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Cronaca

Adrano, una volpe morta lungo la SS284 all’altezza dello svincolo per lo stadio

Potrebbe essere stata investita, nelle ore notturne, da un’autovettura o da un automezzo pesante in transito lungo la statale

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Un volpone senza vita giace da diverse ore sulla SS 284 in territorio di Adrano, all’altezza dello svincolo che dallo “Stadio dell’Etna” immette sula statale in direzione Catania. Probabilmente il volpone potrebbe essere stato investito nelle ore notturne da un’autovettura o automezzo pesante in transito lungo la Statale 284: da accertare se l’investitore si sia attivato per soccorrere la bestiolina oppure no. La morte della volpe potrebbe essere avvenuta sul colpo. Ma fino adesso non ci sarebbe certezza.

Il presidente di UPA (Uniti per gli animali) Giuseppe Panassidi, associazione animalista attive sul territorio, informato dell’accaduto si è attivato per allertate la polizia municipale di Adrano perchè la carcassa dell’animale venga tolta dalla strada e ristabilire le condizioni di sicurezza per la circolazione stradale. “In questo periodo si avvistano sempre più esemplari di fauna selvatica, come volpi e ricci, nei intorni dei entri abitati- ha detto Panassidi- Questo perché le risorse nelle campagne limitrofe alle città scarseggiano e gli animali, attratti anche dai rifiuti presenti a bordo strada o nelle città decidono di abbandonare il loro habitat naturale per entrare nel centro abitato”.

Cronaca

Catania, arrestato 42enne trovato in possesso di materiale pedopornografico

Sequestrati oltre 2000 video di pornografia minorile rinvenuti nella sua disponibilità, con bambini abusati in età infantile, anche in rapporti sessuali con animali (zooerastia), corrispondenti ad oltre 52 ore di visione ininterrotta.

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Gli agenti della Polizia di Stato del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica-Polizia Postale di Catania hanno proceduto all’arresto in flagranza di un quarantaduenne residente nella stessa provincia, trovato in possesso di un’ingente quantità di materiale pedopornografico.

Nel corso dell’indagine avviata dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) del Servizio Polizia Postale, grazie alla collaborazione con l’organizzazione no profit Child Rescue Coalition, sono stati impiegati avanzati tool investigativi per geolocalizzare l’utilizzatore dell’account con il quale erano stati condivisi e scaricati immagini e video di pornografia minorile.

Sequestrati oltre 2000 video di pornografia minorile rinvenuti nella sua disponibilità, con bambini abusati in età infantile, anche in rapporti sessuali con animali (zooerastia), corrispondenti ad oltre 52 ore di visione ininterrotta.

 

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Cronaca

Ramacca, nuovo furto ai danni della “Cooperativa Beppe Montana – Libera Terra”

Alla cooperativa, che da anni si occupa delle gestione sociale dei beni confiscati alla mafia, sono stati rubati quadri elettrici, pompe e valvole da uno dei terreni coltivati

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A Ramacca è stato perpetrato un nuovo furto ai danni della Cooperativa Beppe Montana Libera Terra, da anni in prima linea nel recupero e nella gestione sociale dei beni confiscati alla mafia. Rubati quadri elettrici, pompe e valvole da uno dei terreni coltivati. Un episodio che si aggiunge a una serie di atti analoghi subiti negli ultimi tempi, generando danni economici e ritardi nelle attività produttive.

Alfio Curcio, socio della cooperativa, che ha scoperto il furto non nasconde la sua esasperazione: “E’ impossibile lavorare in queste condizioni, con un’azienda agricola molto frammentata, con impianti vulnerabili sparsi e impossibili da sorvegliare ventiquattr’ore su ventiquattro. Oltre ai costi derivanti dalla necessità di riacquistare e far sostituire tempestivamente quanto ci è stato rubato, per non incorrere in altri danni derivanti dal ritardo dello svolgimento delle operazioni in campo, questo stato d’insicurezza ci costringe a sostenere extra costi ingenti. Non poter lasciare in campo le attrezzature per l’irrigazione a lavorare, come fanno tutti gli agricoltori, infatti, ci costringerà a trasportare, montare, smontare ed essere presenti durante tutte le operazioni”.

Un sentimento di scoramento, purtroppo, condiviso da tanti operatori impegnati ogni giorno nella rigenerazione di territori feriti dalla presenza mafiosa.

Francesco Citarda, Responsabile legalità e beni confiscati di Legacoop Sicilia, e Filippo Parrino, Presidente di Legacoop Sicilia, hanno sostenuto che “quando si colpisce chi lavora su beni confiscati alla mafia, si prova a scoraggiare un’intera visione di società fondata sulla legalità, sull’equità e sulla dignità del lavoro. Chi ogni giorno si prende cura di questi luoghi merita tutela, riconoscimento e sostegno. È essenziale che le istituzioni accompagnino questi percorsi, non solo con parole di solidarietà, ma con interventi concreti, capaci di garantire sicurezza e continuità a esperienze preziose per l’intera comunità”.

Legacoop Sicilia ribadisce il proprio impegno al fianco delle cooperative che operano su beni confiscati, sostenendo chi ogni giorno sceglie di coltivare libertà, giustizia e futuro.

La Flai CGIL di Caltagirone con Rocco Anzaldi esprime piena solidarietà e vicinanza alla Cooperativa Beppe Montana di Ramacca, fortemente “colpita da un ennesimo vile furto nel bene confiscato alla criminalità organizzata che gestisce con grande impegno. Questi atti non sono semplici furti: rappresentano attacchi ai principi di legalità, lavoro onesto e giustizia sociale. Denunciamo con forza questo gesto, che mina la fiducia e l’orgoglio di chi, ogni giorno, dimostra che un’alternativa concreta alle mafie è possibile. La Flai CGIL sarà sempre al fianco delle cooperative che operano nel rispetto delle regole, dei lavoratori e del territorio. La lotta contro la criminalità organizzata passa anche dalla solidarietà ai gruppi impegnati nel recupero e nella valorizzazione dei beni confiscati.

 

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