Connect with us

In Primo Piano

Paternò, tappa etnea del progetto “Muoviti”: obiettivo coniugare lo sport alla prevenzione

Durante la prima giornata si sono effettuati test lipidici, consulenze nutrizionali, trattamenti fisioterapici e osteopatici, massaggi nonché diverse discipline, dal group cycling al bodypump, dal pilatrix alla pelvic terapy. Attività che proseguiranno anche oggi

Pubblicato

il

Lo sport e la salute diventano protagonisti nel territorio etneo con la terza tappa di “Muoviti”, l’iniziativa che in Sicilia non mira solo a dare a tutti accesso gratuito per sperimentare decine di discipline sportive, ma che diventa spazio di confronto tra giovani, esperti del fitness, medici specialisti che attraverso un dialogo attento mirano alla prevenzione e alla personalizzazione della nutrizione e delle attività motorie per innalzare la qualità della vita di ogni individuo.

“Per rendere sostenibile il sistema sanitario nazionale è indispensabile investire in prevenzione primaria – ha spiegato per l’occasione Francesco Ciancitto, vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’emergenza sanitaria epidemiologica da SARS-CoV-2 – la popolazione invecchia e l’età media degli italiani aumenta. Il ministro alla Salute Orazio Schillaci, con il governo di Giorgia Meloni, ha aumentato la spesa del sistema sanitario nazionale relativa alla prevenzione dal 5% al 7%””.

La tappa etnea di “Muoviti” ha richiamato l’interesse da tutta la provincia di Catania – è in corso a Paternò nella O2 Sport Club- durante la prima giornata si sono effettuati test lipidici, consulenze nutrizionali, trattamenti fisioterapici e osteopatici, massaggi e tantissime discipline diverse, dal group cycling al bodypump, dal pilatrix alla pelvic terapy.

“Abbiamo coinvolto i siciliani nelle iniziative che coniugano lo sport alla prevenzione – spiega la cofondatrice di Muoviti e dirigente generale di O2 Sport Club Sonia Nicosia – e lo facciamo ogni giorno nelle palestre della salute, puntando alla multidisciplinarietà. Abbiamo avuto ampia partecipazione agli screening gratuiti e alle diverse discipline proposte, con partecipanti di tutte le età. Dopo Palermo e Agrigento, abbiamo sensibilizzato la comunità etnea e raggiungeremo anche Ustica e Taormina. Il nostro obiettivo è ampliare l’eco di Muoviti in tutte le nove province dell’Isola”.

Nelle scorse ore è stata fatta conoscere alle donne la pelvic therapy: “Essa va praticata- ha spiegato la dottoressa Elisa Caruso – per prevenire l’incontinenza urinaria, i disturbi della sfera sessuale e il prolasso”. La pelvic therapy – ha aggiunto Carmen Di Dio, direttore O2 Sport Club – consente di conoscere, attivare e controllare il pavimento pelvico, è adatta sia in pre che in post menopausa”.

“La malocclusione – ha precisato la dottoressa Gabriella Aiosa – può essere curata attraverso la collaborazione dell’odontoiatra e del posturologo, Muoviti ci dà la possibilità di lanciare a tutti l’importante valore della multidisciplinarietà che è fondamentale nella prevenzione e nella cura di ogni patologia”.

“Muoviti” è organizzata da Palestre Body Studio di Palermo e da O2 Sport Club di Paternò (CT), patrocinata dall’Assemblea Regionale Siciliana, dal CONI e dall’Ordine dei farmacisti della provincia di Palermo.

A Paternò le attività proseguiranno anche oggi con nuovi sport, con test per la prevenzione e la diagnosi precoce, e con l’ottava tappa di “Erg Cup 2025” che vedrà la partecipazione di giovani under 16 provenienti da tutta la regione e di atleti con disabilità.

In Primo Piano

Catania, CGIL e FP CGIL: “La nuova rete ospedaliera ignora i bisogni reali dei territori”

In particolare, la CGIL e la FP evidenziano una grave carenza di attenzione verso le aree interne della provincia etnea – tra tutti Bronte, Biancavilla e Acireale- già pesantemente penalizzate dai processi di razionalizzazione passati

Pubblicato

il

“La bozza della nuova rete ospedaliera siciliana non risponde alle esigenze di salute delle cittadine e dei cittadini, ma sembra orientata a logiche che nulla hanno a che vedere con il diritto alla cura e con la tutela del lavoro sanitario”. È questa la denuncia della CGIL e della FP di Catania, che per bocca dei rispettivi segretari generali, Carmelo De Caudo e Concetta La Rosa, esprimono forte preoccupazione per l’impianto del piano presentato dalla Regione, giudicato inadeguato, sbilanciato e in contrasto con i principi del Decreto Ministeriale 77.

In particolare, la CGIL e la FP evidenziano una grave carenza di attenzione verso le aree interne della provincia etnea – tra tutti Bronte, Biancavilla e Acireale- già pesantemente penalizzate dai processi di razionalizzazione passati. La riduzione dei posti letto e il focus sulla lunga degenza, a scapito della gestione delle fasi acute, vanno nella direzione opposta rispetto a quanto stabilito dalla riforma nazionale della sanità territoriale.

“Siamo davanti a una visione distorta – dichiarano De Caudo e La Rosa – che privilegia l’ospedalizzazione, senza investire sulla medicina di prossimità, sulla presa in carico del paziente e sull’integrazione sociosanitaria. Tutto ciò rappresenta l’esatto contrario di quanto previsto dal DM 77, che impone una riorganizzazione centrata sulla prevenzione, l’assistenza territoriale e la continuità delle cure”.

Il sindacato sottolinea inoltre la totale assenza di un piano di potenziamento dei Pronto Soccorso, oggi tra i settori più critici del sistema sanitario regionale, colpiti da gravi carenze di organico e strutture inadeguate. “Non si può continuare a ignorare il collasso del primo presidio d’emergenza. Manca personale, mancano risposte, e ora manca anche una strategia”.

A rendere ancora più allarmante la bozza è l’assenza di una articolazione chiara delle strutture sanitarie: non vengono indicati i numeri delle strutture complesse, semplici o dipartimentali. “Questo – affermano i due segretari – rischia di aprire la porta a decisioni discrezionali e politiche, non basate su criteri oggettivi di salute pubblica, ma su dinamiche territoriali e spartizioni di potere”.

Il piano, così com’è stato redatto, viola apertamente quanto previsto dal DM 77, che impone la comunicazione della distribuzione del personale tra le varie articolazioni. Una violazione che potrebbe persino aprire la strada a una impugnazione da parte del Governo nazionale.

Per tutte queste ragioni, la CGIL Catania è FP CGIL chiedono l’immediata sospensione del piano e l’apertura urgente di un tavolo di confronto con le parti sociali e con le rappresentanze dei territori. “Non si costruisce il futuro della sanità pubblica calando dall’alto un modello sbagliato. Il diritto alla salute non è una variabile di bilancio né uno spazio di manovra politica. È un diritto costituzionale che va rispettato, garantito e costruito insieme a chi ogni giorno lo difende nei reparti, nei territori e nelle istituzioni”.

 

Continua a leggere

In Primo Piano

Catania, auto della municipale di Biancavilla, multata dai vigili urbani del capoluogo etneo

Inizialmente si pensava che la Panda multata fosse in uso alla polizia municipale catanese.

Pubblicato

il

Un’auto della polizia municipale di Biancavilla in missione a Catania, in sosta in modo non appropriato, è stata multata dai vigili urbani del capoluogo etneo in via Gabriele Carnazza. Il fatto è successo nella giornata di ieri e a portare alla luce, soprattutto sui social, è stato l’avvocato Mattia Iachino Serpotta, molto attivo sui social. Il suo post è stato successivamente condiviso dal sindaco di Catania, Enrico Trantino.

Inizialmente si pensava che la Panda multata fosse in uso alla polizia municipale catanese e sanzionata da un vigile urbano in borghese. “Signore e Signori, con la voce rotta dall’emozione, nell’anno del Signore 2025, segnalo una macchina della Polizia locale di Catania (meglio noti come vigili urbani) multata da un loro collega in borghese, in via Gabriele Carnazza- si legge su “Facebook”- Non si vedevano queste cose dal ’65. Mi sono commosso. E Zurigo muta. Se io ti posso multare e voi potete multarmi, tutto il mondo si può multare” scriveva sui social l’avvocato Serpotta.

Tuttavia, come ha rilevato successivamente “Video Star”, l’auto multata appartiene al corpo della Polizia municipale di Biancavilla. Lo stesso sindaco di Catania Enrico Trantino aveva precisato che l’autovettura in questione è in dotazione ai vigili urbani di un altro Comune etneo.

“Non usiamo più Panda da quando abbiamo le nuove auto ibride ed elettriche”, fanno sapere da piazza Spedini.  Venuto a conoscenza della novità l’avvocato Serpotta ha aggiornato la “notizia”: “La  Polizia locale di Catania smentisce che sia una loro auto. Mi sembra ci sia materiale per un ricorso allora” ha scritto l’avvocato Serpotta.

 

Continua a leggere

Trending