Connect with us

Cronaca

Catania, trovato con la droga in casa, 54enne arrestato dalla Polizia di Stato

Rinvenuta in una cassettiera della marijuana che avrebbe potuto determinare la produzione di oltre 300 spinelli con un incasso potenziale di almeno 1000 euro

Pubblicato

il

La Polizia di Stato ha eseguito un’articolata attività di perlustrazione nel quartiere San Leone per contrastare il fenomeno dello spaccio di droga, con il Supporto dei cani-poliziotto per compiere mirate ricerche nelle strade.  Grazie al fiuto di “Maui” è stato possibile scovare una base logistica per la produzione e lo smercio di spinelli. Infatti, giunti davanti ad un’abitazione il cane antidroga ha segnalato la presenza di sostanza stupefacente, per cui i poliziotti hanno più volte citofonato senza ottenere risposte.

Avendo intuito che qualcuno fosse in casa, i poliziotti hanno nuovamente bussato alla porta di ingresso, fino a quando la moglie di un pregiudicato catanese di 54 anni ha aperto, riferendo di essere sola in casa e che, per paura, si era chiusa all’interno.

La donna ha chiamato il marito che, avendo appreso della presenza della Polizia in casa, è giunto in pochi minuti, trovando “Maui”, di fatto, seduto davanti ad una cassettiera dove era stata nascosta della marijuana che avrebbe potuto determinare la produzione di oltre 300 spinelli con un incasso potenziale di almeno 1000 euro. Insieme alla sostanza stupefacente erano presenti anche le bustine per il confezionamento delle dosi.

Conclusa la perquisizione della casa, il 54enne è stato arrestato per detenzione di droga ai fini di spaccio. Dopo la convalida del fermo il GIP ha disposto nei confronti del 54enne la misura cautelare dell’obbligo di dimora.

 

Cronaca

Catania, 19enne fermato con l’accusa di porto e detenzione di arma da guerra

Il provvedimento è stato emesso dopo il ritrovamento di una pistola mitragliatrice Beretta PM12/S, munita di due caricatori, sul tetto di un edificio, del rione Cappuccini-San Cristoforo, ritenuta nella disponibilità dell’indagato

Pubblicato

il

Un 19enne è stato fermato con l’accusa di porto e detenzione di arma da guerra e ricettazione. Il giovane, in passato denunciato per droga e furto, è stato fermato dagli agenti della squadra mobile di Catania e della polizia penitenziaria.

Il provvedimento è stato emesso dopo il ritrovamento di una pistola mitragliatrice Beretta PM12/S, munita di due caricatori, sul tetto di un edificio, del rione Cappuccini-San Cristoforo, ritenuta nella disponibilità dell’indagato che qualche giorno prima l’aveva prelevata dal nascondiglio.

L’arma, in dotazione esclusiva alle forze di polizia, è risultata rubata nel luglio del 2024 in una struttura penitenziaria di Catania. Il gip ha successivamente emesso nei confronti dell’indagato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

 

Continua a leggere

Cronaca

Palermo, apre oggi a Palazzo Reale la mostra delle fotografie di Elliott Erwitt

La Fondazione Federico II, presieduta dal paternese Gaetano Galvagno, porta in Sicilia i lavori di uno dei più grandi fotografi della storia: dai cani agli esseri umani, dalle persone comuni ai grandi personaggi come Marilyn Monroe, JFK, Muhammad Ali e tanti altri.

Pubblicato

il

Apre oggi i battenti a  Palermo la mostra delle opere di Elliott Erwitt, uno dei più grandi fotografi della storia.  La Fondazione Federico II, presieduta dal paternese Gaetano Galvagno,  porta all’attenzione dei siciliani i lavori di Elliott Erwitt, per la prima volta in Sicilia: dai cani agli esseri umani, dalle persone comuni ai grandi personaggi come Marilyn Monroe, JFK, Muhammad Ali e tanti altri.

Il team curatoriale ha scelto  una selezione inedita con le foto più iconiche e significative dalla summa della produzione del Maestro, con in mostra le serie ICONS, Kolor, Family, Self Portrait. 190 opere, di cui 110 in mostra e oltre 80 in una video proiezione in HD. L’esposizione è organizzata dalla Fondazione Federico II con il Patrocinio del Ministero della Cultura, del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Napoli.

Elliott Erwitt, noto in tutto il mondo per i suoi scatti, divenuti simbolo della nostra società, veri e propri sistemi di riferimento antropologico per approfondire ed evocare gli accadimenti storici più importanti. Erwitt rappresenta una delle figure più influenti e originali del mondo della fotografia perchè fu capace di catturare con una visione unica momenti di vita quotidiana, rendendoli in immagini iconiche che combinano umorismo e profondità di osservazione. Già Presidente della celebre Magnum Photos, Elliott Erwitt sintetizza nelle sue opere l’interesse per l’uomo e il gusto dell’attimo che sa cogliere con ineguagliabile magia.

Tra i suoi soggetti preferiti figurano i cani: la sua capacità di osservare e rappresentare le abitudini di questi animali e dei loro proprietari ha dato vita a immagini che raccontano molto sulla società e sulle relazioni umane. Le sue fotografie canine sono state raccolte in diversi libri, veri e propri riferimenti per gli amanti della fotografia e degli animali. Non meno importante è il suo lavoro come fotografo di personaggi famosi. Erwitt ha immortalato figure leggendarie come Marilyn Monroe, John F. Kennedy, Muhammad Ali, realizzando veri e propri ritratti che vanno oltre la semplice schematizzazione, per rivelare introspezioni e aspetti sorprendenti dei suoi soggetti. Celebre è la foto di Marilyn Monroe con il vestito che si solleva, scattata sul set di

“Quando la moglie è in vacanza”, un’immagine che è diventata parte dell’iconografia del XX secolo, con  un valore pressoché identico a quello dei più noti quadri della storia dell’arte. “La Fondazione Federico II – ha detto Gaetano Galvagno, Presidente dell’Ars e della stessa Fondazione – vuole essere protagonista della scena internazionale, proponendo al quasi milione di visitatori che nell’anno 2024  hanno ammirato le bellezze storiche del Palazzo Reale di Palermo, un’importante offerta espositiva dal respiro cosmopolita. Con la mostra di Elliott Erwitt, il Palazzo Reale di Palermo continua a vivere un’appassionante stagione di arte contemporanea, regalando ai fruitori un intero secolo di cronaca e di raffinati studi che l’artista ci presenta attraverso il suo obiettivo fotografico”.

“Elliott Erwitt – ha detto Biba Giacchetti, co-curatrice della mostra, una delle massime conoscitrici di Erwitt a livello internazionale – non è stato solo un fotografo, ma un narratore visivo senza eguali, capace di trasformare l’istante in storia, il quotidiano in arte, l’ironia in poesia. Le sue immagini evocano in chi le osserva emozioni che si muovono su registri diversi, dalla commozione al sorriso, fino al divertimento più spontaneo. Scomparso nel novembre del 2023 all’età di 95 anni, ci ha lasciato un’eredità immensa: un archivio di fotografie che attraversano epoche, culture e sentimenti con un linguaggio universale, invitandoci a guardare il mondo con più indulgenza e meraviglia, mettendosi sempre al nostro fianco in quella leggerezza profonda che lui stesso definiva “The Art of Observation”.

“Elliott Erwitt – ha commentato il co-curatore Gabriele Accornero – è, come le sue fotografie: ironico, enigmatico, sfuggente, aereo. Dietro a tutto questo si percepiscono una grande personalità e un’acuta intelligenza, quasi spiazzanti. II valore artistico dell’opera di Erwitt pare raggiungersi quasi incidentalmente, non è mai perseguito e forse per questo è così spesso centrato. Non si addicono a Erwitt sterili schemi di lettura mutuati dalla Storia dell’Arte, lui si preoccupa solo di fare buone fotografie; le fotografie di Erwitt sono generalmente leggere, spensierate, luminose. Ma ciò non toglie che alcune immagini assurgano a manifesti”.

La Fondazione Federico II ha pensato anche ad un progetto di inclusione sociale voluto fortemente dal Presidente Galvagno. Per la prima volta, quattro persone con disabilità hanno firmato un contratto di lavoro stagionale che li porterà a lavorare nel Complesso Monumentale di Palazzo Reale per i mesi estivi proprio in concomitanza con i grandi flussi che si prevedono per la mostra di Elliott Erwitt.

Continua a leggere

Trending