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Paternò, interrogazione al sindaco Naso su c.da Scalilli

Il Capogruppo Consiliare FdI, Alfio Virgolini, chiede chiarimenti al sindaco in merito ai lavori che interessano la c.da Scalilli

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Il capogruppo consiliare di FdI, Alfio Virgolini, con una recente interrogazione sollecita il sindaco di Paterno’, Naso, a fornire urgente riscontro in merito alla rete stradale in contrada Scalilli che, allo stato, risulta per l’appunto impercorribile per lo stato di degrado in cui versa.

Nella missiva il consigliere afferma di voler ricordare che da diversi anni si attende il rifacimento della strada di Contrada Scalilli, nel comune di Paternò.

Il consigliere ricorda che la richiesta di finanziamento era stata avviata con una proposta di rimodulazione del Programma Operativo Complementare 2014-2020, per un importo totale di 450.000 euro e che l’intervento riguarda il tratto di strada tra lo svincolo Scalilli sulla Strada Statale 284 e l’incrocio con la strada che va da via Mongibello verso Currone.

Il finanziamento era già stato approvato il 26 aprile 2024 dall’ Ass. Regionale alle Infrastrutture, On. Alessandro Aricò, e prevede la realizzazione di uno dei due svincoli nonché il ripristino della carreggiata. Nel giugno dello stesso anno il Dipartimento Regionale alle Infrastrutture aveva richiesto al Comune di Paternò alcuni documenti mancanti. Dopo vari solleciti, il decreto per il finanziamento del progetto è stato firmato il 17 dicembre 2024 e notificato al Comune il 14 gennaio 2025.

Già nel luglio 2024, il consigliere Virgolini aveva provveduto a chiedere sindaco di Paternò di preparare un progetto supplementare per completare l’intera strada, compreso l’impianto di illuminazione e l’incrocio con la Strada Provinciale 229/II, che va verso Santa Maria di Licodia. E, intanto, visto che c’erano ancora risorse disponibili, si era chiesto se fosse possibile recuperare ulteriori finanziamenti, considerato che il termine per farlo scade il 31 dicembre 2026.

Pertanto, come capogruppo di Fratelli d’Italia, Virgolini conclude sollecitando la preparazione di un nuovo progetto per il secondo tratto della strada, che comprenda anche l’illuminazione. Si chiede inoltre al Sindaco di Paternò di indicare i tempi per la gara d’appalto e la conclusione dei lavori del primo tratto. Infine, si ribadisce la necessità di agire nei tempi di legge poiché un ritardo ingiustificato potrebbe portare alla perdita del finanziamento.

Si rimane dunque in attesa sulla questione Scalilli.

ambiente

Catania, tematica rifiuti, in tre mesi elevate centinaia di sanzioni pari a oltre 160 mila euro

Inoltre 27 persone sono state denunciate per abbandono di rifiuti in aree che, a causa dell’incuria, si sono trasformate in vere e proprie discariche abusive

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A Catania l’attività della Sezione Ambientale della Polizia Municipale ha registrato un significativo incremento nei primi tre mesi dell’anno, a conferma dell’impegno costante nella tutela del decoro urbano e del rispetto delle normative ambientali, supportato anche dall’arrivo di nuovi agenti assunti tramite concorso pubblico.

Nel primo trimestre del 2025, gli Ispettori e gli Agenti in abiti civili, supportati da auto civetta, hanno elevato ben 501 verbali, ciascuno con una sanzione edittale pari a 333,00 euro, per un totale complessivo di 163.833 euro. Le sanzioni hanno riguardato prevalentemente cittadini e titolari di attività commerciali che continuano a non rispettare la raccolta differenziata, nonostante le ripetute campagne di sensibilizzazione, creando delle vere e proprie micro discariche sparse per la città.  Le aree maggiormente interessate dai controlli sono state Corso Italia, Via Firenze, Via Androne, Via Ventimiglia, Via Pacini, Via Verdi, Piazza Carlo Alberto, Viale Mario Rapisardi, Via Negrelli, Via Medaglie d’Oro, Via Rasà, Via Aurora e Via della Regione.

Parallelamente, grazie all’analisi delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza installate in Via Calliope, Viale Nitta, Viale Bummacaro e Viale San Teodoro, sono stati identificati 307 persone sorprese a conferire rifiuti in modo non conforme. Le sanzioni in questo caso ammontano complessivamente a 102.231euro. Inoltre, 27 persone sono state denunciate per abbandono di rifiuti in aree che, a causa dell’incuria, si sono trasformate in vere e proprie discariche abusive: tra queste si segnalano Via Case Sante, Via Medaglie d’Oro, Via Calliope, Piazza delle Universiadi e l’area Macrì.

L’assessorato all’ecologia e la Polizia Ambientale rinnovano l’appello alla cittadinanza affinché vengano rispettate le normative vigenti in materia di gestione dei rifiuti. È fondamentale la collaborazione di tutti per il ripristino del decoro urbano e per ridurre i costi legati allo smaltimento dei rifiuti, che inevitabilmente ricadono sull’intera collettività.

Infine, nel pomeriggio di ieri, un uomo di 30 anni è stato denunciato a piede libero per aver abbandonato circa 2 metri cubi di rifiuti dal cassone di un autocarro in Via Barcellona. Le indagini, avviate dopo l’analisi delle immagini di videosorveglianza, hanno evidenziato che lo stesso veicolo era stato utilizzato nei giorni precedenti per altri abbandoni della stessa tipologia. Il mezzo è stato sequestrato.

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Catania, il Policlinico all’avanguardia nella cura dell’emofilia

Eseguita la prima terapia genica in Sicilia

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Un giovane paziente siciliano riceve il trattamento rivoluzionario che cambia il destino della malattia: il Policlinico “G. Rodolico – San Marco” firma una pietra miliare nella medicina dell’isola

Una data da segnare: il 1° aprile 2025, il Policlinico di Catania ha scritto una pagina di storia della sanità siciliana, eseguendo per la prima volta nell’isola una terapia genica per l’emofilia A, una rara patologia congenita legata alla coagulazione del sangue.

Il trattamento, innovativo e potenzialmente risolutivo, è stato somministrato a un giovane di 36 anni affetto da una forma grave della malattia. Il paziente, oggi in ottime condizioni, ha interrotto le precedenti somministrazioni endovenose e sarà seguito con controlli clinici regolari.

UN CAMBIAMENTO DI PARADIGMA NELLA TERAPIA DELL’EMOFILIA

L’emofilia A, causata dalla carenza del Fattore VIII, colpisce soprattutto i soggetti di sesso maschile e si manifesta sin dai primi anni di vita con emorragie spontanee o post-traumatiche. Fino ad oggi, i pazienti erano costretti a una vita scandita da infusioni endovenose di fattore carente. La terapia genica rappresenta un cambio radicale: introduce nel fegato del paziente un gene funzionante tramite un vettore virale, che consente la produzione autonoma del fattore mancante.

«Un intervento di altissimo valore scientifico e umano, che segna l’ingresso della nostra struttura nel ristretto gruppo dei centri italiani capaci di offrire questa terapia d’avanguardia», sottolineano Dorina Cultrera, dirigente medico dell’UOC di Ematologia, e Francesco Di Raimondo, professore ordinario di malattie del sangue all’Università di Catania e direttore dell’unità.

CATANIA COME MILANO, BOLOGNA E NAPOLI

La terapia genica è già realtà in alcuni dei più avanzati centri italiani – tra cui Milano, Padova, Bologna e Napoli – e il fatto che oggi anche la Sicilia possa offrire questa opportunità è motivo di orgoglio e speranza per decine di pazienti isolani. Ad oggi, solo 11 persone in Italia hanno potuto beneficiarne: il trattamento richiede requisiti specifici, come l’assenza di patologie infettive o anticorpi che interferiscano con il vettore, oltre a uno stato di salute generale ottimale.

Il Policlinico “G. Rodolico – San Marco” si conferma così un polo di eccellenza nella medicina del Sud, capace di accogliere e attuare le terapie più avanzate a livello internazionale.

OLTRE LA MALATTIA, VERSO UNA NUOVA VITA

Il successo del primo intervento di terapia genica in Sicilia apre le porte a una nuova era nella gestione dell’emofilia, una malattia che, senza le giuste cure, può diventare altamente invalidante. Ma oggi, grazie a medici, ricercatori e strutture che investono nell’innovazione, anche da Catania si può guardare al futuro con fiducia.

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