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Cronaca

Catania, aveva 3,6 Kg di marijuana in casa, arrestato dalla Polizia di Stato 51enne

Droga in parte già suddivisa in confezioni in carta stagnola, pronte per essere smerciate. Un’altra parte di stupefacente è stata trovata ripartita in buste sottovuoto

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Aveva trasformato la propria abitazione in una base logistica per conservare e confezionare marijuana da vendere ai suoi clienti. La Polizia di Stato ha arrestato un 51enne con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

L’uomo è stato sorpreso nel corso di un intervento eseguito dagli agenti della Squadra Mobile di Catania, i quali hanno ritenuto di eseguire una perquisizione di una casa nel quartiere “San Cristoforo”, nella disponibilità del 51enne ritenendo fondato il sospetto che potesse trovarsi nascosto nell’abitazione un ingente quantitativo di droga.

L’intervento a sorpresa ha sortito l’effetto sperato dal momento che sono stati rinvenuti 3,6 chili di marijuana, in parte già suddivisa in confezioni in carta stagnola, pronte per essere smerciate. Un’altra parte di droga, invece, è stata trovata ripartita in buste sottovuoto.  Durante il controllo dei poliziotti, in casa era presente anche l’uomo che è stato arrestato. Dopo le formalità di rito il 51enne è stato condotto in carcere.

 

Cronaca

Catania: Mafia e traffico di droga, sequestrati beni per oltre 300mila euro

Il provvedimento colpisce un 49enne, attualmente detenuto, ritenuto socialmente pericoloso e sospettato di appartenere a un’associazione mafiosa dedita al traffico di sostanze stupefacenti e ad altre attività illecite

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Un appartamento con annesso garage, per un totale di 270 metri quadri e un valore stimato in 300mila euro, conti correnti congelati e denaro sequestrato per un ammontare di 45mila euro. È questo il bilancio dell’operazione che ha portato alla confisca di tali beni condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa.

Il provvedimento colpisce S. G., 49 anni, detto Turi u’gummista, attualmente detenuto, ritenuto socialmente pericoloso e sospettato di appartenere a un’associazione mafiosa dedita al traffico di sostanze stupefacenti e ad altre attività illecite.

L’inchiesta risale al 2020 e, proseguita fino a marzo 2021, ha permesso di far emergere l’esistenza di una ramificata organizzazione criminale composta da almeno 45 persone, impegnate in furti, estorsioni e ricettazioni. Un secondo filone investigativo ha poi svelato un presunto traffico di droga attivo nel quartiere San Giorgio, con il coinvolgimento di altre 30 persone.

Il sequestro patrimoniale nasce proprio dall’analisi incrociata dei redditi dichiarati dal 49enne e dai suoi familiari tra il 2010 e il 2021, dalla quale sarebbe emersa una  una sproporzione evidente tra le risorse lecite e il valore dei beni, considerati frutto del reinvestimento di proventi illeciti.

L’operazione rappresenta l’ennesimo tassello nel contrasto alla criminalità organizzata catanese, che le forze dell’ordine e la magistratura continuano a colpire anche sul fronte economico, con l’obiettivo di prosciugare le risorse che alimentano il potere mafioso sul territorio.

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Cronaca

Misterbianco, marito ubriaco picchia la moglie, arrestato dai carabinieri

La donna è stata dimessa dal Pronto Soccorso con una prognosi di 30 giorni per una frattura al dito, per una lesione alla colonna vertebrale e per il trauma psichico causato dalle violenze fisiche patite

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A Misterbianco i carabinieri della locale Tenenza hanno arrestato un 43enne originario di Paternò, ma residente in paese, per lesioni personali aggravate a carico della moglie. I fatti si sono verificati in tarda serata, a casa della coppia, dove la vittima, una 36enne misterbianchese, era appena rientrata dopo una giornata di lavoro.

Il marito, che in sua assenza aveva “alzato il gomito”, quando la donna è rincasata avrebbe iniziato ad insultarla e minacciarla per poi colpirla violentemente alla schiena non appena lei gli ha dato le spalle. L’aggressione sarebbe proseguita con schiaffi al volto e alla testa. Dolorante, la vittima è riuscita a scappare e chiamare il 112 per chiedere aiuto, uscendo in strada dove, nel giro di pochi minuti, è stata raggiunta da una pattuglia. I militari della Tenenza, che l’hanno trovata agitata e sofferente, dopo averla rassicurata e messa in una condizione di sicurezza, hanno immediatamente chiesto l’intervento del personale sanitario del “118”, che l’hanno subito medicata e accompagnata presso il pronto soccorso.

Subito dopo, gli investigatori si sono messi alla ricerca dell’aggressore e sono entrati nell’abitazione della coppia dove nel frattempo il marito si era nascosto. Quando i carabinieri sono entrati in casa, hanno trovato gli evidenti segni della violenza: oggetti distrutti e vestiti sparsi ovunque; poi, in una stanza, hanno scorto l’aggressore, che è stato subito bloccato e messo in sicurezza.

Dimessa dal Pronto Soccorso con una prognosi di 30 giorni per una frattura al dito, per una lesione alla colonna vertebrale e per il trauma psichico causato dalle violenze fisiche patite, la 36enne ha deciso di denunciare tutto ai carabinieri che sono riusciti a farsi raccontare dalla donna tutte le condotte vessatorie che sarebbero andati avanti sin dal 2022, ovvero da quando il marito aveva cominciato ad abusare di alcolici, e che era davvero preoccupata per la sua incolumità, visto il crescendo di violenza, scatenato per motivi insignificanti.

Il marito violento è stato arrestato e il provvedimento convalidato dall’Autorità Giudiziaria che ha disposto per l’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari in una abitazione diversa da dove vive la moglie

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