Connect with us

Cronaca

Caltagirone, oggi funerali di Antonio Grasso, morto in un incidente 36 ore addietro

Per cause in corso di accertamento, venerdì sera, il giovane avrebbe perso il controllo del mezzo andando a finire contro un muro perimetrale di via Parini.

Pubblicato

il

Si sono svolti nella giornata di oggi i funerali di Antonio Grasso, il 25enne agente della polizia penitenziaria deceduto in un tragico incidente stradale, nella tarda serata di venerdì in via Parini. Il giovane, al momento del sinistro, si trovava alla guida di una moto di grossa cilindrata una Kawasaki 600. Si tratterebbe di un incidente autonomo.

Per cause in corso di accertamento il 25enne avrebbe perso il controllo del mezzo andando a finire contro un muro perimetrale. Scattato l’allarme sul posto si è diretta un’ambulanza del 118 che ha soccorso il 25enne trasportandolo all’ospedale “Gravina” di Caltagirone.  Il 25enne sarebbe deceduto poco dopo. A ricostruire la dinamica del sinistro agenti di polizia del locale commissariato.

Cronaca

S.Gregorio di Catania, controlli sulle armi dopo l’omicidio di Carlo La Verde

Le verifiche hanno portato al rinvenimento di diverse armi regolarmente detenute da alcuni parenti del giovane deceduto, ma irregolarità nella comunicazione dei cambi di domicilio. Denunciate tre persone legate da vincoli familiari con la vittima

Pubblicato

il

Proseguono i controlli dei carabinieri a San Gregorio di Catania, dove quasi un mese fa si è consumato il tragico omicidio del 23enne Carlo La Verde, colpito da un colpo di pistola sparato dal padre. Un episodio che ha profondamente scosso la comunità locale e che ha portato i militari dell’Arma a intensificare ulteriormente i controlli con particolare attenzione al possesso e alla detenzione di armi nella zona.

In mattinata, dunque, i carabinieri della Stazione di San Gregorio hanno concluso una verifica su vari obiettivi, tra cui anche l’abitazione di famiglia della vittima.

Il controllo, che ha interessato il rispetto della normativa sulla detenzione di armi da fuoco, ha portato al rinvenimento di diverse armi regolarmente detenute da alcuni parenti del giovane deceduto. In particolare, i controlli hanno fatto emergere irregolarità nella comunicazione dei cambi di domicilio delle armi, che risultavano formalmente ancora custodite nell’abitazione teatro del delitto, nonostante i rispettivi detentori avessero da tempo cambiato indirizzo.

Durante l’ispezione, inoltre, i militari hanno scovato e posto sotto sequestro un ingente quantitativo di munizioni: ben 1.530 cartucce di vario calibro, delle quali non era mai stata presentata denuncia di detenzione.  Alla fine tre persone  legate da vincoli familiari con la vittima, sono state denunciate a piede libero:  si tratta di una pensionata di 83 anni domiciliata a Catania, di una donna di 58 anni residente nello stesso comune, e di un 50enne  tutti indagati per aver omesso di aggiornare le autorità circa la variazione del luogo di detenzione delle armi e per detenzione abusiva di munizionamento.

Continua a leggere

Cronaca

Paternò, gruppo “Voce” su esito lavori consiglio comunale: “Ennesima occasione mancata”

“Negato ogni spazio alle realtà del territorio, alle associazioni e ai cittadini. Non un confronto, ma un atto politico tendente più alla denigrazione del Sindaco che alla ricerca di soluzioni relative ai problemi di sicurezza del nostro paese” dicono i componenti di “Voce”

Pubblicato

il

“Il consiglio comunale “aperto” andato in scena giovedì si è rivelato l’ennesima occasione mancata” A dirlo i componenti del gruppo politico “Voce” che criticano l’esito dei lavori del consesso civico di giovedì sera a Paternò, convocato, in seduta straordinaria, urgente e aperta, dal presidente del consiglio Marco Tripoli su richiesta del sindaco Nino Naso. Assise civica chiamata ad affrontare la problematica legata alla sicurezza in città. Presenti il presidente ARS Gaetano Galvagno e il deputato nazionale Francesco Ciancitto.

Le critiche del gruppo “Voce” seguono quelle espresse, nelle scorse ore, dal PD e dall’associazione “L’Aria Nuova”.

“ Un consiglio “aperto” in cui, oltre alla giunta ed i rappresentanti istituzionali esterni, è stato negato ogni spazio alle realtà del territorio, alle associazioni e ai cittadini. Non un confronto, ma un processo sommario, un atto politico tendente più alla denigrazione del Sindaco che alla discussione delle effettive modalità di risoluzione dei problemi di sicurezza del nostro paese- scrive il gruppo “Voce” che parla di un consiglio in cui sono state fatte proposte “superficiali”.

“Da oltre un anno siamo impegnati concretamente con le comunità straniere di Paternò, costruendo percorsi veri di inclusione, lavorando al fianco di realtà sociali e religiose, ascoltando i bisogni, favorendo il dialogo e la convivenza. Lo abbiamo fatto anche scrivendo ufficialmente all’amministrazione una lettera con proposte precise, dettagliate e realizzabili. Lettera che, ad oggi, è stata del tutto ignorata”.

Nella lettera i componenti del Gruppo “Voce” hanno chiesto se l’amministrazione ha intenzione di istituire un tavolo permanente con le associazioni impegnate sul tema; se esiste una strategia di intervento già delineata o se ne stia elaborando una;  se il comune abbia partecipato a bandi nazionali o regionali e se intenda farlo; se l’amministrazione sia disposta a collaborare con associazioni iscritte al Registro, come Penelope, ad esempio attraverso l’utilizzo di spazi pubblici; quale sia lo stato del dialogo con la Prefettura in merito allo sgombero della zona di Ciappe Bianche;  se è stato attivato un dialogo con la Protezione Civile Regionale per la gestione di emergenze (maltempo, accoglienza temporanea); se c’è l’intenzione di cercare maggiori fondi per la Bisaccia del Pellegrino e le associazioni caritative che operano sul territorio.

“A queste domande non è mai arrivata alcuna risposta. Dopo mesi di riunioni con ANPAS, CGIL, Bisaccia del Pellegrino e altri attori sociali, tutto si è fermato a ottobre 2024- dice “Voce” – Non solo non sono arrivate risposte, ma neanche è stato fatto nulla per accedere ai numerosi fondi PNRR disponibili per interventi sull’integrazione, sull’emergenza abitativa, sulla marginalità. Le occasioni c’erano, ma non sono state colte. L’amministrazione chiede “responsabilità”, però non ci ha voluto ascoltare quando l’abbiamo chiamata in causa” .

Da qui la proposta sulla questione del gruppo “Voce”: “La nostra proposta: sicurezza, legalità, integrazione. È giusto rafforzare i controlli sul territorio. È giusto garantire la sicurezza. Ma è altrettanto giusto costruire percorsi di integrazione veri, stabili, condivisi. È giusto coinvolgere la comunità islamica locale – in gran parte composta da musulmani sunniti – perché diventi parte attiva nella costruzione di una convivenza fondata sul rispetto reciproco, sulla legalità, sulla collaborazione tra cittadini, forze dell’ordine e istituzioni. Noi di “Voce” non ci fermiamo”.

 

Continua a leggere

Trending