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Cronaca

Misterbianco, va in un centro ad “hoc” la donna che ha ucciso la figlia di 7 mesi

A darne comunicazione il legale l’avvocato Alfio Grasso. La 40enne è attualmente detenuta nel carcere Piazza Lanza. Il trasferimento dovrebbe avvenire prossima settimana

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Nei prossimi giorni la donna di Misterbianco di 40 anni che lo scorso 30 aprile ha gettato dal terzo piano della propria casa di via Marchese, nel centro misterbianchese, la figlia di sette mesi uccidendola, lascerà il carcere di Piazza Lanza a Catania dove è detenuta per essere trasferita a Barcellona Pozzo di Gotto, nel messinese, in una struttura adatta per accogliere soggetti con problematiche di natura “psichiatrica”.

A darne comunicazione il legale della donna l’avvocato Alfio Grasso. Il trasferimento dovrebbe avvenire prossima settimana.

La procura di Catania ha proceduto alla nomina di un perito per valutare se la donna al momento di commettere l’insano gesto fosse in grado di intendere e di volere. Si tratta del professore Eugenio Aguglia. Anche la difesa ha nominato un suo perito: si tratta del professore Antonino Petralia.

La donna, che è anche madre di un bimbo di sette anni, era seguita da un amministratore di sostegno nominato dal Tribunale poiché soffriva di una depressione post-partum.

 

Cronaca

Santa Venerina, in manette due uomini accusati per aver rubato 150 kg di avocado

E’ una coltura che necessita di cure attente e precise e comporta un investimento iniziale piuttosto alto per gli agricoltori, considerando l’acquisto delle piantine, la preparazione del terreno, l’installazione dell’impianto irriguo a goccia, i fertilizzanti e la manodopera

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A Santa Venerina i carabinieri della locale stazione durante un servizio di pattugliamento nell’immediata periferia del paese, hanno individuato un pick-up senza alcuno a bordo, parcheggiato a margine di via Trieste, proprio accanto ad una coltivazione di avocado.

Questa particolare pianta, originaria dell’America centrale e meridionale, si sta rapidamente espandendo anche in Italia, soprattutto in Sicilia e Calabria, grazie al clima mite e alle condizioni ambientali favorevoli.

Tuttavia è una coltura che necessita di cure attente e precise e comporta un investimento iniziale piuttosto alto per gli agricoltori, considerando l’acquisto delle piantine, la preparazione del terreno, l’installazione dell’impianto irriguo a goccia, i fertilizzanti e la manodopera.

Insospettiti, dunque, dalla presenza di quel mezzo in quella zona, i carabinieri hanno deciso di appostarsi a debita distanza, in attesa di scoprire chi sarebbe tornato a prendere il veicolo.

Dopo circa mezz’ora i carabinieri hanno visto arrivare due uomini, un 33enne e un 30enne, entrambi residenti a Riposto, i quali stavano trasportando sacchi colmi del prezioso frutto. I due, infatti, erano entrati nel fondo agricolo scavalcando una recinzione con filo spinato, avevano rubato gli avocado nascondendoli in capienti buste semirigide, e stavano ritornando per caricarli sul pick-up, convinti di averla fatta franca.

A quel punto è scattato l’intervento dei carabinieri che li hanno bloccati, evitando ogni possibilità di fuga. Militari che hanno recuperato ben 150 kg di avocado, per un valore stimato di circa 800 euro, oltre diversi attrezzi idonei allo scasso con i quali i due ladri avevano forzato la recinzione.  Alle fine i due uomini sono stati dunque arrestati e l’atto è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Catania, controlli in un locale del centro, rilevate diverse irregolarità amministrative

Trovati 40 chili di prodotti ittici tenuti in cattivo stato di conservazione. Gli alimenti sono stati sequestrati e contestualmente distrutti. Complessivamente sono state elevate sanzioni per circa 9 mila euro

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A Catania la Polizia di Stato ha coordinato un controllo amministrativo in un locale di via Garibaldi, particolarmente frequentato da giovani.

L’intervento ha visto impegnati diversi poliziotti della Questura di Catania, insieme al personale del Corpo Forestale della Regione Siciliana e agli agenti del settore “annona” della Polizia Locale ed è stato finalizzato a verificare l’osservanza delle prescrizioni della licenza e delle autorizzazioni amministrative, nonché la qualità e la genuinità dei prodotti alimentari a tutela della salute dei consumatori.

Durante l’intero svolgimento degli accertamenti, i poliziotti hanno curato un’efficace cintura di sicurezza per consentire il regolare svolgimento dei controlli sotto diversi ambiti.

Nello specifico, nei locali adibiti a cucina, il personale del Corpo Forestale ha trovato 40 chili di prodotti ittici tenuti in cattivo stato di conservazione. Per scongiurare rischi alla salute dei potenziali consumatori, gli alimenti sono stati sequestrati e contestualmente distrutti. Al riguardo, al titolare è stata contestata una sanzione di 1500 euro.

Diverse le irregolarità amministrative rilevate dalla Polizia Locale che, complessivamente, ha elevato sanzioni per 7500 euro per l’occupazione di suolo pubblico senza autorizzazione, per la mancata pubblicità del listino prezzi e per altre carenze documentali.

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