ars Antonello Cracolici a margine dell’audizione della commissione alla prefettura di Catania dove son ostati ascoltati i sindaci dei comuni etnei.

“La commissione regionale antimafia ha ripreso la mappatura sullo stato di Cosa nostra siciliana partendo da Catania, dato che oltre il 20% dei comuni catanesi è coinvolto in infiltrazioni mafiose e ci sono comuni per i quali verrà chiesto nei prossimi giorni l’accesso ispettivo, come Ramacca; siamo partiti da qui perché la situazione appare più acuta in questo momento, ma il problema non riguarda solo Catania- ha detto Cracolici- Storicamente la mafia tendeva a intimidire la politica, ma evidenze investigative hanno mostrato come, in nome del consenso, una serie di ‘pseudopolitici’ ritenga di dover entrare in contatto con queste persone. La politica presunta tale tende a minimizzare il ruolo dei clan e la loro capacità di raccogliere consenso, ma se la politica si mette a disposizione è inevitabilmente subalterna alla criminalità.

Catania è stato inoltre il territorio con sequestri di tonnellate di stupefacenti, segno degli enormi interessi che vi sono dietro. Infine abbiamo ascoltato i sindaci di Catania e provincia, convocati in prefettura per avere contezza del fenomeno mafioso e perché i comuni sono il primo avamposto per combattere la criminalità” ha detto ancora Cracolici.

Cronaca

Catania, controllo nel rione San Berillo, trovata droga nei muri di edifici diroccati

I poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato 420 grammi di marijuana, 152 grammi di hashish, 2 grammi di cocaina e 9 pasticche della cosiddetta “droga dello stupro”, per un peso di 6 grammi.

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Controllo straordinario ad opera della Polizia di Stato nel quartiere di San Berillo a Catania.

Grazie anche alla presenza dell’unità cinofila, è stato effettuato un controllo antidroga nella zona che ha permesso di trovare droga, apparentemente abbandonata tra le intercapedini dei marciapiedi e i muri perimetrali di edifici ormai diroccati.

Nello specifico, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato 420 grammi di marijuana, 152 grammi di hashish, suddivisa in panetti, 2 grammi di cocaina e 9 pasticche di cocaina rosa, la cosiddetta “droga dello stupro”, per un peso di 6 grammi.

Durante la perlustrazione gli agenti hanno controllato un chiosco adibito alla vendita di alimenti e bevande, allestito abusivamente in strada.

Individuato il proprietario, si tratta di uno straniero che aveva utilizzato alcune strutture in legno per chiudere una parte della via in modo da esporre la merce da vendere ai potenziali clienti. Sotto la tettoia aveva piazzato pure un frigorifero. All’uomo è stata contestata una sanzione di 3.580 euro, mentre la merce è stata sequestrata.

Nel corso del controllo, inoltre, i poliziotti hanno trovato in un’altra via un’autovettura risultata rubata e che probabilmente veniva usata da qualcuno come riparo per la notte.

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Cronaca

Catania, arrestato un cittadino straniero con l’accusa di estorsione

Le indagini sono partite nel momento in cui un giovane ha denunciato di essere stato vittima di estorsione della propria autovettura Mercedes, in quanto avrebbe maturato un debito con il suo pusher

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A Catania un cittadino della Guinea Bissau è stato arrestato con l’accusa di estorsione. Ad operare il fermo agenti della Squadra Mobile del capoluogo etneo. Le indagini sono partite nel momento in cui un giovane, nelle prime ore del mattino, si è presentato presso gli Uffici della polizia, raccontando di essere stato vittima di estorsione della propria autovettura Mercedes.

In particolare il giovane avrebbe maturato un debito con il suo spacciatore. A fronte di un debito di poche decine di euro legato all’acquisto di stupefacenti,  maturato all’interno del quartiere San Berillo, alla vittima gli sarebbe stato ordinato di consegnare la propria autovettura e il telefono cellulare, promettendone la restituzione solo all’atto del pagamento del debito. Non solo, ma nel momento in cui la vittima avrebbe provato a replicare chiedendo che le fosse restituita l’auto per potersi recare presso uno sportello bancomat a prelevare quanto richiesto, sarebbe stata circondata da un gruppo di soggetti che gli avrebbero intimato di andare via.

Non abbandonando la speranza di poterla riottenere indietro, il giovane sarebbe ritornato nei vicoli di San Berillo, arrivando a notare che la propria auto sarebbe stata condotta da un cittadino straniero che, complice del primo, avrebbe rifiutato di restituirla e con fare minaccioso ribadiva la necessità di dover saldare prima il debito.

I poliziotti, acquisita la denuncia, si sono attivati nella ricerca del mezzo fino a rinvenirlo, già in poche ore,  non distante dal luogo, parcheggiato con le portiere chiuse. Quando i poliziotti si trovavano sul luogo dove sarebbe avvenuto il fatto hanno notato lo stesso uomo che si trovava prima alla guida dell’auto che in procinto di avvicinarsi al veicolo è stato fermato e perquisito. E’ stato trovato in possesso delle chiavi dell’auto. L’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.

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