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Catania, in atto lavori di riqualificazione e ampliamento aeroporto Fontanarossa

Si sta realizzando un nuovo solaio in acciaio e vetro con l’installazione di due ascensori panoramici, progettati per migliorare l’accessibilità e la fruizione degli spazi da parte degli utenti

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Proseguono gli interventi di riqualificazione e ampliamento dell’aerostazione Vincenzo Bellini dell’Aeroporto di Catania-Fontanarossa, con la realizzazione di un nuovo solaio in acciaio e vetro e l’installazione di due ascensori panoramici, progettati per migliorare l’accessibilità e la fruizione degli spazi da parte degli utenti.

L’intervento si inserisce nel più ampio programma di potenziamento dell’area partenze, con l’obiettivo di aumentare la superficie a disposizione del pubblico e ottimizzare la distribuzione dei flussi tra i diversi livelli della struttura aeroportuale.

Il nuovo solaio, completamente trasparente e in continuità con un precedente ampliamento, si estende per circa 6,5 metri verso la facciata nord, coprendo una superficie complessiva di circa 85 metri quadrati. La struttura, costituita da travi in acciaio e lastre in vetro stratificato strutturale, garantisce un’elevata resistenza meccanica e consente un’illuminazione naturale degli spazi sottostanti. Il piano di calpestio è realizzato in vetro antiscivolo, trattato per garantire sicurezza e comfort ai passeggeri.

A servizio del nuovo impalcato sono stati installati due ascensori panoramici in acciaio e vetro, che raddoppiano il collegamento tra i livelli arrivi e partenze, migliorando l’accessibilità anche in termini di mobilità verticale. La nuova canna ascensori, in cemento armato alla base e in acciaio rivestito in vetro nella parte superiore, è progettata per assorbire le sollecitazioni sismiche senza modificare il comportamento strutturale dell’edificio.

Gli ascensori saranno aperti al pubblico prima dell’estate, a seguito del collaudo previsto da parte dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali – ANSFISA.

“Questi interventi rappresentano un ulteriore passo avanti nel percorso di crescita e ammodernamento del nostro scalo- ha dichiarato Nico Torrisi, Amministratore Delegato di SAC- Si tratta di un progetto che rappresenta la visione strategica che stiamo portando avanti: un aeroporto moderno, efficiente e sempre più attento alle esigenze di chi viaggia. Stiamo lavorando per offrire ai passeggeri un’esperienza sempre più sicura, funzionale e accogliente, investendo in soluzioni innovative. Questo approccio ci consente di valorizzare l’infrastruttura esistente, riducendo l’impatto ambientale degli interventi e migliorando, allo stesso tempo, la qualità dei servizi. La nostra priorità resta quella di garantire uno scalo all’altezza delle aspettative di un territorio in continua evoluzione e di una domanda di mobilità sempre più internazionale e diversificata”.

 

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“Festa della Liberazione”, commemorazione da parte del Prefetto a Catania e Linguaglossa

Consegnate una medaglia di Vittima del Terrorismo e le onorificenze al “Merito della Repubblica Italiana”

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foto "CataniaToday"

La ricorrenza del 25 aprile il giorno della Liberazione, come disposta dal prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi, si è snodata in due tappe. Dapprima sono stati resi gli onori ai Caduti per la Patria con la deposizione della corona d’alloro presso l’atrio del Municipio del comune di Catania da parte del Prefetto, del Vice Sindaco del Comune di Catania e del Direttore marittimo della Sicilia orientale, con la benedizione da parte di Monsignor Salvatore Genchi.

Successivamente, nel solco del percorso già avviato dal Prefetto di Catania di avvicinamento delle Istituzioni alle comunità locali, celebrando le più importanti ricorrenze nazionali anche nei comuni della provincia, la cerimonia è proseguita nel comune di Linguaglossa, nella centrale piazza dei Vespri Siciliani, preceduta dalla deposizione della corona al Monumento ai Caduti in piazza Municipio. A fare gli onori di casa il sindaco Luca Stagnitta. Alla cerimonia hanno preso parte le autorità civili, militari e religiose della provincia e i rappresentanti dell’ANPI.

L’evento si è concluso con la consegna da parte di alcuni Baby Sindaci della provincia di Catania, del Baby Sindaco e di alcuni Baby Consiglieri del Comune di Linguaglossa, di una medaglia al caporale maggiore dell’esercito italiano Carmelo Morales, riconosciuto come vittima del terrorismo e di onorificenze al “Merito della Repubblica Italiana”. Il titolo di commendatore è stato attribuito ad Angela Rita Carbonaro e Marisa Scavo, mentre quello di cavaliere è andato ad Achille Cilli Rusci, Fabio Di Giovan Paolo, Andrea Finocchiaro, Gennaro Gigante, Agata Pappalardo, Giovanni Vincenzo Scalia e Salvatore Trovato..

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Eventi

Paternò, la città commemora il 25 aprile

Letti i nomi dei Partigiani paternesi morti durante la Resistenza e dei militari deceduti nei campi di prigionia che non vollero aderire alla Repubblica di Salò

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Anche la città di Paternò ha voluto commemorare il 25 aprile in cui l’Italia fu liberata dal nazi-fascismo. Una Festa della Liberazione, dedicata al ricordo di chi ha lottato per la libertà e la democrazia, nel rispetto del lutto nazionale per la morte di Papa Francesco.

Le celebrazioni sono iniziate con un corteo partito dalla sede di Palazzo Alessi per arrivare in Piazza Santa Barbara, presso il Monumento ai Caduti, dove si è tenuta la tradizionale deposizione di una corona d’alloro.

Al corteo hanno preso parte il sindaco Nino Naso con giunta e consiglieri, autorità militari, associazioni combattentistiche e di volontariato, nonche semplici cittadini. Presente anche una folta delegazione della sezione di Paternò dell’A.N.P.I. “Carmelo Mio” con in testa la presidente Matilde Pino.

Ogni singolo componente dell’A.N.P.I. ha depositato un garofano rosso ai piedi del Monumento ai Caduti.

Durante la cerimonia, è stata svelata una targa commemorativa dedicata ai Partigiani paternesi, opera del maestro Barbaro Messina e promossa dall’A.N.P.I. Sezione “Carmelo Mio”.

Letti i nomi dei Partigiani paternesi morti durante la Resistenza e dei militari deceduti nei campi di prigionia che non vollero aderire alla Repubblica di Salò.

 

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