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Cultura

Taglio del nastro, pomeriggio, dell’edizione 2019 della sagra del pistacchio

A Bronte il sindaco Graziano Calanna ha dato il via all’Expo- Sagra del Pistacchio verde Dop; centinaia i visitatori

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BRONTE. Taglio del nastro oggi pomeriggio a Bronte per la XXX edizione dell’Expo-  Sagra del Pistacchio verde dop di Bronte. A tagliare il nastro il sindaco brontese, Graziano Calanna, assieme alla Giunta municipale, al presidente del Consiglio comunale, Nino Galati, ed a numerosi consiglieri. Numerosi gli ospiti fra i quali esponenti delle Forze dell’Ordine che operano nel territorio, i sindaci e gli assessori dei comuni di Randazzo, Maletto, Maniace, Floresta Cesarò, San Teodoro e Paternò. Fra gli ospiti anche Rosario Napoli, dirigente dell’Ispettorato forestale di Catania.

<<Il protagonista principale di questo Expo – ha detto il primo cittadino Calanna –  è sempre il nostro pistacchio verde dop. Ci sono circa 90 stand e di questi tanti offrono il nostro verde pistacchio apprezzato in tutto il mondo. Siamo pronti ad accogliere i visitatori che si preannunciano numerosi>>. Inoltre  grazie agli studenti dell’Istituto Benedetto Radice,Cristian Imbrogiano, Alessandro Rifici, Stefano Meli e Calogero Virzì è stato attivata la <App> che geo-localizza il percorso dell’Expo e guida i turisti fra gli stand.Per sabato è in programma l’esibizione della Fanfara dei Bersaglieri che sfilerà alle 11.00 ed alle 17.00 e dei convegni.

Alle ore 18 nella Pinacoteca <Nunzio Sciavarrell> è in programma la conferenza dal titolo “L’Agricoltura locale, europea ed internazionale. Realtà e prospettive nella terra della biosfera”,organizzato dal Gruppo promotore della Terra della biosfera, ed alle 18.30 nell’aula magna dell’Istituto Benedetto Radice il <Galà Ambassador 2019> a cura del Telefono Rosa di Bronte che nominerà “ambasciatori” il sindaco di Bronte, Graziano Calanna,  la ginecologa Natalina Tempesta, l’insegnate Maria Calanna, Simone Toscano,  Francesco Portale, il gluogotenente dei carabinieri Giuseppe Amendolia e la professoressa Mariella Guarnera. Poi  alle 21.30 in piazza Castiglione l’atteso concerto di Morgan.

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Cultura

Biancavilla, sabato conferenza “Il Valore del Dono: Dal Dono ai Legami Generazionali”

L’evento prende spunto dalla pubblicazione del Prof. Indelicato, psicologo psicoterapeuta, docente a.c. dell’Università degli Studi di Messina e dell’Univesità degli Studi di Catania

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Sabato 4 maggio 2024, alle 17,30  presso Villa Delle Favare, si terrà una conferenza “Il Valore del Dono: Dal Dono ai Legami Generazionali” che prende spunto dalla pubblicazione del Prof. Indelicato, psicologo psicoterapeuta, docente a.c. dell’Università degli Studi di Messina e dell’Univesità degli Studi di Catania. Converseranno con l’autore il Prof. Francesco Pira, sociologo, professore associato di comunicazione e giornalismo presso l’Università degli Studi di Messina e Presidente Nazionale della So.San, autore della prefazione del libro, il Prof.  Giuseppe Seminara, psichiatra,  docente a.c. Università degli Studi di Catania, il Dott. Pippo Catania, Direttore A.F.T. Enna e la Dott.ssa Pamela Cantarella psicologa clinica.  Modera il Dir.  Enzo Meccia, Presidente Sicilia Antica Biancavilla. L’evento è organizzato dalle associazioni Sicilia Antica Biancavilla, Lions Club Adrano – Bronte- Biancavilla, Accademia Universitaria Biancavillese, Fidapa Adrano – Biuancavilla  con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Biancavilla. L’incontro tende  a darà  l’occasione per riflettere su un tema che antropologicamente ha avuto forti influssi nella storia dei legami umani.  L’autore tende a mettere in risalto che un gesto apparentemente semplice ha avuto ed ha risvolti antropologici, filosofici, economici, politici e religiosi nel corso della storia millenaria dell’uomo.

Come scrive il Prof. Pira nella sua prefazione, infatti,  “Il prof. Mariano Indelicato, attraverso questo suo lavoro, ha regalato ai suoi lettori  un excursus sul dono come generatore di legami, perché dal primo momento ha percepito l’importanza del “triangolo sacro: donare, ricevere, ricambiare”. Lo studio di questo triangolo conduce alla scoperta di valori fondamentali come: la fiducia, la speranza e la giustizia”. Se donare  è una prassi quotidiana,  un gesto che facciamo: al bar la mattina quando offriamo il caffè a un nostro amico o al nostro collega di lavoro; quando invitiamo a pranzo o a cena una persona; elargendo la mancia al cameriere; dando la carità a un povero che incontriamo per strada; in occasione di eventi importanti come matrimoni, battesimi, cresime, anniversari, compleanni, etc.etc, come informa Mauss (1922), contiene molto di più. Infatti il dono, inteso come lo scambio senza nessuna costrizione di carattere economico e commerciale, nelle società arcaiche e primitive serviva a stabilire relazioni non solo con altri individui, ma costituiva il nucleo dell’intera organizzazione sociale. Anche nella nostra società sono innumerevoli le occasioni in cui ci troviamo a fare regali, a donare anche con piacere e soddisfazione personale. Allo stesso modo sono tanti i momenti in cui aspettiamo con ansia di ricevere un regalo ed è abbastanza evidente la nostra insoddisfazione quando non arriva.

Pensiamo per un attimo ai bambini  che aspettano impazienti in occasione delle feste comandate i loro regali e gli strepiti nel momento in cui non dovessero riceverli. In Sicilia, addirittura, in occasione della commemorazione dei defunti si soleva (oggi la tradizione si sta un po’ perdendo) portare di nascosto regali ai bambini facendoli passare come doni che venivano dai loro parenti defunti ponendo l’accento che la prassi del donare mette insieme vivi e morti (anche se come vedremo in questo gesto tradizionale, vi era un messaggio più importante e profondo). Per Natale viene Babbo Natale sulla sua slitta a portare i regali in base ai desideri espressi dagli stessi bambini. Babbo Natale viene la notte del 24 dicembre che per la religione cristiana è la notte del dono più grande: ovvero Dio dona se stesso agli uomini condividendone la natura. Grazia Deledda ne Il dono di Natale racconta con impareggiabile maestria il significato del regalo di Natale quando davanti alla curiosità di Felle, la sua amica Lia le dice “È il nostro primo fratellino ….. Mio padre l’ha comprato a mezzanotte precisa, mentre le campane suonavano il Gloria. Le sue ossa, quindi, non si disgiungeranno mai, ed egli le ritroverà intatte, il giorno del Giudizio Universale. Ecco il dono che Gesù ci ha fatto questa notte”.  I regali della Notte di Natale arrivano dal cielo ovvero mettono in contatto gli uomini con un mondo sconosciuto.

Per l’Epifania è la befana a portare i regali distinguendo tra i bambini buoni cui dona ghiottonerie e quelli cattivi cui fa trovare il carbone. Sia la notte di Natale che per l’epifania – così come in Sicilia per la commemorazione dei defunti – i regali si avvolgono di mistero quasi di un potere magico in grado di mettere in contatto il conosciuto con il non conosciuto, in sostanza ci mettono in contatto con il “sacro”. Infatti, il regalare, il gesto del donare non è così banale come potrebbe a prima vista apparire: serve a stabilire legami interpersonali,  sociali, ma anche a metterci a contatto con i valori, i simboli, i miti presenti all’interno del contesto culturale. Dopo quasi due secoli di predominio del concetto di utilità sotto la spinta del positivismo, oggi è necessario il ritorno ad una cultura che possa mettere al centro l’atto del donare inserito all’interno di un triangolo sacro – donare, ricevere, ricambiare – che sul piano generazionale, individuale e sociale infonde fiducia e speranza: io dono nella fiducia e nella speranza di poter essere ricambiato. La sua massima espressione la troviamo nel dono della vita: io dono la vita nella speranza e nella fiducia che tu donerai la vita permettendo la conservazione della specie.

 

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Cultura

Adrano, oggi “La Notte Nazionale del Liceo Classico” per celebrare la bellezza della cultura antica

Tante le iniziative mirate a promuovere la cultura classica

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Una notte all’insegna della cultura, illuminata da una luce speciale che unisce in contemporanea tanti Licei Classici di tutta Italia. Una luce che brilla di antichità e di cultura. Stiamo parlando de “La Notte Nazionale del Liceo Classico, un evento straordinario che abbraccia la ricchezza della cultura classica greca e latina, oltre a valorizzare la complessità e la versatilità dell’offerta formativa del Liceo Classico. Tra le scuole aderenti, il Liceo Ginnasio Statale “G. Verga” di Adrano che si distingue tra i tanti aderenti per la sua partecipazione entusiasta e la programmazione ricca di eventi culturali e artistici. Un evento straordinario, organizzato dal Coordinamento Nazionale dei Licei Classici, si svolge dalle 18:00 alle 24:00, offrendo sei ore dense di attività culturali, spettacoli e riflessioni incentrate sulla ricchezza e la versatilità del curricolo classico.

Una serata che prenderà il via con i saluti iniziali alla presenza del dirigente scolastico, la professoressa Loredana Lorena, affiancata dal professore Luigi Petralia, dirigente del liceo negli anni ’80 e dall’onorevole Fabio Mancuso, sindaco di Adrano. Tra gli ospiti d’onore, spicca la presenza del giornalista Rai Giuseppe La Venia, che condividerà la sua esperienza giornalistica riflettendo insieme agli studenti sull’importanza della comunicazione nell’era contemporanea. Seguirà l’intervento di Massimo Cultraro, dirigente del CNR di Catania, che arricchirà la serata con approfondimenti scientifici legati al mondo antico.

Ma l’evento non si limita alle parole: la cultura antica prende vita attraverso rappresentazioni teatrali appassionanti, che promettono di trasportare il pubblico nelle atmosfere dei drammi greci e non solo. Una mostra fotografica commemorativa celebrerà i 100 anni di storia del Liceo Ginnasio Statale “G. Verga”, raccontando il suo passato e il suo presente attraverso immagini suggestive. Saranno poi le aule del liceo a trasformarsi in spazi di conoscenza e scoperta, grazie alle esposizioni curate dalle diverse classi su tematiche culturali e letterarie. Qui, gli studenti diventano guide attraverso le epoche antiche, offrendo prospettive fresche e approfondite sui grandi capolavori della letteratura e della filosofia. E per concludere la serata in bellezza, il liceo adranita regalerà al pubblico una rappresentazione del Mito dell’Androgino di Aristofane, un capolavoro della commedia greca che continua a ispirare e divertire anche dopo secoli. La Notte Nazionale del Liceo Classico a Adrano promette di essere un’occasione unica per celebrare il patrimonio culturale dell’antichità, dimostrando che la cultura classica è viva e vibrante, pronta a illuminare il presente con la sua eterna bellezza e saggezza.

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