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Cronaca

Paternò, una fiaccolata per “dire no ad ogni forma di violenza”

L’evento è in programma mercoledì 21 maggio alle ore 20. Il corteo partirà da piazza Regina Margherita, percorrerà via Vittorio Emanuele e si concluderà a Piazza Indipendenza

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Dopi i recenti fatti di violenza avvenuti in città con un tunisino irregolare che ha molestato delle minorenni e con l’uomo che ha rischiato il linciaggio da parte di alcuni “cittadini” inferociti, salvato poi dai carabinieri, la società civile di Paternò fa sentire la propria voce. Cosi associazioni non profit, parrocchie e semplici cittadini hanno organizzato per mercoledì sera una fiaccolata per “dire no” ad ogni forma di violenza.

“Come comunità di Paternò, esprimiamo una grande preoccupazione ed indignazione per gli episodi di violenza accaduti nella nostra Città- si legge in una nota stampa- Rivolgiamo la nostra vicinanza alle vittime coinvolte e alle loro famiglie e ringraziamo la Compagnia dei Carabinieri di Paternò per il suo lavoro intervento.

Chiediamo con forza a tutte le istituzioni pubbliche della nostra città, a tutti i livelli, la convocazione di tavoli tecnici e di confronto, al fine di trovare con urgenza soluzioni che possano assicurare alla nostra città un maggiore controllo del territorio ed interventi idonei a migliorare la vivibilità della nostra città.  Condanniamo, altresì, ogni tentativo di giustizia “fai da te” contrario ai principi di uno Stato liberale e di diritto come il nostro”.

Il corteo partirà da piazza Regina Margherita, percorrerà via Vittorio Emanuele e si concluderà a Piazza Indipendenza. “Vogliamo lanciare un appello ai cittadini e alle istituzioni a garantire una città vivibile, aperta e viva” dicono gli organizzatori.

Cronaca

Catania, attività di contrasto ai reati fallimentari, disposto sequestro per 10 milioni di euro

Posti sotto sequestro beni mobili ed immobili, quote, rapporti giuridici e contratti di conto corrente

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A Catania il Giudice per le indagini preliminari ha ordinato il sequestro, eseguito dalla Gdf, della società “President s.r.l.”, comprensivo dei beni mobili ed immobili, quote, rapporti giuridici e contratti di conto corrente, per il valore complessivo di circa 10 milioni di euro.

Il nucleo di polizia economico finanziaria etneo sotto il coordinamento della procura ha appurato che gli amministratori e soci della società “Residence Vampolieri s.r.l” a cui fa capo una struttura ricettiva di Aci Castello, mediante un’operazione societaria di scissione avrebbero distratto il patrimonio aziendale, costituito dall’intero compendio immobiliare del valore contabile di 9,9 milioni di euro, a favore di una società di nuova costituzione riconducibile ai medesimi soci, denominata President srl.

“Il patrimonio netto residuo della società che ha ceduto gli immobili si sarebbe ridotto, secondo quanto comunicato dalla proprietà nel progetto di scissione, a 50.000 euro- scrive la Procura la quale aggiunge che “sarebbero emersi in capo alla Residence Vampolieri srl ulteriori debiti per Imu e Tari per circa 630.000 euro, non conteggiati nella scissione, che avrebbero determinato un valore effettivo residuo negativo di 580.000 euro”.

Secondo la Procura l’impresa avrebbe eroso totalmente le sue risorse, “versando in uno stato di crisi finanziaria aggravata dalla cessione del compendio immobiliare”. Gli inquirenti avrebbero riscontrato “alcune operazioni dolose che avrebbero aggravato lo stato di crisi della Residence Vampolieri srl causandone il dissesto definitivo”.

L’attività alberghiera sarebbe proseguita anche dopo la cessione degli immobili a favore della President srl e ciò tramite l’avvenuta stipula con quest’ultima di apposito contratto di locazione per l’utilizzo dei beni, che avrebbe avuto l’effetto di depauperare ulteriormente le risorse economiche aziendali della locatrice a causa del pagamento, a titolo di canoni di affitto, di 120.000 euro all’anno nella quota fissa più una quota variabile in relazione alle presenze”.

Per il gip i soci della Residence Vampolieri srl, avrebbero commesso i reati di bancarotta fraudolenta, aggravata dal danno di rilevante entità. La President srl è stata affidata ad un amministratore giudiziario. Il provvedimento cautelare ha superato il vaglio del Tribunale del riesame.

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Cronaca

Etna, soccorso biker nei pressi di “Grotte delle Palombe”

I tecnici del SASS l’hanno raggiunto e, dopo le prime valutazioni, lo hanno condotto al Rifugio Ragabo, dove era stata fatta giungere l’ambulanza del 118. Successivamente trasferito presso l’ospedale di Acireale per ulteriori accertamenti. 

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Nella giornata di ieri tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano sono intervenuti sull’Etna per soccorrere un ventitreenne biker belga colpito da malore mentre percorreva in gruppo il sentiero che consente di giungere alla Grotta delle Palombe. I tecnici del SASS l’hanno raggiunto e, dopo le prime valutazioni, lo hanno condotto al Rifugio Ragabo, dove era stata fatta giungere l’ambulanza del 118. Dopo i controlli sanitari il biker è stato trasferito presso l’ospedale di Acireale per ulteriori accertamenti.

In caso di incidenti su pareti di roccia, sentieri, ambienti montani, ambienti innevati, scogliere, in grotta e gole fluviali o in caso di persone disperse in ambiente montano, impervio e ostile, per allertare il Soccorso Alpino è necessario chiamare il Numero Unico di Emergenza (NUE) 112, specificando che si richiede un intervento di soccorso sanitario in ambiente montano o impervio.

L’operatore del 112 applicando la specifica “procedura operativa ambienti montani ed impervi”, trasferirà la chiamata di soccorso esclusivamente alla Centrale 11Operativa del 118, la quale provvederà ad allertare il Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) quale proprio referente esclusivo per il Soccorso in ambiente montano, impervio ed in grotta.

 

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