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Catania, iniziative per celebrare la “Giornata della Legalità”

Nel comprensorio etneo, tante le iniziative che hanno visto la partecipazione di studenti, insegnanti e cittadini.

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Ogni anno, il 23 maggio, l’Italia celebra la Giornata nazionale della Legalità, una ricorrenza istituita per commemorare le vittime della mafia e promuovere una cultura fondata su giustizia, rispetto delle regole e cittadinanza attiva.

La data scelta non è casuale: il 23 maggio 1992, infatti, l’attentato mafioso di Capaci costò la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Un evento tragico, seguito poco dopo dalla strage di via D’Amelio, in cui morì anche il giudice Paolo Borsellino. Due ferite profonde nella storia della Repubblica, che hanno segnato un punto di svolta nella coscienza civile del Paese.

In questa giornata, in tutta Italia si moltiplicano eventi, cortei e momenti di riflessione. Al centro c’è il ricordo, ma soprattutto l’impegno: la legalità non è un valore astratto, ma una pratica quotidiana che riguarda ciascuno di noi.Lo sottolineava lo stesso Giovanni Falcone, quando affermava:
“La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine.”
Le sue parole sono oggi un monito e un incoraggiamento a non smettere mai di credere nella forza delle istituzioni e dell’educazione.

Tra i protagonisti di questa ricorrenza c’è il mondo della scuola. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, per il 23 maggio 2025, ha invitato tutte le istituzioni scolastiche a organizzare attività educative sulla legalità, la cittadinanza attiva e la memoria.

Nel comprensorio etneo, tante le iniziative che hanno visto la partecipazione entusiasta di studenti, insegnanti e cittadini.

A Paternò, si è svolta la tradizionale Marcia della Legalità, organizzata dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione. Il corteo è partito da Piazza Umberto per attraversare luoghi simbolici come Piazza Santa Barbara, la Scalinata Settecentesca e la Collina Storica, concludendosi sotto il Castello Normanno. Alla manifestazione hanno partecipato tutte le scuole del territorio. La giornata è stata arricchita da interventi degli studenti, esibizioni musicali e dalla presenza del regista Salvo Campisano, autore del film Il capo del mondo.
Il Sindaco Nino Naso ha sottolineato: «Questa marcia rappresenta un momento di condivisione profonda. Portare il messaggio della legalità alle nuove generazioni significa investire in un futuro più giusto, radicato nei valori di giustizia e responsabilità. Il sacrificio di chi ha dato la vita per il nostro Paese ci ispira ogni giorno».

A Belpasso, l’intera comunità scolastica ha preso parte alla manifestazione “Tieni viva la Legalità – Donne e giovani eroi della legalità”, promossa dal Comune. Il corteo ha percorso il tragitto dalla Villa Martoglio al Parco Peppino Impastato, in un momento di forte condivisione e riflessione, fra questi ricordiamo gli alunni dell’ IC “Giovanni Paolo II” che si sono esibiti sulle note del brano del cantautore paternese Maurizio Musumeci, in arte Dinastia, dal titolo “Chi gliel’ha fatto fare” che offre una riflessione profonda sul tema dal punto di vista di un giovane adulto, che solo con il tempo e l’esperienza vissuta dopo gli anni della scuola è riuscito a comprendere davvero il significato di ciò che allora sembrava distante o astratto. (VIDEO)Il sindaco Carlo Caputo, sui social, ha ricordato l’importanza di “marciare insieme per tenere viva la fiamma della consapevolezza e della legalità”.

Anche Motta Sant’Anastasia ha reso omaggio alle vittime della mafia con una marcia promossa dall’Istituto Comprensivo Gabriele D’Annunzio, con il patrocinio del Comune e la partecipazione della comunità ecclesiale e delle associazioni culturali locali. La marcia è partita dalla scuola primaria di via Francaviglia, per concludersi in piazza Duca D’Aosta, in un clima di intensa partecipazione civile.

A 33 anni dalla strage di Capaci, la sfida contro le mafie è ancora aperta. Le organizzazioni criminali hanno mutato volto, infiltrandosi nell’economia e nella politica. Ma anche la coscienza collettiva è cresciuta, grazie a giornate come questa che alimentano una memoria viva, capace di trasformare il dolore in forza, e la rabbia in impegno e non devono essere intese solo come momenti per sottrarsi agli impegni quotidiani, scolastici o lavorativi.

La legalità non si celebra un giorno solo. La legalità si costruisce, ogni giorno.

Cronaca

Catania, arrestato 41enne, presunto autore della rapina ai danni del locale “Bellatrix”

Il colpo è stato messo a segno nella notte dello scorso 7 luglio; ad agire due banditi i quali hanno portato via quasi 9 mila euro. Si cerca ancora l’altro rapinatore

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Arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile del comando provinciale di Catania un 41enne, accusato di essere uno dei due presenti autori della rapina commessa nella notte dello scorso 7 luglio ai danni del titolare del locale “Bellatrix” di Catania. I due banditi hanno agito col volto travisato. Le indagini hanno preso spunto dalla denuncia della vittima.

Gli investigatori hanno analizzato le immagini di video sorveglianza registrate dall’impianto di videosorveglianza installato all’interno dell’esercizio commerciale e raccolto le dichiarazioni di coloro che erano presenti al momento della rapina.  Da quanto ricostruito dai carabinieri i banditi, giunti sul posto, avrebbero puntato una pistola al petto di uno dei dipendenti impegnati nella contabilità dell’incasso e proferendo, al contempo, l’espressione intimidatoria: “maddari i soddi…spicciti dammi i soddi”.

Messo a segno il colpo i banditi sono fuggiti a bordo di un motociclo Honda SH di colore grigio, dopo essersi impossessati della somma di 8.750 euro. A seguito della irreperibilità del 41enne, nonostante le ricerche immediatamente disposte nei suoi confronti, è stato emesso il decreto di fermo per l’uomo,  poi notificato dai CC del Nucleo Radiomobile con traduzione presso la Casa Circondariale catanese di “Piazza Lanza”. IL GIP ha convalidato il fermo.

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Eventi

Catania, XXV edizione del “Premio Internazionale Chimera d’Argento”

Venticinque anni di successi, onorando il talento e l’eccellenza che rendono grande il nostro Paese

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L’Aula Magna dell’Università degli Studi di Catania ha ospitato la XXV edizione del “Premio Internazionale Chimera d’Argento”, riconoscimento conferito dall’Accademia d’Arte Etrusca, presieduta dall’artista Carmen Arena, a figure di spicco nei campi della giustizia, medicina, cultura, scienza, musica e giornalismo.

La cerimonia si è aperta con l’esecuzione dell’Inno di Mameli a cura degli allievi del Conservatorio “Vincenzo Bellini”. Il taglio del nastro è stato affidato alla Dott.ssa Marisa Scavo, già premiata nel 2024, che ha ricevuto un Riconoscimento Speciale per il suo impegno nella tutela delle fasce deboli.

La Presidente Arena ha ringraziato il Rettore Francesco Priolo per l’ospitalità e ha lodato la conduzione di Maria Rita Barba e dell’Avv. Santina Caffo, che ha definito il Premio una sorta di “Oscar delle eccellenze italiane”. Le statuette sono state arricchite da opere pittoriche firmate Arena, raffiguranti la Chimera – simbolo di coraggio e luce.

 

Premiati d’Eccellenza 2025

Istituzioni e Forze dell’Ordine

 

Carmelo Zuccaro, Procuratore Generale

Francesco Priolo, Rettore Università di Catania

Francesco Mannino, Presidente Tribunale

Giuseppe Bellassai, Questore

Maria Carmela Librizzi, già Prefetto

Maria Grazia Vagliasindi, già Presidente Corte d’Appello

Claudio Papagno, Comandante Carabinieri

Diego Serra, Comandante Guardia di Finanza

 

Giornalismo

Antonella Gurrieri

Francesca Aglieri Rinella

 

Medicina

Salvatore Carammа (anestesia e rianimazione)

Salvatore Bartolotta (urologia)

Salvatore Martino Curatolo (dermatologia)

Barbara Parolini (oculistica)

 

Musica e Canto

Vito Imperato (primo violino Orchestra Bellini)

Filippo Piccolo (tenore e docente)

 

Ricerca Scientifica

Stefano Branca, Direttore Osservatorio Etneo

Boris Behncke, vulcanologo INGV

 

Ricerca Culturale

Carmela Pace, Presidente Centro Studi Pirandelliani

 

Avvocatura

Giovanni Magrì, Foro di Enna

 

Riconoscimenti Speciali

Epifanio Comis, pianista e direttore d’orchestra

Giacomo Scuderi, giornalista

 

Un’edizione che conferma la vocazione del Premio alla promozione del merito e della cultura in ambito siciliano, nazionale e internazionale.

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