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In Primo Piano

Catania, aeroporto Fontanarossa, pista chiusa di notte per sette mesi

Chiusura dal 31 marzo al 30 ottobre con una breve sospensione ad agosto. Un provvedimento necessario per permettere i lavori da parte di RFI (Gruppo FS) per l’interramento della linea ferrata, preliminare alla costruzione della nuova pista di volo

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A partire dal 31 marzo e fino al 30 ottobre la pista dell’aeroporto Fontanarossa di Catania sarà chiusa dalle 00:00 alle 06:00, con una breve sospensione ad agosto.  A comunicarlo la SAC, la società che gestisce lo scalo aereo “Vincenzo Bellini”.

La chiusura temporanea è necessaria per permettere i lavori da parte di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) per l’interramento della linea ferroviaria, preliminare alla costruzione della nuova pista di volo e parte del piano di sviluppo dello scalo. “Il progetto strategico si inserisce nel più ampio contesto di modernizzazione delle infrastrutture e mira a rafforzare ulteriormente il ruolo centrale dell’aeroporto di Catania nel panorama nazionale e internazionale, grazie anche ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)” si legge in una nota della SAC.

Nico Torrisi, amministratore delegato di SAC ha sottolineato che l’esecuzione dei lavori durante la notte “dimostra l’impegno di tutte le parti coinvolte nel limitare i disagi e salvaguardare la continuità del servizio, riducendo al minimo l’impatto sull’operatività dello scalo. L’ampliamento e l’ammodernamento dell’aeroporto rappresentano un passo fondamentale per il potenziamento delle infrastrutture nel Sud Italia, con l’obiettivo di migliorare l’attrattività dello scalo per le compagnie aeree e la qualità dei servizi per i passeggeri. Questo progetto è un esempio virtuoso di sinergia tra i gestori delle infrastrutture pubbliche, contribuendo alla crescita economica e alla competitività del territorio” ha concluso Torrisi.

 

In Primo Piano

Catania, Misericordie, Polizia e 118 soccorrono uomo scomparso

L’uomo aveva fatto perdere le proprie tracce questa mattina a S. Gregorio

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Intervento congiunto questa sera a Catania tra Polizia, Misericordia di Santa Maria di Licodia in Eccedenza e ambulanza Medicalizzata “Catania 2” del 118. La chiamata alla centrale operativa Nue 112 – da parte di un passante che ha attivato la macchina dei soccorsi – è arrivata intorno alle 19:00 per segnalare la presenza in via Palermo di un uomo anziano che mostrava segni di difficoltà e di disorientamento. A giungere sul posto, per primi, i soccorritori della Misericordia di Santa Maria di Licodia che hanno prestato le prime cure all’uomo, cercando di capire cosa fosse successo. Vista l’assenza di documenti, sono state subito allertate le forze dell’ordine che dopo alcune verifiche hanno accertato che si trattava di un anziano scomparso la mattina da San Gregorio. L’uomo, dopo i controlli del medico del 118, è stato riconsegnato sano e salvo ai familiari che nel frattempo erano giunti sul posto, felici di poter riabbracciare l’anziano familiare.

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Cronaca

Catania, protesta zona Trappeto Nord, manichino impiccato

Il presidente del IV Municipio, Rosario Cavallaro, ha informato dell’accaduto le forze dell’ordine, le quali hanno avviato gli opportuni accertamenti del caso. Il “fantoccio” aveva con se un messaggio per l’amministrazione comunale

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Potrebbe essere una protesta “sui generis”, dai contorni alquanto macabri, quella che oggi ignoti hanno inscenato lasciando, in via Don Carlo Gnocchi, nella zona di Trappeto Nord, un manichino impiccato, il quale aveva con se un cartello contenente un messaggio indirizzato all’amministrazione comunale di Catania: “Cara amministrazione comunale, per avere un po’ della tua attenzione, bisogna fare questo?”.

Un modo, probabilmente, per esternare il malcontento dei residenti della zona. Il presidente del IV Municipio, Rosario Cavallaro, ha informato dell’accaduto le forze dell’ordine, le quali hanno avviato gli opportuni accertamenti del caso. Non si conoscono ancora gli autori di un gesto che sta facendo discutere in città.La zona è stata colpita lo scorso 21 gennaio da una esplosione provocata da una fuga di gas, a seguito della quale sono ancore numerose le persone che non hanno potuto fare rientro all’interno delle proprie abitazioni.

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