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In Primo Piano

Catania, salute della bocca, successo per il primo incontro con i bambini delle scuole

Si parte dai più piccoli per spiegare quanto sia importante la prevenzione e la pulizia per evitare l’insorgere di disturbi che potrebbero portare anche a patologie serie.

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La salute della bocca, dei denti e del cavo orale.

Si parte dai più piccoli per spiegare quanto sia importante la prevenzione e la pulizia per evitare l’insorgere di disturbi che potrebbero portare anche a patologie serie.

È per questo che è nato il progetto del Piano Sanitario Regionale “Prevenzione, diagnosi e terapia delle Lesioni del Cavo Orale, delle Carie dentali, della Malattia Parodontale riscontrate nei cittadini “fragili” o in età scolastica della provincia di Catania” che sta riscuotendo un grande successo tra i bambini delle scuole della città.

L’iniziativa ha preso il via dall’Istituto Comprensivo Sante Giuffrida di Catania ed i piccoli partecipanti, guidati dalla dirigente scolastica Maria Concetta Lazzara e dagli insegnanti, si sono mostrati particolarmente interessati grazie anche all’approccio coinvolgente delle dottoresse Ottavia Costanzo e Rosanna Di Mauro che hanno spiegato ai bambini in modo ludico e accattivante l’importanza di una corretta igiene dentale partendo dal concetto del “gioco dello spazzolino”, rendendo così il momento didattico divertente e avvincente concluso poi con il dono di una piccola pochette con spazzolino e dentifricio, filo interdentale e istruzioni illustrate adatte ad incuriosire i piccoli “pazienti”.

Sono state effettuate poi, previo consenso dei genitori, visite odontoiatriche che hanno permesso di sensibilizzare gli alunni sulla diagnosi precoce di problematiche orali oltre che di effettuare uno screening per fornire ai genitori informazioni utili sulla salute orale dei loro figli.

Il progetto di apprendimento e prevenzione coordinato da Marco Cicciù, professore ordinario di Malattie Odontostomatologiche dell’Università etnea nonché dirigente medico dell’UOC Odontoiatria dell’AOUP “Rodolico- San Marco” sta riscuotendo un grande successo tra gli istituti scolastici del capoluogo etneo e si sta configurando come un modello di buona pratica, puntando a garantire un accesso equo alle cure odontoiatriche per tutti, in particolare per i più giovani.

Cronaca

Catania, via Due Obelischi, scontro tra moto, un morto e un ferito grave

Sul posto polizia municipale e personale del 118

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Ancora sangue sulle strade del catanese. Nella tarda serata di ieri, poco dopo le ore 22,  si è registrato uno scontro in via Due Obelischi a Catania. A scontrarsi due moto condotte da un uomo di 64 anni e da un 43enne.Tutta da chiarire la dinamica dell’incidente su cui sono a lavoro gli agenti della polizia municipale di Catania i quali, fino a tarda notte hanno effettuato i rilievi del caso.

A seguito dello scontro uno dei due “centauri” è morto sul colpo: si tratta del 64enne.

Il secondo centauro, di 43 anni,  è stato trasportato in gravi condizioni in uno degli ospedali del capoluogo etneo: operato d’urgenza si trova in Rianimazione. Nella notte si è diffusa la notizia che quest’ultimo fosse deceduto; notizia poi smentita dalle forze dell’ordine. Sul luogo dell’incidente oltre alla polizia municipale anche personale medico del 118 e agenti della polizia di stato. I mezzi sono stati posti sotto sequestro.

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In Primo Piano

Roma: da tutto il mondo sulla tomba di Papa Francesco

Da tutta l’Italia, dall’Africa, dall’America Latina, dall’Asia, dai Paesi europei, una folla di laici e religiosi, in movimento verso Roma in questi giorni per pregare davanti alla tomba di Francesco.

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Tutte le strade portano a Roma…e, in questi giorni, tutte le strade romane portano alla basilica di Santa Maria Maggiore, dove, dal 26 aprile 2025, riposa l’amato Papa Francesco.

Una fiumana di fedeli pellegrini sfidano il caldo di questi giorni e la lunga fila d’attesa per entrare alla basilica e sostare qualche istante in preghiera davanti alla tomba. Una fila composta e silenziosa, una fila di preghiera, un vero pellegrinaggio. Se è vero, come è vero, che la Chiesa, nella sua forma più alta, è rappresentata dalla comunità dei credenti, allora si può proprio dire che la voce attuale della Chiesa è quella che esprime il suo GRAZIE a Francesco, Papa amato.

Il lungo ponte del primo maggio è stata l’occasione propizia che ha mosso migliaia di credenti e li ha posti sulla via di Francesco. Gente di ogni età, arrivati a Roma da tutto il mondo.

Nella navata laterale di sinistra, sul fondo, la tomba in marmo bianco. Solo la scritta Franciscus, incisa sul marmo con una semplicità tale da comunicare tutto il senso della maestosità che solo la semplicità estrema ha la forza di trasmettere. Nient’altro. Francesco ha disposto di essere seppellito in questo luogo perché era in quella chiesa che amava ritirarsi in preghiera, davanti all’icona della Madonna Maria Salus Populi Romani che si trova esposta all’interno della cappella Paolina. E lì, proprio ad un passo della medesima cappella, Papa Francesco, ora, riposa.

A gestire l’enorme flusso di pellegrini, una macchina organizzativa ben organizzata e motivata, come ha dichiarato Alessandro, uno dei volontari Scout, in servizio per disciplinare le folle, “Siamo attivi a livello nazionale dal lunedì 28 e stiamo svolgendo il nostro servizio dalle 06:00 alle 13:00; il flusso è andato continuamente crescendo nei giorni, fino ai più o meno 70.000/80.000 al giorno, specie in questi giorni in cui, per una serie di ponti, abbiamo raggiunto il picco massimo.  Abbiamo visto gente da tutto il mondo: dalla Tanzania, dal Sud America,  europei, asiatici, vescovi, porporati, frati, suore missionarie, pellegrini sulla via di Francesco… è passato il mondo da qua!

E’ stato tutto molto ben organizzato, nessuna difficoltà grazie al lavoro di concerto con le forze dell’ordine e il Dipartimento di Protezione Civile nazionale e di Roma capitale e tutti i volontari, compresi noi Scout, che veniamo da tutta Italia, io in particolare vengo da Roma, ma siamo stati attivati come settore di Protezione civile dal Dip. Nazionale, quindi da tutta Italia anche gli Scout hanno risposto prendendo treni, traghetti di notte, macchine per essere qui. La nostra squadra, in particolare è composta da 12 capi che sono arrivati come meglio potevano per dare questo servizio alla città di Roma e li ringraziamo con tutto il cuore…”

La speranza dei fedeli che giungono a Roma in questi giorni è che, dal conclave, esca un nuovo Papa nel segno della continuità con Francesco.

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