Il mese di maggio, tradizionalmente dedicato alla Madonna, si conclude a Paternò con uno dei momenti più sentiti e significativi della devozione mariana: la festa della Madonna della Consolazione. Una ricorrenza che non è soltanto religiosa, ma capace di riunire un’intera comunità attorno alla figura materna di Maria, Madre di Gesù e porta della salvezza.
“Maria è la via più sicura per incontrare Gesù”, ha ricordato più volte Papa Francesco. Ed è proprio questo incontro vivo e personale con il Signore che i fedeli di Paternò cercano ogni anno, con fede semplice ma profonda, affidandosi alla Madonna che consola, che sostiene, che accompagna.
Questa sera, al termine della celebrazione eucaristica presso il Santuario della Madonna della Consolazione, si terrà una veglia di preghiera, animata con devozione dall’UNITALSI e dal gruppo “Apostoli dell’Amore”, durante la quale sarà recitato il Santo Rosario. Un momento di intensa spiritualità, che proseguirà per tutta la notte, con il santuario che rimarrà aperto per accogliere quanti vorranno fermarsi in preghiera, in silenzio, in contemplazione.

Domani mattina, sabato 31 maggio, si terrà il pellegrinaggio mariano: i fedeli si ritroveranno in piazza Santa Barbara alle 5:30 per avviarsi in preghiera verso il santuario. Lungo il cammino, la recita del Rosario accompagnerà i passi dei pellegrini, in un pellegrinaggio che è insieme fisico e spirituale. Al termine, nel Santuario, sarà celebrata la Messa dell’aurora, un momento carico di luce, simbolo di speranza e rinascita.
Nel pomeriggio, poi, la città si stringerà attorno alla propria Madonna nel momento forse più atteso: la processione del fercolo, che attraverserà le vie cittadine. Non sarà soltanto una manifestazione religiosa, ma un gesto di appartenenza, di amore filiale verso Maria e verso la nostra storia. Le strade di Paternò saranno benedette dal passaggio della Madonna, in un abbraccio collettivo che unisce generazioni, famiglie, cuori.
In un tempo in cui la nostra fede è messa alla prova, in cui si affacciano ideologie e simboli che non ci appartengono e che talvolta sembrano voler cancellare le nostre radici, la processione diventa anche un gesto di resistenza spirituale, di riaffermazione della nostra identità cristiana. Partecipare significa dire con forza: noi ci siamo, siamo figli di Maria, siamo un popolo di fede.

“La festa della Madonna della Consolazione è, dunque, molto più di una tradizione: è un appuntamento con la nostra anima, un invito a riscoprire ciò che siamo, a stringerci insieme sotto lo sguardo materno di Maria. Che Lei, madre premurosa e consolatrice, ci accompagni, ci custodisca e continui a proteggere Paternò con il suo manto di amore” dicono gli organizzatori.