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Cronaca

Catania, riunione in Prefettura per individuare criteri per collocare autovelox

“L’incontro ha avuto ad oggetto la pianificazione operativa prevista dal Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti relativa alle modalità di collocazione dei misuratori di velocità” dicono dalla Prefettura

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Riunitasi a Catania  presso la Sala Consiliare della Città Metropolitana di Catania, sita in via Prefettura presso Palazzo Minoriti, la Conferenza Provinciale Permanente, presieduta dal Prefetto, Maria Carmela Librizzi, a cui hanno preso parte il Vice Sindaco del Comune di Catania, il Dirigente del Compartimento della Polizia Stradale della Sicilia Orientale e il Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Catania, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, della Città Metropolitana di Catania, dei Comuni della provincia e di Anas Catania.

L’incontro ha avuto ad oggetto la pianificazione operativa prevista dal Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministro dell’Interno, dell’11 aprile 2024 (c.d. Decreto Autovelox), relativo alle modalità di collocazione dei misuratori di velocità.  Il Prefetto di Catania ha aperto l’incontro evidenziando che la Prefettura, a seguito dell’entrata in vigore del creto ministeriale lo scorso mese di giugno, ha avviato una ricognizione dei dispositivi, fissi o mobili, di rilevamento della velocità, già insistenti sul territorio della provincia di Catania, anche al fine di concordare in sede di Conferenza provinciale permanente le modalità di collocazione e uso degli stessi, alla luce dei criteri stabili nel suddetto Decreto.  Il nuovo decreto prevede anche l’aggiornamento delle strade sulle quali collocare gli autovelox.  A tal fine, il Prefetto ha delineato l’iter da seguire, che richiede una sinergica collaborazione tra le Forze dell’Ordine e gli organi accertatori dei Comuni e ha sollecitato la raccolta dei dati necessari alla predisposizione del nuovo decreto prefettizio.

Il Vice Sindaco del Comune di Catania, Paolo La Greca, nel suo intervento, ha ribadito che il tema della sicurezza stradale passa, innanzitutto, attraverso la limitazione della velocità. La Greca, al riguardo, ha evidenziato che a Catania si è intervenuti in particolare sulla Circonvallazione, strada lungo la quale sono stati installati diversi autovelox al fine di disincentivare l’eccesso di velocità e diminuire, di conseguenza, il tasso di incidentalità, dando adeguata e preventiva ampia comunicazione ai cittadini. Il Dirigente del Compartimento di Polizia Stradale Nicola Spampinato ha constatato che gran parte degli incidenti registrati nel corso del 2024 è dovuta essenzialmente al mancato rispetto dei limiti di velocità e all’utilizzo dei telefoni cellulari alla guida. Spampinato ha chiesto ai rappresentanti delle Polizie Locali un’azione sinergica da espletare con servizi specifici, tesi a imporre il rispetto del codice della strada.

Federica Nicolosi, Viceprefetto Aggiunto della Prefettura di Catania, ha illustrato i criteri previsti dal nuovo decreto ministeriale Autovelox, precisando la volontà di predisporre un nuovo decreto prefettizio quanto più aderente ai criteri stessi. Ha poi comunicato che a breve sarà avviato un nuovo monitoraggio, in raccordo con la Polizia Stradale, sulle strade o tratti di strada da inserire nel nuovo decreto prefettizio. Il Prefetto ha, successivamente, aperto il confronto sui temi dell’incontro con i rappresentanti dei Comuni e, dopo ampio dibattito volto a chiarire alcuni dubbi interpretativi sulla tematica in argomento, ha esortato i Comuni a concludere in tempi brevi il monitoraggio e a trasmettere alla Polizia stradale i dati richiesti, così da consentire una rapida adozione del decreto prefettizio ricognitivo delle strade sulle quali gli organi di polizia stradale possono installare o mantenere i dispositivi autovelox.

 

Cronaca

Catania, sventato furto di rame e impianti all’ex ospedale Santo Bambino: Arrestato 34enne

Il ladro, nel tentativo, vano,  di non farsi trovare,  si era arrampicato lungo alcune travi esterne, cercando di mimetizzarsi al suolo, nel buio. Ma i fasci di luce delle torce non gli hanno lasciato scampo

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Un colpo notturno finito male per un 34enne catanese, sorpreso dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile mentre tentava di trafugare materiale metallico all’interno dell’ex ospedale Santo Bambino, in via Antico Corso. L’uomo, arrestato in flagranza per furto aggravato, è stato smascherato grazie alla tempestiva segnalazione del personale del 118, insospettito da strani rumori provenienti dai piani superiori della struttura abbandonata. L’episodio si è verificato intorno alle 3 del mattino, quando la Centrale Operativa dell’Arma ha ricevuto la chiamata e ha immediatamente fatto scattare l’intervento. Due le pattuglie coinvolte.  Giunte sul posto, mentre una squadra si posizionava all’esterno, l’altra si addentrava nell’edificio, perlustrando i locali uno a uno con le torce, illuminando angoli bui e scrutando ogni possibile nascondiglio.

Il ladro, nel tentativo, vano,  di non farsi trovare,  si era arrampicato lungo alcune travi esterne, cercando di mimetizzarsi al suolo, nel buio. Ma i fasci di luce delle torce non gli hanno lasciato scampo. Per raggiungerlo in sicurezza, si è reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco, che con una scala telescopica hanno permesso ai Carabinieri di bloccare il fuggitivo. Accanto a lui, un sacco in plastica pieno di tubi di rame appena tagliati, un cacciavite e due motori di condizionatori già smontati. Il sopralluogo ha svelato la dinamica del furto: il ladro aveva già prelevato il rame da due motori e ne aveva smontati altri tre, pronti per essere portati via. L’intero bottino è stato recuperato e sequestrato. Il 34enne, portato in caserma, è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria

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Cronaca

Paternò, è in prognosi riservata la 18enne licodiese investita 7 giorni fa su Corso Italia

Meno gravi le condizioni delle altre due studentesse investite, mentre il conducente della moto, da quanto riferito dalla Polizia municipale, è stato denunciato per lesioni gravissime a seguito di incidente stradale

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E’ trascorsa una settimana dall’incidente stradale avvenuto a Paternò lo scorso venerdì lungo Corso Italia, quando il conducente di una moto, una Zontes 125, guidata da un 17enne di Santa Maria di Licodia, ha investito tre studentesse del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Paternò, le quale stavano attraversando la strada per prendere il bus che le avrebbe riportato a casa.

Le tre ragazze, una 16enne di Biancavilla, nonche una 18enne e una 16enne di Santa Maria di Licodia, sono state trasportate negli ospedali della zona. In particolare la 18enne è ancora ricoverata in prognosi riservata all’ospedale Santissimo Salvatore di Paternò e dovrebbe essere sciolta nelle prossime ore. Da quanto si apprende non è in pericolo di vita. Alla ragazza è stata asportata la milza in quanto, a seguito del sinistro, si è perforata. Non solo. La 18enne ha avuto anche un problema ad un polmone e ha subito la frattura di una caviglia.

La 16enne di Biancavilla, trasportata in elisoccorso al Cannizzaro, che ha riportato un trauma cranico è stata dimessa e ne avrà per 15 giorni. La 16enne di Santa Maria di Licodia, curata all’ospedale di Paternò, ha subito la frattura di un braccio in due distinti punti. Intanto il 17enne, alla guida della moto, è stato denunciato dalla polizia municipale di Paternò che sta seguendo le indagini, per lesioni gravissime a seguito incidente stradale. La moto è stata posta sotto sequestro.

Intanto i consiglieri comunali di “Paternò-On” Francesco Borzi, Lauria Rosanna e Sinatra Giuseppe, hanno presentato una mozione indirizzata al sindaco Nino Naso e all’assessore alla viabilità Luigi Gulisano per chiedere l’installazione di un semaforo pedonale o realizzazione di un passaggio pedonale sopraelevato presso Corso Italia: “Nel passato ma soprattutto negli ultimi giorni, il Corso Italia è stato teatro di incidenti stradali che ha coinvolto quattro giovani, evidenziando l’urgenza di interventi per garantire la sicurezza stradale nella zona- si legge nella mozione- Corso Italia rappresenta una delle principali arterie di collegamento del nostro Comune, attraversata quotidianamente da numerosi pedoni, in particolare studenti, che necessitano di un transito sicuro; è importante sottolineare che il tratto di strada che va dall’incrocio con il Corso del Popolo fino all’ultima rotatoria della piscina è privo di segnaletica stradale orizzontale- evidenziano i consiglieri sottoscrittori-  Non sono più visibili attraversamenti con strisce pedonali né linee di demarcazione per le carreggiate e le corsie, contribuendo a una situazione di confusione e pericolo per i pedoni. Inoltre, l’esistenza di uno spartitraffico realizzato con aiuole, spesso trascurate e con erba troppo alta, ostacola ulteriormente la visibilità e la sicurezza degli utenti della strada. La mancanza di manutenzione adeguata rende queste aiuole un elemento di pericolo, piuttosto che un beneficio”.

I tre consiglieri di Paternò- On” propongono delle possibili soluzioni:

1)“Installazione di un Semaforo Pedonale: Si impegna l’Amministrazione Comunale a valutare l’installazione di un semaforo pedonale all’altezza del Corso Italia, in modo da regolare il traffico e garantire un attraversamento sicuro per i pedoni.

2) Oppure realizzazione di un Passaggio Pedonale Sopraelevato: In alternativa, si propone di studiare la fattibilità di un passaggio pedonale sopraelevato, che possa garantire la sicurezza dei pedoni, permettendo loro di attraversare in sicurezza senza interferire con il traffico veicolare.

3)Ed ancora ripristino della Segnaletica Stradale: Si richiede l’immediato intervento per il ripristino della segnaletica stradale orizzontale, inclusa la realizzazione di strisce pedonali e linee di demarcazione delle carreggiate, al fine di migliorare la sicurezza degli utenti della strada.

4)Manutenzione delle Aiuole: Si propone un piano di manutenzione per le aiuole situate nello spartitraffico, affinché vengano mantenute in ordine e non ostacolino la visibilità.

5) Richiesta di Valutazione Tecnica: Si richiede che venga avviata una valutazione tecnica da parte degli uffici competenti, per analizzare le soluzioni più idonee e i relativi costi, ponendo particolare attenzione alla tempistica di realizzazione” si chiude cosi la mozione a firma dei tre consiglieri di “Paternò-On”.

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