LA NOTA DEL VESCOVO LUIGI RENNA
L’Arcivescovo Luigi manifesta il dolore di tutta la Chiesa di Catania e, in particolare, della vicaria di Paternò-Ragalna per l’atto vandalico che ha portato alla distruzione delle croci poste nel piazzale antistante la Chiesa Matrice di Paternò. «Un gesto che ha il sapore amaro del sacrilegio, compiuto da ignoti sui quali non vogliamo avanzare illazioni, confidando nel lavoro delle autorità inquirenti affinché venga fatta piena chiarezza. Rivolgo un appello alla coscienza di chi, con cecità e mancanza di venerazione per il simbolo della nostra salvezza e dell’amore di Cristo per l’umanità, ha compiuto questo atto, affinché possa convertirsi e credere. Invito tutta la comunità di Paternò a partecipare alla processione penitenziale di venerdì 4 aprile, durante la quale venereremo la Santa Croce, e ad esporre, dal 4 aprile fino al Venerdì Santo, una croce su un drappo ai propri balconi, come segno di amore e riparazione. Auspico, inoltre, che l’Amministrazione vigili su quest’area di pregio artistico e di profonda memoria di fede, affinché episodi simili non si ripetano.»
LA NOTA DEL XII VICARIATO PATERNO’-RAGALNA
A distanza di una settimana dal vile atto vandalico contro l’altare votivo dedicato alla nostra santa patrona, con il tentativo di furto dell’antico quadro di Santa Barbara, un altro atto è stato perpetrato nei confronti delle croci che da quarant’anni si innalzano durante il periodo pasquale sulla nostra collina storica. Mentre come comunità ecclesiale di Paternò condanniamo l’inqualificabile atto, ci chiediamo: c’è una regia dietro questi continui atti vandalici o sono casi isolati? Confidiamo che le forze pubbliche e le autorità possano individuare gli autori di questo vile gesto e metterli davanti alle loro responsabilità, anche se non sarà facile considerato la mancanza di un servizio di videosorveglianza sulla collina da tanto tempo auspicato e mai realizzato. Certamente l’atto in sé addolora i cittadini paternesi e la loro sensibilità religiosa che, proprio nel periodo pasquale, si manifesta attraverso le tante iniziative religiose e culturali che vengono svolte in Città.
Ma è anche vero che questi atti indegni non scalfiscono per nulla la millenaria e solida fede che i nostri padri ci hanno tramandato, ma anzi la rafforzano. Ciò che ci preoccupa di più è il degrado sociale e culturale in cui versa la nostra Città e che si manifesta in questi atteggiamenti che non colpiscono solo i simboli religiosi, ma anche l’intero patrimonio artistico e il decoro urbano. Per questo chiediamo, ancora una volta, un impegno corale per la promozione di campagne di sensibilizzazione rivolte a tutti i cittadini, in particolare i ragazzi e giovani, al fine di diffondere la piena consapevolezza dell’importanza di tutelare il patrimonio culturale di cui è ricca Paternò e preservare i valori identitari che compongono la storia e il carattere del nostro popolo. Infine rinnoviamo l’invito per un rafforzamento del dialogo istituzionale tra l’amministrazione, forze dell’ordine e le varie realtà religiose, culturali, associative presenti nel territorio, affinché le giuste istanze dei cittadini possano essere accompagnate da politiche di sicurezza adeguate, non più improcrastinabili. Mentre ringraziamo il nostro Arcivescovo Monsignor Luigi Renna per la sua solidarietà espressa con un comunicato stampa, desideriamo invitare tutti i fedeli delle comunità ecclesiali della nostra Città e ogni cittadino e cittadina di buona volontà, ad un momento di preghiera che faremo nel sacrato della Chiesa Matrice, oggi mercoledì 2 aprile alle ore 20, per manifestare il nostro dissenso verso ogni forma di vandalismo e inciviltà, ma soprattutto per rinnovare la nostra fede nel mistero pasquale di Cristo.
A distanza di una settimana dal vile atto vandalico contro l’altare votivo dedicato alla nostra santa patrona, con il tentativo di furto dell’antico quadro di Santa Barbara, un altro atto è stato perpetrato nei confronti delle croci che da quarant’anni si innalzano durante il periodo pasquale sulla nostra collina storica. Mentre come comunità ecclesiale di Paternò condanniamo l’inqualificabile atto, ci chiediamo: c’è una regia dietro questi continui atti vandalici o sono casi isolati? Confidiamo che le forze pubbliche e le autorità possano individuare gli autori di questo vile gesto e metterli davanti alle loro responsabilità, anche se non sarà facile considerato la mancanza di un servizio di videosorveglianza sulla collina da tanto tempo auspicato e mai realizzato. Certamente l’atto in sé addolora i cittadini paternesi e la loro sensibilità religiosa che, proprio nel periodo pasquale, si manifesta attraverso le tante iniziative religiose e culturali che vengono svolte in Città. Ma è anche vero che questi atti indegni non scalfiscono per nulla la millenaria e solida fede che i nostri padri ci hanno tramandato, ma anzi la rafforzano.
Ciò che ci preoccupa di più è il degrado sociale e culturale in cui versa la nostra Città e che si manifesta in questi atteggiamenti che non colpiscono solo i simboli religiosi, ma anche l’intero patrimonio artistico e il decoro urbano. Per questo chiediamo, ancora una volta, un impegno corale per la promozione di campagne di sensibilizzazione rivolte a tutti i cittadini, in particolare i ragazzi e giovani, al fine di diffondere la piena consapevolezza dell’importanza di tutelare il patrimonio culturale di cui è ricca Paternò e preservare i valori identitari che compongono la storia e il carattere del nostro popolo. Infine rinnoviamo l’invito per un rafforzamento del dialogo istituzionale tra l’amministrazione, forze dell’ordine e le varie realtà religiose, culturali, associative presenti nel territorio, affinché le giuste istanze dei cittadini possano essere accompagnate da politiche di sicurezza adeguate, non più improcrastinabili. Mentre ringraziamo il nostro Arcivescovo Monsignor Luigi Renna per la sua solidarietà espressa con un comunicato stampa, desideriamo invitare tutti i fedeli delle comunità ecclesiali della nostra Città e ogni cittadino e cittadina di buona volontà, ad un momento di preghiera che faremo nel sacrato della Chiesa Matrice, oggi mercoledì 2 aprile alle ore 20, per manifestare il nostro dissenso verso ogni forma di vandalismo e inciviltà, ma soprattutto per rinnovare la nostra fede nel mistero pasquale di Cristo.
LA NOTA DELL’AMMINISTRAZIONE
Nella notte appena trascorsa, un vile atto vandalico ha colpito la nostra comunità: ignoti hanno danneggiato le croci depositate presso la Collina Storica, simbolo legato alla Pasqua e alla nostra tradizione. Si tratta di un gesto inaccettabile, che ferisce il cuore della città, colpendo non solo un simbolo religioso, ma anche i valori e la fede dei cittadini cristiani. Siamo in contatto con le forze dell’ordine per fare piena luce sull’accaduto e garantire che chi ha commesso questo gesto non rimanga impunito. Allo stesso tempo, abbiamo interloquito con il clero e con le autorità competenti per affrontare con fermezza quanto accaduto.
L’amministrazione è intervenuta immediatamente e le croci sono già state ripristinate grazie al lavoro dei dipendenti comunali. Su indicazione del nostro Arcivescovo Monsignor Luigi Renna, la croce centrale sarà posizionata la sera del 4 aprile, dopo che il nostro Pastore la benedirà. Paternò risponde con determinazione, difendendo la propria storia, i propri valori e i simboli della sua identità.