Scarafaggi tra gli scaffali e a ridosso dei contenitori della farina, sporcizia ovunque, alimenti non tracciati e gravi criticità di sicurezza. Il tutto sarebbe emerso durante un controllo coordinato dalla Polizia di Stato, in un panificio di via Umberto, in pieno centro storico. Gli accertamenti sono scaturiti dalle segnalazioni di diversi cittadini, tra cui quella pervenuta tramite l’app “YouPol”, l’applicazione della Polizia di Stato, gratuita e disponibile per tutti, pensata per fornire ai cittadini un efficace strumento di “prossimità digitale”.
La complessa azione di controllo ha visto in campo diversi poliziotti della squadra volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e della Divisione Anticrimine della Questura, nonché il personale del Corpo Forestale della Regione Siciliana, dell’Ispettorato territoriale del lavoro, i medici del Dipartimento di prevenzione – Servizio Igiene pubblica e Spresal e del Dipartimento di prevenzione veterinaria – Servizio di Sanità pubblica Veterinaria dell’Asp di Catania, unitamente agli agenti del settore “Annona” della Polizia Locale.
L’attività sinergica tra i vari enti della task force ha permesso di far emergere le pessime condizioni igienico-sanitarie del panificio al punto tale da rendere necessaria l’adozione del provvedimento di chiusura immediata del laboratorio di produzioni.
Nello specifico, sono state rilevate gravi carenze legate alla pulizia, ordinaria e straordinaria, rilevando persino la presenza di scarafaggi in diversi punti del laboratorio. Al riguardo sono state fornite delle prescrizioni mirate e al titolare è stata contestata una sanzione amministrativa di 2000 euro, anche per la mancanza di manuale di autocontrollo e attestati di formazione professionale.
Al momento dei controlli, era presente una sola impiegata la cui posizione lavorativa è stata verificata dall’Ispettorato territoriale del lavoro che ha avuto modo di rilevare la mancanza di un regolare contratto di lavoro. Pertanto, il titolare è stato sanzionato per “lavoro nero” con una sanzione di 1950 euro, la sospensione dell’attività imprenditoriale e un’ulteriore sanzione amministrativa di 2500 euro. A tal proposito, verranno effettuati ulteriori accertamenti sulla documentazione che dovrà essere esibita agli ispettori entro i termini previsti dalla legge.
I tecnici dello Spresal hanno accertato la presenza di attrezzatura da lavoro non idonea in quanto in cattivo stato di manutenzione, elevando una sanzione di 2000 euro, nonché l’impianto elettrico in cattivo stato di manutenzione, con sanzione di 2000 euro.
I medici veterinari dell’Asp e il Corpo Forestale hanno verificato che diversi alimenti, tra salumi e formaggi, erano privi del necessario requisito della tracciabilità. Complessivamente, sono stati sequestrati 10 chili di prodotti non tracciati e destinati all’immediata distruzione perché non idonei al consumo umano, applicando una sanzione amministrativa di 1500 euro.
Inoltre, il Corpo Forestale ha sanzionato il titolare per non aver indicato gli ingredienti sui preparati posti in vendita, con sanzione amministrativa di 2000 euro.