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In Primo Piano

Catania, Misericordie, Polizia e 118 soccorrono uomo scomparso

L’uomo aveva fatto perdere le proprie tracce questa mattina a S. Gregorio

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Intervento congiunto questa sera a Catania tra Polizia, Misericordia di Santa Maria di Licodia in Eccedenza e ambulanza Medicalizzata “Catania 2” del 118. La chiamata alla centrale operativa Nue 112 – da parte di un passante che ha attivato la macchina dei soccorsi – è arrivata intorno alle 19:00 per segnalare la presenza in via Palermo di un uomo anziano che mostrava segni di difficoltà e di disorientamento. A giungere sul posto, per primi, i soccorritori della Misericordia di Santa Maria di Licodia che hanno prestato le prime cure all’uomo, cercando di capire cosa fosse successo. Vista l’assenza di documenti, sono state subito allertate le forze dell’ordine che dopo alcune verifiche hanno accertato che si trattava di un anziano scomparso la mattina da San Gregorio. L’uomo, dopo i controlli del medico del 118, è stato riconsegnato sano e salvo ai familiari che nel frattempo erano giunti sul posto, felici di poter riabbracciare l’anziano familiare.

In Primo Piano

Paternò, la condanna di Vescovo, clero locale e amministrazione alla distruzione delle croci sulla collina storica

Vescovo Renna: “Rivolgo un appello alla coscienza di chi, con cecità ha compiuto questo atto, affinché possa convertirsi e credere”

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LA NOTA DEL VESCOVO LUIGI RENNA

L’Arcivescovo Luigi manifesta il dolore di tutta la Chiesa di Catania e, in particolare, della vicaria di Paternò-Ragalna per l’atto vandalico che ha portato alla distruzione delle croci poste nel piazzale antistante la Chiesa Matrice di Paternò. «Un gesto che ha il sapore amaro del sacrilegio, compiuto da ignoti sui quali non vogliamo avanzare illazioni, confidando nel lavoro delle autorità inquirenti affinché venga fatta piena chiarezza. Rivolgo un appello alla coscienza di chi, con cecità e mancanza di venerazione per il simbolo della nostra salvezza e dell’amore di Cristo per l’umanità, ha compiuto questo atto, affinché possa convertirsi e credere. Invito tutta la comunità di Paternò a partecipare alla processione penitenziale di venerdì 4 aprile, durante la quale venereremo la Santa Croce, e ad esporre, dal 4 aprile fino al Venerdì Santo, una croce su un drappo ai propri balconi, come segno di amore e riparazione. Auspico, inoltre, che l’Amministrazione vigili su quest’area di pregio artistico e di profonda memoria di fede, affinché episodi simili non si ripetano.»

LA NOTA DEL XII VICARIATO PATERNO’-RAGALNA

A distanza di una settimana dal vile atto vandalico contro l’altare votivo dedicato alla nostra santa patrona, con il tentativo di furto dell’antico quadro di Santa Barbara, un altro atto è stato perpetrato nei confronti delle croci che da quarant’anni si innalzano durante il periodo pasquale sulla nostra collina storica. Mentre come comunità ecclesiale di Paternò condanniamo l’inqualificabile atto, ci chiediamo: c’è una regia dietro questi continui atti vandalici o sono casi isolati? Confidiamo che le forze pubbliche e le autorità possano individuare gli autori di questo vile gesto e metterli davanti alle loro responsabilità, anche se non sarà facile considerato la mancanza di un servizio di videosorveglianza sulla collina da tanto tempo auspicato e mai realizzato. Certamente l’atto in sé addolora i cittadini paternesi e la loro sensibilità religiosa che, proprio nel periodo pasquale, si manifesta attraverso le tante iniziative religiose e culturali che vengono svolte in Città.

Ma è anche vero che questi atti indegni non scalfiscono per nulla la millenaria e solida fede che i nostri padri ci hanno tramandato, ma anzi la rafforzano. Ciò che ci preoccupa di più è il degrado sociale e culturale in cui versa la nostra Città e che si manifesta in questi atteggiamenti che non colpiscono solo i simboli religiosi, ma anche l’intero patrimonio artistico e il decoro urbano. Per questo chiediamo, ancora una volta, un impegno corale per la promozione di campagne di sensibilizzazione rivolte a tutti i cittadini, in particolare i ragazzi e giovani, al fine di diffondere la piena consapevolezza dell’importanza di tutelare il patrimonio culturale di cui è ricca Paternò e preservare i valori identitari che compongono la storia e il carattere del nostro popolo. Infine rinnoviamo l’invito per un rafforzamento del dialogo istituzionale tra l’amministrazione, forze dell’ordine e le varie realtà religiose, culturali, associative presenti nel territorio, affinché le giuste istanze dei cittadini possano essere accompagnate da politiche di sicurezza adeguate, non più improcrastinabili. Mentre ringraziamo il nostro Arcivescovo Monsignor Luigi Renna per la sua solidarietà espressa con un comunicato stampa, desideriamo invitare tutti i fedeli delle comunità ecclesiali della nostra Città e ogni cittadino e cittadina di buona volontà, ad un momento di preghiera che faremo nel sacrato della Chiesa Matrice, oggi mercoledì 2 aprile alle ore 20, per manifestare il nostro dissenso verso ogni forma di vandalismo e inciviltà, ma soprattutto per rinnovare la nostra fede nel mistero pasquale di Cristo.

A distanza di una settimana dal vile atto vandalico contro l’altare votivo dedicato alla nostra santa patrona, con il tentativo di furto dell’antico quadro di Santa Barbara, un altro atto è stato perpetrato nei confronti delle croci che da quarant’anni si innalzano durante il periodo pasquale sulla nostra collina storica. Mentre come comunità ecclesiale di Paternò condanniamo l’inqualificabile atto, ci chiediamo: c’è una regia dietro questi continui atti vandalici o sono casi isolati? Confidiamo che le forze pubbliche e le autorità possano individuare gli autori di questo vile gesto e metterli davanti alle loro responsabilità, anche se non sarà facile considerato la mancanza di un servizio di videosorveglianza sulla collina da tanto tempo auspicato e mai realizzato. Certamente l’atto in sé addolora i cittadini paternesi e la loro sensibilità religiosa che, proprio nel periodo pasquale, si manifesta attraverso le tante iniziative religiose e culturali che vengono svolte in Città. Ma è anche vero che questi atti indegni non scalfiscono per nulla la millenaria e solida fede che i nostri padri ci hanno tramandato, ma anzi la rafforzano.

Ciò che ci preoccupa di più è il degrado sociale e culturale in cui versa la nostra Città e che si manifesta in questi atteggiamenti che non colpiscono solo i simboli religiosi, ma anche l’intero patrimonio artistico e il decoro urbano. Per questo chiediamo, ancora una volta, un impegno corale per la promozione di campagne di sensibilizzazione rivolte a tutti i cittadini, in particolare i ragazzi e giovani, al fine di diffondere la piena consapevolezza dell’importanza di tutelare il patrimonio culturale di cui è ricca Paternò e preservare i valori identitari che compongono la storia e il carattere del nostro popolo. Infine rinnoviamo l’invito per un rafforzamento del dialogo istituzionale tra l’amministrazione, forze dell’ordine e le varie realtà religiose, culturali, associative presenti nel territorio, affinché le giuste istanze dei cittadini possano essere accompagnate da politiche di sicurezza adeguate, non più improcrastinabili. Mentre ringraziamo il nostro Arcivescovo Monsignor Luigi Renna per la sua solidarietà espressa con un comunicato stampa, desideriamo invitare tutti i fedeli delle comunità ecclesiali della nostra Città e ogni cittadino e cittadina di buona volontà, ad un momento di preghiera che faremo nel sacrato della Chiesa Matrice, oggi mercoledì 2 aprile alle ore 20, per manifestare il nostro dissenso verso ogni forma di vandalismo e inciviltà, ma soprattutto per rinnovare la nostra fede nel mistero pasquale di Cristo.

LA NOTA DELL’AMMINISTRAZIONE

Nella notte appena trascorsa, un vile atto vandalico ha colpito la nostra comunità: ignoti hanno danneggiato le croci depositate presso la Collina Storica, simbolo legato alla Pasqua e alla nostra tradizione. Si tratta di un gesto inaccettabile, che ferisce il cuore della città, colpendo non solo un simbolo religioso, ma anche i valori e la fede dei cittadini cristiani. Siamo in contatto con le forze dell’ordine per fare piena luce sull’accaduto e garantire che chi ha commesso questo gesto non rimanga impunito. Allo stesso tempo, abbiamo interloquito con il clero e con le autorità competenti per affrontare con fermezza quanto accaduto.

L’amministrazione è intervenuta immediatamente e le croci sono già state ripristinate grazie al lavoro dei dipendenti comunali. Su indicazione del nostro Arcivescovo Monsignor Luigi Renna, la croce centrale sarà posizionata la sera del 4 aprile, dopo che il nostro Pastore la benedirà. Paternò risponde con determinazione, difendendo la propria storia, i propri valori e i simboli della sua identità.

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Cronaca

Mascali, in casa droga e bombe artigianali, arrestato dai carabinieri un 57enne

L’uomo è stato condotto in carcere e tutto il materiale è stato sequestrato e verrà inviato al laboratorio per le analisi qualitative e quantitative

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I carabinieri della stazione di Mascali hanno arrestato un 57enne per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e detenzione di materiali esplodenti pericolosi.  L’attività trae origine da una mirata azione info-investigativa, maturata nel tempo grazie a una serie di servizi di osservazione e appostamento eseguiti dai militari dell’Arma della Stazione di Mascali.

In particolare, in seguito ad alcuni movimenti sospetti rilevati nei pressi di un immobile riconducibile all’arrestato, i carabinieri hanno avviato un’attenta attività di monitoraggio, finalizzata a verificare la fondatezza delle loro ipotesi investigative. Gli elementi raccolti nel corso di tali servizi hanno permesso di delineare un quadro indiziario chiaro e concreto, tale da giustificare l’intervento operativo, eseguito con il supporto di un’unità cinofila del Nucleo Cinofili di Nicolosi e del 12° Battaglione Cacciatori di “Sicilia”.

Alle prime ore dell’alba, infatti, i carabinieri hanno dato il via al blitz, procedendo ad una perquisizione presso un’abitazione con giardino in uso al 57enne, una casa a due piani ancora in fase di costruzione, situata nella periferia del paese.

All’interno di questo stabile, i militari dell’Arma hanno rinvenuto un significativo quantitativo di sostanze stupefacenti e materiale destinato allo spaccio: numerosi involucri in cellophane termosaldati contenenti marijuana e cocaina, già suddivisi in dosi pronte per la vendita, oltre a un contenitore con stupefacente sfuso, bilance di precisione e strumenti per il confezionamento nascosti nel vano di un mobile al piano terra.

Le ricerche sono poi proseguite all’esterno dello stabile, comprese aree nascoste da pietre e muretti, e in più punti, gli investigatori hanno recuperato bustine contenenti una sostanza di colore giallastro simile all’eroina, un sacchetto in panno chiaro con sostanza pietrosa, e un altro con cocaina del peso di circa 25 grammi.

In un altro punto del giardino, invece, sotto un canaletto di irrigazione, è stato trovato un panetto di hashish da 100 grammi, sigillato insieme a un secondo pezzo da 48,23 grammi. Poco distante, su un muretto nei pressi dell’ingresso, è stato scovato un sacchetto in plastica contenente 5 bustine di marijuana da circa 5 grammi ciascuna. Complessivamente, solo in quest’area, la marijuana rinvenuta ha raggiunto un peso di quasi 25 grammi.

Nel corso della perquisizione, inoltre, i militari dell’Arma hanno scoperto un contenitore con circa 50 ordigni esplosivi artigianali, alcuni del peso di circa 50 grammi e altri addirittura di 100 grammi.  Questi botti artigianali sono ordigni simili ai petardi potenziati, ma con una carica esplosiva non autorizzata e quindi potenzialmente letale, considerati armi improprie o vere e proprie bombe artigianali. La detenzione di questi materiali è severamente vietata, soprattutto se non dichiarati e non custoditi in modo conforme alle norme di sicurezza. L’uomo è stato arrestato e condotto in carcere. Tutto il materiale è stato sequestrato e verrà inviato al laboratorio per le analisi qualitative e quantitative.

 

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